Conto corrente rimasto aperto finito in rosso e non utilizzato da sette anni – Ora devo chiedere un mutuo ad altra banca: ci sarà qualche ripercussione?

Conto corrente inutilizzato e aperto con spese di gestione in rosso: il debito diventa esigibile (e segnalabile) solo dopo la chiusura del rapporto












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Ho dimenticato un conto aperto da 7 anni con Banca Intesa, ora mi sto accingendo a fare un mutuo con un’altra banca dove ho già conti, e carta di credito: verranno a sapere di questo conto in rosso con in altra banca? Ho fatto visura su banca d’Italia e non c’è scritto niente e con il crif l’anno scorso non veniva segnalato niente di strano.

Il problema, ovvero la segnalazione in CRIF e CR Banca d’Italia verrà effettuata solo successivamente al momento in cui Banca Intesa le chiederà di rientrare dallo scoperto e lei non adempirà, oppure quando procederà a chiudere il conto corrente senza versare l’importo concessole in affidamento.

E’ bene sapere, infatti, che la chiusura di un rapporto di conto corrente deve avvenire senza alcun condizionamento per l’esistenza di un saldo in rosso, dietro richiesta unilaterale del correntista. E solo dopo la chiusura, se la banca non ha mai disposto la revoca del fido.

In più, ed in particolare, la segnalazione nella Centrale Rischi (CR) della Banca d’Italia può avvenire solo quando il debito in rosso non rimborsato supera i 250 euro e viene dichiarato in sofferenza.

Per ora, quindi, nessun pregiudizio potrà derivare, ai fini della concessione del mutuo, dal saldo in rosso relativo al rapporto di conto corrente intrattenuto con Banca Intesa.

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27 Giugno 2021 · Ornella De Bellis

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