DOMANDA
Sono un incentivato ad esodo da 2 mesi e rotti, firmato fine ottobre 2018 e andrò in pensione con quota 100 fra due anni, dicembre 2021: sulla somma che a brevissimo mi verrà erogata dal datore di lavoro ho due trattenute, quinto e delega, e da circa un mese e rotti sono subissato da telefonate e raccomandate da parte di una finanziaria, alle quali non rispondo perché so che il datore di lavoro fa veci di sostituto d'imposta ed è responsabile di eventuali decurtazioni da fare al mio incentivo, per conto mio.
RISPOSTA
Il datore di lavoro deve sicuramente rispettare gli impegni assunti contrattualmente con il cessionario del quinto dello stipendio e per il rimborso del prestito per il quale è stato delegato al pagamento.
9 Gennaio 2020 - Ludmilla Karadzic
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