sentenze e ordinanze della Corte di cassazione in tema di tutela dei consumatori


Il fornitore di energia è tenuto a dimostrare che il contatore funziona correttamente

19 Maggio 2019 - Giovanni Napoletano


Secondo il consolidato insegnamento della giurisprudenza della Corte di cassazione, in tema di contratti di somministrazione di acqua ed energia, la rilevazione dei consumi mediante contatore è assistita da una mera presunzione semplice di veridicità, sicché, in caso di contestazione, grava sul somministrante l'onere di provare che il contatore era perfettamente funzionante, mentre il fruitore deve dimostrare che l'eccessività dei consumi è dovuta a fattori esterni al suo controllo e che non avrebbe potuto evitare con un'attenta custodia dell'impianto, ovvero di aver diligentemente vigilato affinché eventuali intrusioni di terzi non potessero alterare il normale funzionamento del misuratore o determinare un incremento dei consumi. Pertanto, il giudice adito dal consumatore non può limitarsi a ritenere sufficiente la prova della circostanza costituita dalla continuità della fornitura di energia nel periodo relativo al rilevamento dei consumi o all'atto dell'emissione delle fatture poste a fondamento del credito azionato in giudizio, senza alcun riferimento, neppure [ ... leggi tutto » ]


Furto di energia elettrica – l’eventuale situazione di indigenza non è idonea ad integrare lo stato di necessità

19 Maggio 2019 - Marzia Ciunfrini


Non è giustificabile la condotta del capofamiglia che decide di usufruire gratis nel proprio appartamento della fornitura di energia elettrica (Corte di Cassazione, sezione penale, sentenza 121/2019). La giurisprudenza penale ha più volte chiarito che la situazione di indigenza non è di per sé idonea ad integrare la scriminante dello stato di necessità, per difetto degli elementi dell'attualità e dell'inevitabilità del pericolo, atteso che alle esigenze delle persone che versano in tale stato è possibile provvedere per mezzo degli istituti di assistenza sociale. Il principio è stato successivamente ribadito, rilevandosi che l'esimente dello stato di necessità postula il pericolo attuale di un danno grave alla persona, non scongiurabile se non attraverso l'atto penalmente illecito, e non può quindi applicarsi a reati asseritamente provocati da uno stato di bisogno economico, qualora ad esso possa comunque ovviarsi attraverso comportamenti non criminalmente rilevanti. Con specifico riguardo al furto di energia elettrica, si è, [ ... leggi tutto » ]


Condannato per truffa soggetto che vendeva prodotti su subito.it chiedendo pagamento anticipato senza poi consegnare il bene acquistato

9 Settembre 2018 - Ornella De Bellis


Un soggetto aveva realizzato numerose truffe attraverso la pubblicazione di annunci di vendita su appositi siti on line (prevalentemente subito.it; aveva quindi dato seguito ai contatti iniziali sul sito con i soggetti dichiaratisi interessati agli acquisti rassicurandoli sulla propria affidabilità con interlocuzioni via mail o telefoniche e inducendoli così ad effettuare anticipatamente i pagamenti con ricariche su poste pay di volta in volta attivate allo scopo; ricevuti i pagamenti, non aveva mai consegnato la merce offerta in vendita. La condanna di custodia in carcere è stata pertanto confermata dalla Corte di cassazione, sezione penale, con la sentenza 40045/2018. La difesa del truffatore invocava la nullità dell'aggravante di minorata difesa rilevata dal Pubblico Ministero, ovvero l'avere profittato di circostanze di tempo, di luogo o di persona, anche in riferimento all'età dei truffati, tali da ostacolare la pubblica o privata difesa. Secondo i giudici di legittimità, invece, secondo consolidata giurisprudenza sussiste l'aggravante [ ... leggi tutto » ]


La fattura quietanzata del carrozziere non è una prova sufficiente per il risarcimento danni, tanto più se proviene dalla stessa parte che intende utilizzarla in qualità di cessionaria del credito

18 Febbraio 2018 - Giovanni Napoletano


Si tratta del principio di diritto enunciato dai giudici della Corte di cassazione con l'ordinanza 3293/2018, i quali hanno stabilito che la fattura non costituisce, di per sè, prova del danno e l'eventuale indicazione quietanza, apposta sulla stessa, non è sufficiente a dimostrare l'avvenuto pagamento, in difetto di ulteriori elementi di prova, tanto più se proviene dalla stessa parte che intende utilizzarla in qualità di cessionaria del credito. A parere dei giudici di legittimità, infatti, anche l'eventuale ammissione di responsabilità contenuta nella contestazione amichevole di sinistro, non può costituire prova dell'effettivo svolgimento delle riparazioni. [ ... leggi tutto » ]


L’immobile di vecchia costruzione non è soggetto a garanzia della cosa venduta

6 Dicembre 2017 - Giovanni Napoletano


In caso di vendita di un bene appartenente ad un edificio condominiale di costruzione molto risalente nel tempo, i difetti materiali conseguenti al concreto ed accertato stato di vetustà o all'obsolescenza delle tecniche costruttive utilizzate, non integrano un vizio rilevante ai fini della garanzia della cosa venduta. La garanzia in esame, infatti, è esclusa tutte le volte in cui, il vizio era facilmente riconoscibile, salvo che, in quest'ultimo caso, il venditore non abbia dichiarato che la cosa era immune da vizi. Chi acquista un immobile di non recente costruzione, ha l'onere di verificare con cura le condizioni di manutenzione, se del caso interpellando l'amministratore del condominio al fine di conoscere quali interventi manutentivi siano stati effettuati. Il riferimento al bene come non nuovo comporta che la promessa del venditore è determinata dallo stato del bene stesso conseguente al suo uso, e che le relative qualità si intendono ridotte in ragione [ ... leggi tutto » ]