pignoramento presso terzi - tipologie e problematiche


Pignoramento » tutte le modifiche apportate dalla riforma della giustizia: guida per debitori e creditori

9 Dicembre 2014 - Andrea Ricciardi


Tutto ciò che è cambiato con la riforma della giustizia in materia di pignoramento Con la riforma della giustizia, in vigore dall'8 dicembre 2014, sono state modificate numerose norme sul pignoramento. Come accennato nell'incipit, con la riforma giustizia, sono state attuate nuove disposizioni relative al pignoramento: tra procedura, iscrizione a ruolo e pignoramento presso terzi, la materia è stata radicalmente innovata. Da non tralasciare, poi, il nuovo istituto del pignoramento degli autoveicoli, ora più fluido ed efficace. Vediamo, in sostanza, nel prosieguo dell'articolo, quali sono state le variazioni più significative L'iscrizione a ruolo del pignoramento dopo la riforma della giustizia Con la riforma della giustizia è stata modificata la procedura dell'iscrizione a ruolo del pignoramento. Dall'11 dicembre 2014, data di entrata in vigore della Riforma della Giustizia, anche il pignoramento dovrà essere iscritto a ruolo, a pena di inefficacia. Con la vecchia procedura l'ufficiale giudiziario, dopo massimo 24 ore dal [ ... leggi tutto » ]


La ricerca telematica dei beni del debitore da sottoporre a pignoramento ed espropriazione

9 Dicembre 2014 - Tullio Solinas


Su istanza del creditore procedente, il presidente del tribunale del luogo in cui il debitore ha la residenza, il domicilio, la dimora o la sede, verificato il diritto della parte istante a procedere ad esecuzione forzata, autorizza la ricerca con modalità telematiche dei beni da pignorare. Il presidente del tribunale o un giudice da lui delegato dispone, quindi, che l'ufficiale giudiziario acceda mediante collegamento telematico diretto ai dati contenuti nelle banche dati delle pubbliche amministrazioni o alle quali le stesse possono accedere e, in particolare, nell'anagrafe tributaria, compreso l'archivio dei rapporti finanziari, nel pubblico registro automobilistico e in quelle degli enti previdenziali, per l'acquisizione di tutte le informazioni rilevanti per l'individuazione di cose e crediti da sottoporre ad esecuzione, comprese quelle relative ai rapporti intrattenuti dal debitore con istituti di credito e datori di lavoro o committenti. Terminate le operazioni l'ufficiale giudiziario redige un unico processo verbale nel quale indica [ ... leggi tutto » ]


Spese legali di precetto a carico del debitore – il giudice deve verificarne la congruità

4 Dicembre 2014 - Ludmilla Karadzic


Il giudice dell'esecuzione ha il potere/dovere di verificare l'idoneità del titolo e la correttezza della quantificazione del credito operata dal creditore nel precetto. Il fatto che il debitore abbia il potere di contestare l'ammontare del credito azionato nei suoi confronti, non significa che, ove non lo faccia, il giudice dell'esecuzione debba limitarsi ad assumere il credito esposto dalla parte istante nel precetto, o nella istanza di assegnazione, senza poter verificare la corrispondenza della sua liquidazione al titolo esecutivo e la correttezza della quantificazione delle spese di precetto. Il giudice di merito, in presenza di una nota specifica relativa alle competenze professionali, è legittimato a eliminare o ridurre le voci a suo giudizio non dovute o dovute in misura inferiore, purché motivi adeguatamente la decisione adottata. Questa la pronuncia dei giudici di legittimità nell'ordinanza 24367/14 della Corte di cassazione. [ ... leggi tutto » ]


Le nuove armi a disposizione del creditore » tutto sull’uso dello strumento telematico da parte dell’ufficiale giudiziario per la ricerca dei beni del debitore

2 Dicembre 2014 - Andrea Ricciardi


Con la riforma della giustizia l'ufficiale giudiziario, per la ricerca dei beni del debitore, avrà dalla sua l'uso dello strumento telematico. La riforma della giustizia introduce la ricerca con modalità telematiche dei beni da pignorare, strumento che potrebbe rivelarsi particolarmente utile per soddisfare le pretese, spesso deluse, dei creditori. A partire dall'11 dicembre 2014, infatti, il creditore che intende procedere ad esecuzione forzata, può proporre istanza al presidente del tribunale nella cui circoscrizione il debitore ha la propria residenza, domicilio, dimora o sede, affinché autorizzi l'ufficiale giudiziario alla ricerca con modalità telematiche dei beni da pignorare. Ciò varrà, però, esclusivamente per i beni mobili registrati, ovvero per quei beni che hanno una esatta identificazione e registrazione, come autoveicoli, moto, rimorchi, aerei. Il creditore, dunque, non dovrà più trovare il bene fisicamente, anche se il compito era dell'Ufficiale Giudiziario. La nuova norma prevede, infatti che, come detto, previa autorizzazione del Tribunale [ ... leggi tutto » ]


Conto corrente su cui è disposto pignoramento presso terzi » l’imposta di bollo alla banca è comunque dovuta

10 Ottobre 2014 - Gennaro Andele


Conto corrente sottoposto a pignoramento presso terzi: l'istituto di credito è legittimato a trattenere l'imposta di bollo per dei soldi che, ormai, non sono più nella disponibilità del titolare? Chiariamo subito la questione: il presupposto dell'imposta di bollo sui conti correnti bancari non risiede nel fatto che il correntista abbia o non abbia la disponibilità delle somme risultanti dal saldo disponibile dello stesso, attenendo invece agli estratti conto inviati dalle banche alla propria clientela. Pertanto, la banca è legittimata a trattenere il compenso. La normativa vigente, infatti, prevede che sia applicata un'imposta di bollo di 34,20 euro annuali per gli estratti conto inviati dalle banche ai clienti. Dunque, l'imposta di bollo, dovuta nella misura accennata, è riferita al cliente persona fisica e proporzionata al relativo periodo a cui si riferisce il rendiconto e cioè annuale, semestrale, trimestrale o mensile. Dove, invece, il cliente non sia persona fisica, l'importo annuale dell'imposta [ ... leggi tutto » ]