pignoramento di stipendi e pensioni


Recupero crediti: ora più semplice » per l’ufficiale giudiziario sarà possibile la consultazione dell’anagrafe tributaria

9 Settembre 2014 - Andrea Ricciardi


Novità per quanto riguarda il recupero crediti: con la riforma della giustizia, sarà dato il via libera all'interrogazione dell'Anagrafe tributaria e dei conti correnti da parte del creditore. Se le innovazioni al processo di recupero crediti saranno approvate in via definita, per i debitori si prospetteranno tempi davvero duri. Infatti, grazie alla riforma della giustizia, sarà permesso all'ufficiale giudiziario, su richiesta del creditore, di interrogare l'Anagrafe Tributaria del fisco. Ma perché è stata introdotta questa modifica? E cosa comporta in parole povere? Cerchiamo di capirci meglio. Molto spesso rimane difficile, per il creditore, ricercare dei beni che possono dar luogo a un'efficace azione di recupero crediti. Ciò perché non sempre i beni mobili o gli immobili riescono ad essere venduti all'asta o è facile individuare dove si trovi il conto corrente del debitore o chi sia il suo datore di lavoro. Ma, con questa variazione della procedura di recupero crediti, [ ... leggi tutto » ]


Pensione di invalidità e truffa – limiti al sequestro preventivo

5 Luglio 2014 - Antonella Pedone


Il sequestro della pensione di invalidità e dell'indennità di accompagnamento è ammesso fino al quinto, anche nel caso di truffa La pensione di invalidità può essere sequestrata a fini di confisca solo fino al quinto, anche laddove si ipotizzi la truffa. Questo principio deriva dalla regola generale dell'ordinamento processuale, desumibile dall'articolo 1 del DPR del 5 gennaio 1950, numero 180, in materia di limiti alla sequestrabilità degli stipendi e delle pensioni. Sul punto, si è espressa la Cassazione, con sentenza del 17 marzo 2014, numero 12541, in un caso in cui si procedeva per il reato di truffa aggravata e continuata, ipotizzata come commessa da una persona che sarebbe riuscita a ottenere, senza essere cieca, la pensione di invalidità, ed era stato disposto il sequestro preventivo a fini di confisca in danno dell'indagata, sia  della pensione di invalidità sia dell'indennità di accompagno erogate dall'Inps. L'indagata aveva prontamente proposto istanza di [ ... leggi tutto » ]


Pignoramento quinto stipendio » anche per agenti di commercio

12 Maggio 2014 - Andrea Ricciardi


Non sussistono differenze tra dipendenti subordinati e parasubordinati: anche per gli agenti di commercio il pignoramento dello stipendio è valido solo nei limiti di un quinto. Gli emolumenti degli agenti di commercio possono essere sottoposti solo nel limite di un quinto e non per l'intera misura della retribuzione dovuta dal committente. Questo, in breve, l'orientamento della Corte di Cassazione, espresso con sentenza 685/12. Con la sentenza in esame, la Suprema Corte ha, infatti, rimandato al mittente la richiesta del creditore di un agente di commercio, il quale voleva ottenere il pignoramento di una somma maggiore rispetto a quella del quinto della retribuzione di quest'ultimo. A parere degli Ermellini, però, non vi è ragione di distinguere i lavoratori subordinati veri e propri da quelli parasubordinati, con un contratto di agenzia. Sul fronte del pignoramento presso terzi, la normativa vigente ha comportato la totale estensione al settore del lavoro privato delle disposizioni [ ... leggi tutto » ]


Pignoramento dello stipendio – i rapporti di lavoro per i quali è previsto il limite massimo del 20 per cento

19 Aprile 2014 - Ludmilla Karadzic


Per i rapporti di agenzia, di rappresentanza commerciale ed altri rapporti di collaborazione caratterizzati da prestazione continuativa e coordinata, prevalentemente personale, anche se non a carattere subordinato, il pignoramento della retribuzione non può eccedere il quinto della retribuzione netta. Infatti, i crediti derivanti dai rapporti di lavoro che possono essere pignorati in misura non superiore al quinto della retribuzione netta, secondo l'orientamento assunto dalla Corte di Cassazione (sentenza numero 685 del 18 gennaio 2012) sono quelli indicati di seguito: Rapporti di lavoro subordinato privato, anche se non inerenti all'esercizio di una impresa. Si tratta di rapporti di lavoro subordinato privato in base al quale il prestatore di lavoro si obbliga, con la retribuzione, a collaborare nell'impresa prestando la propria attività manuale o intellettuale. Caratteri peculiari del rapporto sono quindi la personalità, continuatività, eterodeterminazione ed esclusività della prestazione lavorativa, subordinazione, vincolo di orario e retribuzione fissa. Con la riforma del 1973 [ ... leggi tutto » ]


Cessione del quinto dello stipendio e pignoramento

27 Marzo 2014 - Annapaola Ferri


La legge disciplina l'ipotesi del cumulo della cessione con uno o più eventuali pignoramenti della retribuzione. Il cumulo può verificarsi in due distinte ipotesi, in relazione alle quali il legislatore fissa precisi limiti quantitativi. Qualora la retribuzione del lavoratore sia già gravata da una trattenuta a titolo di pignoramento e successivamente il medesimo stipuli un contratto di finanziamento da estinguersi mediante cessione della retribuzione, la quota di stipendio "cedibile" dal dipendente non può eccedere la differenza tra i due quinti della retribuzione (considerata al netto delle trattenute fiscali e previdenziali) e la quota "vincolata" dal pignoramento; in ogni caso, la quota "ceduta" non può essere superiore ad un quinto della retribuzione complessiva netta. Ad esempio - la retribuzione netta del lavoratore è 900 euro; un creditore del dipendente, ne ha già ottenuto il pignoramento nei limiti di un quinto della stessa (pari a 180 euro); successivamente il dipendente stipula un [ ... leggi tutto » ]