impresa responsabilità patrimoniale socio ed amministratore


Ipoteca » il fisco può iscriverla sui beni del socio ancora prima di aggredire la società di persone

10 Gennaio 2014 - Marzia Ciunfrini


Il fisco può iscrivere ipoteca sui beni dell'imprenditore ancora prima di aver escusso il patrimonio della società semplice. Infatti, il beneficio d'escussione previsto dall'articolo 2304 del codice civile ha efficacia limitatamente alla fase esecutiva. Ciò, nel senso che il creditore sociale non può procedere coattivamente a carico del socio se non dopo avere agito infruttuosamente sui beni della società. Questo, però, non impedisce allo stesso creditore d'agire in sede di cognizione per munirsi di uno specifico titolo esecutivo nei confronti del socio, sia per poter iscrivere ipoteca giudiziale sugli immobili di quest'ultimo, sia per poter agire in via esecutiva contro il medesimo, senza ulteriori indugi, una volta che il patrimonio sociale risulti incapiente o insufficiente al soddisfacimento del suo credito. Questa è la decisione della Corte di Cassazione in merito alla sentenza 49/2014. La pronuncia in parole povere In caso di società di persone, tra cui Sas, Snc e società [ ... leggi tutto » ]


Pignoramento quote di società a responsabilità limitata » chiarimenti

3 Gennaio 2014 - Marzia Ciunfrini


La quota di partecipazione in una società a responsabilità limitata (Srl) può essere disposta al pignoramento da qualsiasi creditore, oltre che dall'Agente della riscossione come, ad esempio, Equitalia. Possono, pertanto, subire pignoramento, non solo tutti i crediti del socio connessi con la partecipazione societaria, come dividendi, rimborsi di capitale a seguito di riduzione, oppure a seguito di ripartizione dell'attivo a chiusura della liquidazione della società, ma la stessa partecipazione, che nelle società a responsabilità limitata è rappresentata dalla quota. Secondo la normativa, l'articolo 2471 del codice civile stabilisce che la partecipazione può formare oggetto di espropriazione. Il pignoramento si esegue mediante notifica al debitore e alla società e successiva iscrizione nel registro delle imprese dell'atto. Questo diritto di espropriazione spetta anche se il creditore è Equitalia. Il debitore, infatti, risponde, anche con la partecipazione, per tutti i debiti iscritti a ruolo. Per quanto riguarda la quota, essa deve essere venduta [ ... leggi tutto » ]


Debiti contratti per esigenze personali ed azione coattiva sui beni inclusi nel fondo patrimoniale

26 Dicembre 2013 - Marzia Ciunfrini


Solo i debiti contratti per bisogni familiari possono legittimare un'esecuzione forzata nei confronti dei beni già inseriti nel fondo. Invece i proventi derivanti dall'impresa individuale non concorrono a soddisfare, in modo diretto, i bisogni della famiglia (tant’è che non entrano nella comunione legale dei coniugi, se non nei limiti di ciò che non sia stato consumato al momento dello scioglimento di essa). Di conseguenza, le obbligazioni assunte dal coniuge titolare di un'azienda personale nell'esercizio dell'impresa stessa (e non di quella familiare) non ineriscono in modo immediato ai bisogni della famiglia e quindi non legittimano il pignoramento dei beni nel fondo patrimoniale . Questa è, tanto per citarne una, la sintesi di una sentenza pronunciata da giudici di merito (Trib. Cosenza, numero 715/2012). [ ... leggi tutto » ]


Fondo patrimoniale debiti societari e fideiussioni prestate dai soci

26 Dicembre 2013 - Marzia Ciunfrini


Fondo patrimoniale debiti societari e fideiussioni prestate dai soci Le società di capitali  sono dotate di personalità giuridica, rappresentano cioè dei “soggetti di diritto”, capaci di assumere in proprio diritti e obbligazioni. In questa situazione i debiti contratti per l'esercizio dell'attività sociale sono debiti della società e non dei soci e pertanto il patrimonio personale di questi ultimi è fuori dalla portata di qualunque pretesa dei creditori sociali. Per quanto attiene le società di capitali, qualora il socio abbia prestato fideiussione a favore della società, il creditore potrà procedere nei confronti del garante se la costituzione del fondo patrimoniale, o la sua annotazione sull'atto di matrimonio, siano intervenute in epoca successiva a quella di sottoscrizione della fideiussione. Altrimenti, al creditore potrà essere opposta la semplice estraneità del debito ai bisogni della famiglia. Nelle società di persone, invece, i soci rispondono illimitatamente e solidalmente per le obbligazioni sociali, cioè per i [ ... leggi tutto » ]


Da sas a srl dopo un anno? » socio illimitatamente responsabile non fallisce

24 Dicembre 2013 - Marzia Ciunfrini


Dopo la trasformazione da società Sas ad Srl, soltanto la nuova società risponde delle nuove obbligazioni sociali. Cio perchè, decorso un anno dall'iscrizione della trasformazione nel registro delle imprese, non può più essere dichiarato il fallimento del socio già illimitatamente responsabile. Infatti, in tema di trasformazione della società in accomandita semplice in società a responsabilità limitata, che poi fallisce, deve osservarsi che la liberazione del socio dalle obbligazioni preesistenti alla trasformazione è fatto diverso dalla cessazione della responsabilità illimitata. Invero, in mancanza del consenso esplicito o presunto dei creditori alla trasformazione di una società di persone in società di capitali, il socio illimitatamente responsabile della prima non è liberato dalle obbligazioni sociali contratte sino al momento della trasformazione e continua a risponderne illimitatamente. Tuttavia, dopo che la trasformazione ha avuto luogo soltanto la società risponde delle obbligazioni sociali non essendo prevista alcuna ultrattività della responsabilità illimitata del socio, incompatibile con [ ... leggi tutto » ]