Crisi e famiglia » Quanto costa oggi crescere un figlio?

Quanto costa crescere un figlio in tempo di crisi? Quanti figli è possibile mantenere, in base alle possibilità economiche presenti e future? A queste, ed altre, domande, rispondiamo nel prosieguo dell'articolo.

Partiamo da uno studio europeo: ad esempio, il costo medio che i genitori britannici devono sostenere per crescere i propri figli, si aggira attorno ai 9.500 euro annui per bambino.

Una cifra in cui sono compresi la scuola, solo pubblica, non privata, le vacanze, gli oggetti di uso quotidiano, il cibo, i vestiti, la paghetta, il necessario per la cura personale.

Una fetta importante della spesa è legata alla scuola, alle baby-sitter, agli impegni extrascolastici, ed è stata calcolata già a partire dall'asilo nido.

Sorprendentemente una grossa parte dei costi è costituita dalla spesa per il cibo, che ha visto un aumento dei costi del 14% negli anni considerati e conseguentemente ha portato a un incremento dell'11% del costo totale annuo per bambino.

Anche il prezzo delle vacanze è aumentato in maniera notevole, del 16% secondo lo studio.

La crisi economica ha fatto invece diminuire del 15% le spese per l'abbigliamento.

Conseguentemente, il costo per crescere un bambino al di sotto degli 11 anni è aumentato del 15 % negli ultimi cinque anni.

Questi costi si sono aggiunti alla già considerevole pressione sulle finanze delle famiglie durante l'attuale crisi economica. La spesa che più allarma è quella impiegata per baby-sitter e formazione, che incide per la metà del costo totale annuo delle spese di un bambino.

Una somma considerevole per la maggior parte delle famiglie.

Il problema in Italia

E nel Belpaese? Dalle annuali rilevazioni dell'Osservatorio Nazionale Federconsumatori (ONF) emerge un dato molto vicino a quello della realtà britannica: mantenere bene i figli costa, sempre di più.

La spesa, secondo il più recente degli studi dell'ONF, varia naturalmente in base al reddito familiare: considerando per esempio un reddito ipotetico di 34.000 euro annui, crescere un figlio fino ai 18 anni costa mediamente 171 mila euro, con variazioni legate alle zone di residenza che evidenziano costi minori nel Sud e nelle Isole e costi maggiori concentrati nelle zone del Nord-Est.

Le spese principali riguardano l'alimentazione (come nel Regno Unito), i trasporti e l'abitazione.

Globalmente i costi diretti di mantenimento e crescita di un figlio fino alla maggiore età, riporta Federconsumatori, comportano una maggiorazione tra il 25 il 35% delle spese per il nucleo familiare rispetto ad una coppia senza figli.

Il lato psicologico della crisi

Il prezzo dei figli non è solo un dato economico, ma deve essere calcolato anche in termini di costo psicologico e peso emotivo.

Un dato che gli studi recenti, focalizzati su un periodo storico di forte recessione, non possono non considerare: le situazioni di affanno finanziario e l'impoverimento di una parte della popolazione grava sulle famiglie da un punto di vista pratico ma anche e soprattutto mentale ed emotivo.

Educare, tranquillizzare, sostenere i ragazzi, vivere insieme i cambiamenti reali e far fronte assieme a loro a nuove necessità, è senz'altro più oneroso, più difficile, impegnativo e faticoso per un genitore.

Di fronte a più cambiamenti, talvolta improvvisi o imprevisti, ci si può sentire impreparato o disorientato. Cercare sempre e comunque di instaurare una comunicazione su quanto sta accadendo o è accaduto, sui mutamenti e le necessità attuali, sulle difficoltà e le prospettive, ripaga abbondantemente degli sforzi e dei costi sostenuti poiché fa crescere il rapporto con i figli, lo rinsalda, lo rivitalizza.

Il segreto di un nucleo familiare felice sta forse nel recuperare un valore proprio della cultura contadina, oggi perso: benché le ricerche inducano a considerare i figli un costo, inteso come depauperamento della famiglia, è importante considerare il valore altro che sono capaci di generare, e considerarli la vera ricchezza della vita.

24 Gennaio 2014 · Chiara Nicolai




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