Se un assegno viene protestato per difetto di autorizzazione, allora vuol dire che chi lo ha emesso (il traente) è correntemente oggetto di un provvedimento di revoca di sistema che gli vieterebbe, appunto, la sottoscrizione di titoli di pagamento. Qualora il carnet, da cui è stato tratto l'assegno protestato, fosse stato consegnato dalla banca (trattaria) al cliente, in epoca successiva a quella in cui era già operante la revoca di sistema, allora l'istituto di credito risulterebbe aver contravvenuto ad una regola di diligenza su di esso indiscutibilmente gravante, che caratterizza obiettivamente l'esercizio della propria attività: appunto verificare la perdurante legittimazione del proprio cliente a poter emettere assegni. Nelle ipotesi appena descritte, l'Arbitro Bancario Finanziario, con la decisione 2067/2015, ha condannato la banca trattaria a risarcire il beneficiario dell'assegno protestato con un importo pari al suo valore nominale. Secondo l'Arbitro, infatti, chi riceve in pagamento l'assegno, legittimamente confida sulla circostanza che ...
Durante l'anno 2014 ho emesso un assegno senza copertura, il bancoposta mi ha avvisato solo tramite raccomandata (neanche una telefonata): purtroppo ero all'estero per lavoro e sono rientrato dopo 3 mesi; ho fatto un altro assegno di qualche centinaia di euro e dopo 3 mesi sono stato convocato dal prefetto, perchè ero stato inibito di effettuare assegni, e me lo avevano comunicato tramite raccomandata, mai ricevuta. pagato la multa di 1046 euro al prefetto, e per due anni non posso emettere assegni. La mia domanda è: posso firmare delle cambiali? Ne ho firmate alcune prima di essere a conoscenza dei provvedimenti dal prefetto e vanno in scadenza al primo gennaio 2016. ...
Nel 03/2012 un mio assegno emesso dal conto poste italiane viene pagato in seconda presentazione + 15€ per commissioni di impagato Assegno. Pensavo, male, che non vi fossero problemi in quanto avevo pagato e quindi ho lasciato andare le cose. Dopo mesi, 06/2012 emetto altro assegno, i fondi nel mio conto coprivano abbondantemente l'importo però, la banca del creditore rifiuta l'incasso e protesta l'assegno perché, a causa della vicenda capitata nel 03/2012 avevo avuto interdizione ad emettere assegni. Poste italiane dice che hanno inviato raccomandata, cosa non vera e in fase di verifica. Cosa però che trovo sia strana è che vorrei capire è che a distanza di tanti anni, vengo iscritto in CAI solo questo giugno 2017 e ci rimarrò fino al 2022. Perché oggi e non subito? Cosa posso fare per riabilitarmi? ...