Bonus musica 2023 – Di cosa si tratta e come funziona


Quando si fa riferimento al Bonus musica si parla di un credito d’imposta rivolto a quei soggetti impegnati nel settore della musica dal vivo.





Sono titolare di una piccola azienda che promuove e pubblicizza eventi musicali: vorrei saperne di più sul bonus musica, attuato dal Governo nel 2023, che si rivolge a realtà di questo tipo.

Potrei saperne di più?

Quando si fa riferimento al Bonus musica si parla di un credito d’imposta rivolto a quei soggetti impegnati nell’ambito della promozione e realizzazione di spettacoli musicali dal vivo, così come dei produttori di fonogrammi e videogrammi musicali: la domanda, le cui modalità spiegheremo poco dopo, dev’essere presentata dal 15 maggio al 14 luglio.

L’obiettivo è ovviamente quello di contribuire al rilancio dell’intero sistema, tra i più importanti in Italia. Se è infatti evidente come i grandi nomi del settore siano riusciti in buona parte a recuperare il terreno perduto, i nomi piccoli e medi fanno ancora fatica a gestire le nuove spese a fronte dei debiti accumulati dal 2020 al 2022.

Ma in cosa consiste nello specifico il Bonus musica? Si tratta di un credito di imposta pari al 30% dei costi sostenuti per la propria attività. In parole povere vuol dire che tali cifre potranno essere sfruttate al momento del versamento delle tasse in compensazione.

Non tutti però possono accedere a questo beneficio. Non basta infatti rientrare nell’elenco dei soggetti che operano in questo settore. Il governo pretende che i richiedenti siano in attività da almeno un anno.

Il motivo è presto spiegato: si tratta di un contributo per rialzarsi dopo il duro colpo subito dal sistema, non per riuscire a fare i primi passi in questa industria in maniera più agevole.

Come detto, per ottenere il Bonus musica 2023 è necessario presentare domanda entro i tempi stabiliti, con scadenza fissata al 14 luglio 2023. Il tutto avviene online attraverso la specifica piattaforma online messa a disposizione del ministero della Cultura. Si tratta di uno sportello telematico atto a gestire le possibili domande di contributo previste.

Non è quindi consentito recarsi presso uffici di sorta. L’unica strada perseguibile è quella telematica. Esiste però una soluzione per i meno abili in campo tecnologico. Se la sola vista di un computer vi mette ansia, potreste rivolgervi a un CAF per far sbrigare a degli addetti questa o altre pratiche.

Saranno quindi loro ad accedere alla piattaforma, salvo ricevere determinati dati utili. Chiunque voglia presentare la domanda per il Bonus musica, e non solo, dovrà infatti avere un indirizzo di posta elettronica certificato. A ciò occorre aggiungere una firma digitale relativa alla figura che funge da legale rappresentante della compagnia richiedente.

Completata questa procedura, si dovrà inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno del supporto fisico dell’opera per la quale si richiede il bonus, ed ecco l’indirizzo: Direzione generale Cinema e audiovisivo – Servizio I – Tax credit Musica. Si ricorda si aggiungere la seguente indicazione: Allegato istanza credito d’imposta, art. 7 comma 6, del D.L.91/2013 – D.I. 13 agosto 2021.

5 Giugno 2023 · Andrea Ricciardi


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