Ho ricevuto una telefonata da parte di un avvocato sedicente incaricato da un’impresa edile che sostiene di vantare un credito nei miei confronti non dimostrabile poiché non esiste contratto con la stessa. Premesso che tale impresa ha effettuato lavori di ristrutturazione presso la mia abitazione nel 2015, con diverse fatture “a corpo” onorate da parte mia, adesso viene fuori che esisterebbe una fattura da loro emessa che io non avrei pagato, ma di cui io non sono mai stato a conoscenza. Può un soggetto unilateralmente sostenere di vantare un credito senza poterlo dimostrare con un atto contrattuale, in pratica solo la sua parola contro la mia? Nel caso in cui fosse una procedura arbitraria come dovrei comportarmi con l’atto di messa in mora? Ignorarlo? Rispondere per vie legali o in autotutela? Grazie per l’attenzione.
Lasci stare l’autotutela: per ora ignori la telefonata ed eventuali altri contatti epistolari e si attenzioni solo in occasione della notifica di un eventuale, per quanto improbabile, decreto ingiuntivo, allo scopo di contestarlo in opposizione con il supporto di un avvocato.
4 Marzo 2019 · Carla Benvenuto
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