La normativa vigente, attraverso il meccanismo della mediazione obbligatoria, mira a rendere il processo la estrema ratio: cioè l'ultima possibilità dopo che le altre possibilità sono risultate precluse. Quindi l'onere di esperire il tentativo di mediazione deve allocarsi presso la parte che ha interesse al processo e ha il potere di iniziare il processo. Nel procedimento per decreto ingiuntivo il creditore sceglie la linea deflattiva coerente con la logica dell'efficienza processuale e della ragionevole durata del processo. E' il debitore che, opponendosi al decreto ingiuntivo, ha il potere e l'interesse ad introdurre il giudizio di merito, cioè la soluzione più dispendiosa, osteggiata dal legislatore. E' dunque sul debitore, che intende opporsi al decreto ingiuntivo, che deve gravare l'onere della mediazione obbligatoria perchè è il debitore che intende precludere la via breve per percorrere la via lunga. Peraltro, non si vede a quale logica di efficienza risponda una interpretazione che accolli ...
Opposizione a decreto ingiuntivo - La mediazione è obbligatoria?
Prima di procedere con opposizione a decreto ingiuntivo posso effettuare un tentativo di mediazione e se è possibile, in che forma posso scrivere la richiesta; visto che nel mandato di conferimento di procura alle liti compare questa dicitura da parte del procuratore di banca ifis: dichiaro di essere stato informato, ai sensi e per effetti dell'art 4, comma 3 del decreto legislativo 28/2010, in merito alla possibilità di ricorrere al procedimento di mediazione ivi previsto e disciplinato, da esprimersi in alternativa a quello in sede giudiziaria e, in particolare, dell'obbligo di utilizzare il procedimento di mediazione in quanto condizione di procedibilità del giudizio. ...
Decreto ingiuntivo, opposizione a decreto ingiuntivo e mediazione obbligatoria
Attraverso il meccanismo della mediazione obbligatoria il legislatore si è posto come obiettivo quello di rendere il procedimento giudiziale la extrema ratio: cioè l'ultima possibilità dopo che le altre possibilità sono risultate precluse. Quindi l'onere di esperire il tentativo di mediazione deve allocarsi presso la parte che ha interesse al processo e ha il potere di iniziare il processo. Attraverso il ricorso per decreto ingiuntivo, il creditore sceglie la linea deflattiva coerente con la logica dell'efficienza processuale e della ragionevole durata del processo. E' l'opponente debitore che ha il potere e l'interesse ad introdurre il giudizio di merito, cioè la soluzione più dispendiosa, osteggiata dal legislatore. E' dunque sul debitore che deve gravare l'onere della mediazione obbligatoria perché è l'opponente che intende precludere la via breve per percorrere la via lunga. La diversa soluzione sarebbe palesemente irrazionale perché premierebbe la passività dell'opponente e accrescerebbe gli oneri della parte creditrice. Del ...