Sono nullatenente ma mio padre ha un’attività molto proficua ed ha deciso di acquistare degli immobili ed intestarli a me. Al momento del rogito manda me dal notaio a concludere l’acquisto che avviene ovviamente con pagamenti di assegni/bonifici a suo nome. Lui non compare proprio nelle scritture del notaio. Mi chiedo se questa è’ la procedura corretta per acquistare una casa ad un figlio e semmai non lo fosse, cosa potrebbe accadere.
Una delle conseguenze più probabili è un accertamento da parte di Agenzia delle Entrate finalizzato a sapere come lei, nullatenente, abbia ottenuto i fondi disponibili per acquistare gli immobili di cui risulta proprietario a tutti gli effetti: lei rischia di vedersi contestati i reati di evasione fiscale e riciclaggio (di denaro sporco).
Di solito, il genitore generoso che vuole acquistare una casa al figlio nullatenente procede con una donazione dell’immobile acquistato a proprio nome o della somma con cui il figlio acquisterà il bene (donazione indiretta). In entrambi i casi, peraltro, il beneficiario della donazione è tenuto a pagare l’imposta di donazione.
Tuttavia, in caso di donazione, il genitore donante potrebbe essere chiamato a giustificare la provenienza dei fondi trasferiti al figlio per l’acquisto, diretto o indiretto, dell’immobile. Forse per questo suo padre procede senza preoccuparsi di mettere nei guai il figlio.
29 Dicembre 2020 · Giorgio Valli
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