In che misura l'obbligo delle banche di offrire mutui agganciati al tasso BCE si traduce in un vantaggio per i mutuatari


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Ho letto che una delle novità contenute nel provvedimento anti-crisi, varato dal Governo agli inizi di dicembre, prevede dal primo gennaio 2009 l’obbligo per le banche italiane di offrire mutui agganciati al tasso Bce e non all’Euribor.

Ma perché è nata l’esigenza di questo cambiamento? E, soprattutto, in che misura ciò si traduce in un vantaggio per i mutuatari?

Vorrei inoltre capire qual è la differenza tra il tasso Bce e quello Euribor.

Grazie per l’attenzione, Sergio Benvenuto – Roma

22 Agosto 2013 · Piero Ciottoli

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  • massimo 2 Novembre 2009 at 15:25

    Salve volevo chiedere che differenza c’è su un mutuo bancario seconda casa dove ho visto che in alcuni casi fanno l’ipoteca al 150% ed in altri al 200%.Nel caso poi in futuro mi aggiudicherò dalla regione valle d’aosta un mutuo agevolato(avendone aperto già uno bancario normale) si possono sommare i due mutui? grazie

  • vincenzo 12 Ottobre 2009 at 19:18

    salve,Le scrivo per aver maggior informazioni in merito alla scelta di un mutuo a tasso variabile se farlo in prospettiva che dipende dall’EURIBOR o BCE, IL MUTUO è 140000,00 PER 20 ANNI,CHE CONSIGLIO MI DATE?GRAZIE