impresa responsabilità patrimoniale socio ed amministratore


Responsabilità ex socio snc per debiti fiscali maturati prima del suo recesso

6 Dicembre 2014 - Giorgio Martini


L'ex socio di snc è responsabile per i debiti fiscali maturati prima del suo recesso e neppure l'intervenuta estinzione della compagine sociale fa venir meno la responsabilità del socio per le obbligazioni pregresse. Com’è noto, infatti, a partire dalla cancellazione della snc contribuente dal registro delle imprese, si verifica l'estinzione della società cancellata e ciò priva la società stessa della capacità giuridica e processuale, ma i soci diventano successori della società e ogni pretesa in danno della società deve essere indirizzata nei confronti dei soci. Sul piano tributario il socio di snc è sottoposto all'esazione del debito fiscale accertato nei confronti della società senza che sia necessario notificargli l'atto impositivo originario e/o gli atti amministrativi conseguenti, già notificati alla società. Inoltre, la cartella esattoriale notificata alla società ha efficacia interruttiva della prescrizione anche nei confronti del socio, ove intervenga entro il termine di decadenza, essendo il debito del socio il [ ... leggi tutto » ]


Responsabilità patrimoniale in sas » può fallire il socio accomandante privo di delega di cassa che emette assegni per conto della società

13 Novembre 2014 - Paolo Rastelli


In tema di responsibilità patrimoniale dei soci in una società Sas, anche il socio accomandante, privo di delega di cassa, può fallire se emette assegni per la società. Il socio accomandante che emetta assegni bancari tratti sul conto della società all'ordine di terzi, apponendo la propria firma sotto il nome della sas e per conto della stessa, in difetto della prova della sussistenza di una mera “delega di cassa”, viola il divieto di immistione previsto dall'articolo 2320 c.c., assumendo responsabilità illimitata per tutte le obbligazioni sociali ed esponendosi, in caso di fallimento della società, alla dichiarazione di fallimento per estensione ex art. 147 L. fallimento. E ciò senza che rilevi il lasso di tempo (anche lungo) intercorso tra la cessazione dell'ingerenza nell'amministrazione o il fallimento della società e la suddetta dichiarazione. Sono questi i principi affermati dalla Corte di Cassazione nella sentenza 23651/14. Con la pronuncia in esame, la Suprema [ ... leggi tutto » ]


Quando l’amministratore della società può essere ritenuto responsabile di bancarotta fraudolenta

10 Ottobre 2014 - Annapaola Ferri


L'accensione di un ingente mutuo, al fine dichiarato del consolidamento di posizione debitoria nei confronti di due istituti di credito; il pagamento delle sole due prime rate del piano di ammortamento, nonostante la società avesse liquidità per farvi fronte; la custodia, assolutamente imprudente ed irragionevole di tali liquidità non già in banca, bensì nella cassaforte della sede sociale ed il successivo furto delle stesse ad opera di ignoti, possono essere ritenute integranti la nozione di operazioni dolose, caratterizzate da abusività degli elementari doveri inerenti alla qualità di amministratore. Tali dolose condotte possono essere ritenute, inoltre, causa del dissesto della società e portare alla condanna dell'amministratore per bancarotta fraudolenta. Questo l'orientamento dei giudici della Corte di cassazione nella sentenza 38728/14. [ ... leggi tutto » ]


Beneficio di escussione per socio di società di persone – il creditore deve prima aggredire il capitale sociale anche se ciò comporterà solo il recupero parziale del credito

6 Ottobre 2014 - Chiara Nicolai


E' pur vero che, per giurisprudenza consolidata, la preventiva escussione del patrimonio sociale, affinché il creditore di una società in nome collettivo possa pretendere il pagamento dei singoli soci illimitatamente responsabili, non comporta la necessità per il creditore di sperimentare in ogni caso l'azione esecutiva sul patrimonio della società, tale necessità venendo meno quando risulti dimostrata in modo certo l'insufficienza di quel patrimonio per la realizzazione del credito. Tuttavia, ciò che consente di ritenere rispettato il beneficio di escussione per il debitore socio, ovvero la preventiva azione esecutiva esperita dal creditore nei confronti del patrimonio sociale, presuppone che quest'ultima risulti infruttuosa, ovvero inidonea al soddisfacimento neppure parziale della pretesa creditizia. Perché nel momento in cui l'escussione del patrimonio sociale, ovvero dei debitori della società, comportasse anche un parziale realizzo del credito, ciò necessariamente si tradurrebbe in una corrispondente riduzione del debito a cui è chiamato ad adempiere il socio debitore [ ... leggi tutto » ]


Il pignoramento delle quote societarie » piccolo prontuario

15 Luglio 2014 - Andrea Ricciardi


Nell'articolo che segue tenteremo di esaminare nel dettaglio le modalità esecutive del pignoramento, quando hanno per oggetto quote societarie di partecipazione. Il nuovo orientamento della Suprema Corte e le importanti novità introdotte dalla riforma del diritto societario, hanno posto fine al contrasto giurisprudenziale che si era sviluppato attorno alla pignorabilità delle quote societarie. Le modalità per eseguire un pignoramento si diversificano a seconda che abbiano per oggetto azioni, quote di società a responsabilità limitata o quote di società di persone. La Corte di Cassazione, sul tema, ha affermato che Le quote di partecipazione di una società di persone che per disposizione dell'atto costitutivo siano trasferibili con il (solo) consenso del cedente e del cessionario, salvo il diritto di prelazione in favore degli altri soci, possono essere sottoposte a sequestro conservativo ed essere espropriate a beneficio dei creditori particolari del socio anche prima dello scioglimento della società. Ciò vuol dire che [ ... leggi tutto » ]