sentenze e ordinanze della Corte di cassazione in tema di separazione e divorzio - assegnazione casa e assegno di mantenimento coniuge separato o divorziato


Divorzio » come si calcola la quota del tfr che spetta all’ex moglie?

20 Novembre 2013 - Chiara Nicolai


In tema di separazione e divorzio, come è calcolata la quota del TFR spettante alla ex moglie? Nel procedimento di divorzio la quota di Tfr che spetta alla ex moglie va quantificata sulla scorta del Tfr netto corrisposto in precedenza al marito. Infatti, l'articolo 2120 Cc ammette il lavoratore a richiedere in costanza di rapporto anticipazioni sul Tfr già maturato, confermando così la piena disponibilità su parti del trattamento con l'acquisizione delle somme percepite al matrimonio. Inoltre, l'articolo 12 bis legge Divorzio non può che interpretarsi nel senso di garantire al coniuge beneficiario la corresponsione di una quota di Tfr, calcolata sulla somma che viene corrisposta al lavoratore successivamente alla sentenza di divorzio (nella specie, è stata correttamente quantificata la quota spettante alla moglie sulla scorta del Tfr netto corrisposto al marito e non sul lordo. In caso contrario, infatti, questi sarebbe tenuto a corrispondere alla moglie una quota in [ ... leggi tutto » ]


Mantenimento » figlia vive sola? madre perde assegno e casa familiare

4 Novembre 2013 - Carla Benvenuto


In tema di separazione, nel caso il figlio affidato andasse a vivere da solo, la madre affidataria perderebbe l'ex casa familiare e il mantenimento della ragazza corrisposto dall'ex coniuge obbligato. Questo importante principio è stato stabilito dalla Corte di Cassazione la quale, con la pronuncia 24510/2013, ha stabilito che: L'avvenuta cessazione della coabitazione con il figlio non legittima l'assegnazione della casa coniugale alla moglie e il mantenimento mensile per il giovane. A parere degli Ermellini, pertanto, se la figlia va a vivere da sola, la madre perde l'ex casa familiare e il mantenimento della ragazza. Infatti, venuta meno la coabitazione non c'è motivo di attribuire l'immobile e l'assegno al coniuge debole: è ora la giovane a dover far valere i suoi diritti con i genitori. Mantenimento: figlia va a vivere sola? Madre perde assegno ed ex casa familiare » Fatto e considerazioni L'avvenuta cessazione della coabitazione con la figlia fa [ ... leggi tutto » ]


Assegnazione della casa coniugale post divorzio » all’ex marito se disabile

11 Ottobre 2013 - Carla Benvenuto


In sede di divorzio, l'assegnazione della casa coniugale può essere concessa all'ex marito disabile, anche se non è stato indicato come coniuge affidatario della prole. Di solito, come da consoldiata giurisprudenza, in caso di separazione, l'assegnazione della casa coniugale spetta al coniuge che ha ricevuto l'affidamento dei figli. Ma sembra ci sia un'eccezione alla regola. La Corte d'Appello di Venenzia, infatti, con il decreto del 6 Marzo 2013, ha stabilito che: l'articolo 155 quater del codice civile prevede che il godimento della casa coniugale sia attribuito tenendo prioritariamente conto dell'interesse dei figli; il significato letterale e logico della norma consente tranquillamente di ritenere che il giudice, pur tenendo, innanzi tutto, conto dell'interesse del minore a restare nella casa coniugale non possa trascurare di prendere in considerazione anche altri interessi ed in particolare quelli del coniuge non affidatario e da ciò desumere se vi sia un interesse prevalente rispetto a quello [ ... leggi tutto » ]


Separazione fittizia per pagare meno tasse » la crisi e i suoi rimedi

26 Giugno 2013 - Marzia Ciunfrini


Separazione fittizia ai tempi della crisi per pagare meno tasse » Come funziona Più che il cuore, conta il poter tirare avanti e il fenomeno, ormai dilagante, delle coppie che optano per la separazione (solo sulla carta) per pagare meno tasse è più diffuso di quello che si possa pensare. Così come la scelta di non sposarsi per non perdere vantaggi fiscali o di ricevere dal Comune l'erogazione di un servizio sociale. Anche dopo 25 anni di matrimonio, si può prendere la decisione di effettuare una separazione fittizia. Di solito viene consigliata dal commercialista, ed è eseguita esclusivamente per motivi economici. Questo il profilo: famiglia composta da tre persone, un unico lavoratore, 1400 euro al mese. Consorte e figli a suo carico. Un solo coniuge, pertanto, a sopperire ad esigenze economiche di tutta la famiglia. Anche con agevolazioni e sgravi fiscali (uno sconto esiguo, 600 euro l'anno), non si tira [ ... leggi tutto » ]


Mantenimento e affidamento dei figli » decreti sono subito esecutivi

11 Giugno 2013 - Andrea Ricciardi


È immediatamente esecutivo il decreto emesso in materia di mantenimento dal tribunale in sede di modifica delle condizioni di divorzio. E ciò anche se il provvedimento risulta già gravato da reclamo: deve infatti essere interpretata in modo estensivo la disposizione contenuta nell'articolo 4 della legge 74/1987, modificata dalla legge 80/2005, secondo cui la sentenza di primo grado è immediatamente esecutiva per la parte riguardante i provvedimenti di natura economica. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione la quale, con la pronuncia 10064/13, ha sancito che: In materia di revisione delle disposizioni concernenti l'affidamento dei figli e di quelle relative alla misura e alle modalità dei contributi da corrispondere a seguito dello scioglimento e della cessazione degli effetti del matrimonio, a norma dell'articolo 9 della legge numero 1 dicembre 1970 numero 898 e successive modificazioni, il decreto pronunciato dal tribunale è immediatamente esecutivo, in conformità di una regola più generale, desumibile [ ... leggi tutto » ]