Esenzione dalla presentazione della dichiarazione dei redditi con modello 730

Il contribuente che percepisce esclusivamente redditi da pensione o da lavoro dipendente, con redditi corrisposti da un unico sostituto d’imposta obbligato ad effettuare le ritenute di acconto, non è tenuto a presentare la dichiarazione dei redditi a meno che egli non debba restituire, o beneficiare, in tutto o in parte, del bonus IRPEF.

Per i redditi fino a 15mila euro, il bonus Irpef spetta se l’imposta lorda dovuta è superiore alle detrazioni da lavoro spettanti (che per il 2024 sono aumentate a 1.955) diminuita di 75 euro in rapporto ai giorni di lavoro effettivi (così da tornare ad un valore di 1.880 euro di detrazione massima).

In pratica, nel momento in cui il CAF (per il 730 cartaceo) o l’Agenzia delle Entrate (per il 730 precompilato) effettuano il calcolo dell’imposta dovuta, verificheranno anche se è stato correttamente applicato durante l’anno il trattamento integrativo spettante in base al reddito e, se questo non è avvenuto (ossia se il datore di lavoro non lo ha già erogato in busta paga), allora si beneficerà dell’intero importo annuo (1200 euro) se spettante, in diminuzione delle imposte dovute. Esattamente come se fosse una detrazione IRPEF di quelle inserite nella dichiarazione dei redditi. Altrimenti, se si è beneficiato del bonus IRPEF non avendone, parzialmente, diritto, bisognerà restituire il beneficio fruito in misura maggiore di quanto spettante.

In presenza della complicazione assurda rappresentata dal diritto o meno, per il contribuente, di beneficiare del bonus IRPEF (ex bonus Renzi) ed in quale misura, conviene in ogni caso presentare la dichiarazione dei redditi con modello 730, tanto più che essa è gratuita (sia se presentata attraverso il CAF, sia se viene presentata in versione precompilata)

19 Aprile 2024 · Giorgio Valli