Vorrei saperne di più sul bonus per i dipendenti con figli a carico, più precisamente a chi spetta, come fruirne e quali sono i requisiti per ottenerlo.
Potete spiegare?
Buone notizie per i dipendenti con figli a carico, il decreto lavoro ha introdotto un bonus che fa salire la soglia del fringe benefit a 3000 Euro: la circolare dell’agenzia delle Entrate del primo agosto, che attua la misura, spiega i contorni di questo nuovo bonus per l’anno in corso.
Il bonus per i dipendenti con figli a carico mira a tutelare le famiglie aiutandole nell’affrontare le spese contingenti.
La misura porta il limite di esenzione per i benefit erogati dall’azienda, dagli attuali 250 euro (cifra che resta per i dipendenti senza figli) a 3 mila euro.
Spetta a chi ha un figlio a carico e non è divisa tra i due coniugi lavoratori ma ne possono usufruire entrambi, ovviamente se il datore di lavoro decida di erogare l’aiuto e se il figlio (o i figli) sono fiscalmente a carico di entrambi.
In base al decreto tra i bonus che non formano reddito e sono da considerare dei benefit extra, rientrano anche le somme erogate o rimborsata per il pagamento delle utenze domestiche quindi luce, gas e acqua.
L’agenzia ricorda che per il Fisco sono considerati a carico i figli con reddito non superiore a 2.840,51 euro, che sale a 4 mila euro per i figli fino a 24 anni.
Questo beneficio è legato al 2023 quindi deve essere verificato al 31 dicembre.
L’innalzamento del fringe benefit a 3 mila euro per i dipendenti con figli a carico, può essere applicato a numerosi beni e servizi, come i buoni spesa e i buoni benzina, oltre alle utenze domestiche.
Vi rientrano anche quei benefici che per scelta del lavoratore, sono stati concessi in luogo dei premi di risultato detassabili.
Non vi rientrano, invece, quelle prestazioni elencate all’articolo 51 comma 2 del Tuir, tra cui il rimborso delle rette scolastiche, dei libri di testo, di vacanze studio e di medicina preventiva e diagnostica.
Se la somma dovesse superare i 3 mila euro il pagamento delle tasse è previsto non sull’eccedenza ma sull’intero ammontare.
Richiedere il bonus prevede una sorta di accordo tra il dipendente e il datore di lavoro. Infatti è il dipendente a dichiarare al suo responsabile di avere diritto al bonus indicando il codice fiscale dei figli fiscalmente a carico.
Ma non essendo prevista una dichiarazione specifica può essere concordata tra le due parti in qualsiasi modalità.
Al tempo stesso se dovessero venir meno i presupposti per l’agevolazione, perché, per esempio, il reddito del figlio a carico è aumentato, sempre il lavoratore deve aggiornare il datore di lavoro. Il beneficio può essere richiesto anche dai genitori che già ricevono l’assegno unico e universale.
4 Agosto 2023 · Andrea Ricciardi
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