Scende il tasso EURIBOR ma lo SPREAD resta alto
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Ma se è vero che i tassi ufficiali sono calati molto ed è sceso anche l’Euribor, va affrontato il capitolo “spread”, vale a dire la maggiorazione percentuale applicata sul tasso di riferimento.
L’accusa delle associazioni dei consumatori è stata sempre chiara: gli spread applicati dalle banche sono stati sempre alti e ora lo sono ancora di più perché risentono delle difficoltà del settore del credito. Se una volta, infatti, lo spread medio era tra lo 0,70% e lo 0,90% ora (gennaio 2009) si va mediamente dall’1,30% all’1,70%.
Così per i mutuatari con il tasso variabile, il risparmio è sempre più basso di quello dovuto, perché questa maggiorazione percentuale incide troppo poi sulla rata finale.
Così, anche se il tasso Bce prenderà il posto dell’Euribor come tasso di riferimento, l’ago della bilancia sarà sempre lo spread con il quale le banche potranno annullare la differenza del risparmio.
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22 Agosto 2013 · Piero Ciottoli
Salve volevo chiedere che differenza c’è su un mutuo bancario seconda casa dove ho visto che in alcuni casi fanno l’ipoteca al 150% ed in altri al 200%.Nel caso poi in futuro mi aggiudicherò dalla regione valle d’aosta un mutuo agevolato(avendone aperto già uno bancario normale) si possono sommare i due mutui? grazie
salve,Le scrivo per aver maggior informazioni in merito alla scelta di un mutuo a tasso variabile se farlo in prospettiva che dipende dall’EURIBOR o BCE, IL MUTUO è 140000,00 PER 20 ANNI,CHE CONSIGLIO MI DATE?GRAZIE