Ho un estratto conto delle mie cartelle, chiesto all'Agenzia delle Entrate Riscossione: trattasi prevalentemente di debito iva ed altri tributi, relativi ad una SAS ormai in liquidazione da molti anni e per un importo totale di circa 100.000 euro. Le notifiche delle varie cartelle vanno dal 2002 al 2014: suppongo siano stati fatti solleciti, durante questi anni ma tra raccomandate non ritirate, cambio di residenza, mancanza di cassetta postale al mio attuale domicilio, non so esattamente le date di detti solleciti, ai fini di una verifica dei termini di prescrizione. Mi risulta che atti e raccomandate, alla fine, vengono depositati in casa comunale e considerati notificati, e che l'estratto di ag. risc. visualizza solo la data di prima notifica. Il mio scopo è verificare la presenza di cartelle prescritte e, in caso, chiederne la cancellazione prima di attivare altre iniziative come ad es. rivolgermi al OCC.. La domanda: cosa dovrei ...
Vorrei fare ricorso per 4 cartelle e farle annullare, risalenti agli anni 2008-2011: sono oltre i 1000 euro e quindi non finiscono nella pace fiscale. Credo siano tutte prescritte, ma devo averne la certezza. Sono andato all'agenzia riscossione e mi hanno dato solo la relata di notifica della cartella e mi hanno detto per altro devo rivolgermi tramite raccomandata all'ufficio provinciale. Ma io avevo letto che da loro si fa la richiesta, non solo della relata ma anche degli atti interruttivi. Cosa che ho detto anche a loro, ma hanno hanno detto che non è così. ...
Come previsto dalla normative vigente, il concessionario della riscossione deve conservare per cinque anni la matrice o la copia della cartella con la relazione dell'avvenuta notifica o l'avviso di ricevimento ed ha l'obbligo di farne esibizione su richiesta del contribuente o dell'amministrazione. Infatti, il debitore vanta un interesse concreto ed attuale all'ostensione di tutti gli atti relativi alle fasi di accertamento, riscossione e versamento, dalla cui conoscenza possano emergere vizi sostanziali procedimentali tali da palesare l'illegittimità totale o parziale della pretesa impositiva e come l'accesso ai documenti non può essere soddisfatto dall'esibizione di un documento che l'amministrazione e non il privato ricorrente giudica equipollente. E' , quindi, diritto del debitore ottenere la visione delle cartelle per le quali ancora non fosse trascorso il periodo quinquennale di conservazione, non potendo essere considerate equipollenti gli eventuali estratti delle iscrizioni a ruolo messi a disposizione da Equitalia e dalle quali non può in alcun ...