notifica atti tributari e contributivi


Notifica di un atto nelle mani del portiere – nulla se non si accerta l’assenza dei familiari del destinatario

26 Marzo 2014 - Giorgio Valli


Quando la notifica di un atto si perfeziona nelle mani del portiere, ai sensi dell'articolo 139 del codice di procedura civile, è necessario che nella relata di notifica si dia atto dell'assenza del destinatario, nonché delle altre persone preferenzialmente abilitate a ricevere l'atto secondo quanto disposto al comma 2 del citato articolo, ovvero persona di famiglia o addetta alla casa, all'ufficio o all'azienda, purché non minore di quattordici anni o non palesemente incapace. Il relativo accertamento deve attestare chiaramente l'assenza del destinatario e dei soggetti rientranti nelle categorie contemplate dalla norma, secondo la successione preferenziale da essa tassativamente stabilita. Ne discende che deve ritenersi nulla la notifica nelle mani del portiere, allorquando la relazione dell'ufficiale giudiziario non contenga l'attestazione del mancato rinvenimento delle persone appena indicate (persona di famiglia o addetta alla casa, all'ufficio o all'azienda, purché non minore di quattordici anni o non palesemente incapace). Così Corte di Cassazione [ ... leggi tutto » ]


Raccomandata con avviso di ricevimento – valida anche se consegnata a persona non identificata

25 Marzo 2014 - Giovanni Napoletano


Spetta al destinatario della raccomandata, trasmessa a mezzo del servizio postale, la prova della carenza di ogni sua responsabilità nella consegna del contenuto della raccomandata stessa, una volta che, presumendosi la regolarità del servizio postale, essa sia giunta all'indirizzo di colui cui era destinata. Non spetta al mittente individuare l'effettivo sottoscrittore della ricevuta, quando la comunicazione raccomandata sia giunta all'indirizzo del destinatario. Pertanto, poiché, in caso di raccomandata, le sole indicazioni che devono risultare dall'avviso di ricevimento ai fini della validità della comunicazione sono quelle prescritte dal regolamento postale, quando l'atto sia consegnato a persona non identificata o diversa dal destinatario, non è ravvisabile alcuna nullità se l'avviso, debitamente consegnato nel domicilio del destinatario, sia sottoscritto da persona ivi rinvenuta, ma della quale non risulti la qualità o la relazione col destinatario dell'atto, salva la facoltà di quest’ultimo di dimostrare, ma solamente proponendo querela di falso, l'assoluta estraneità della persona, [ ... leggi tutto » ]


Notifica degli atti a soggetto incapace o minorenne – la capacità del consegnatario va valutata a vista

25 Marzo 2014 - Giorgio Valli


Se il destinatario non viene trovato nella casa di abitazione o dove ha l'ufficio o esercita l'industria o il commercio, l'ufficiale giudiziario consegna copia dell'atto ad una persona di famiglia o addetta alla casa, all'ufficio o al'’azienda, purché non minore di 14 anni e non palesemente incapace. Il limite di validità della notifica è quindi quello della palese incapacità del consegnatario, legalmente equiparata all'immaturità di un minore di anni 14. Non è richiesto all'ufficiale giudiziario di compiere indagini particolarmente approfondite sulla capacità del consegnatario, essendo sufficiente un esame superficiale. Non incide la circostanza che il destinatario dell'atto medesimo si trovi in situazione di incapacità naturale e cioè che si tratti di un soggetto che possiede la capacità di agire solo in determinati momenti, in quanto anziano, o sotto effetto di stupefacenti e di alcolici, o in stato di ipnosi. Pertanto, non è causa di nullità della notifica la mancata indicazione [ ... leggi tutto » ]


Notifica ed impugnazione degli atti

6 Marzo 2014 - Giorgio Valli


È ormai consolidato il principio per il quale, in tema di notifiche degli atti, il momento in cui la notifica si deve considerare perfezionata per il notificante, che deve distinguersi da quello in cui essa si perfeziona per il destinatario, è esclusivamente quello della consegna dell'atto all'ufficiale giudiziario o all'ufficiale postale. Un'impugnazione è quindi tempestiva se l'atto di citazione con la quale essa va proposta è consegnato per la notifica all'ufficiale giudiziario, o a quello postale, entro il relativo termine perentorio, non rilevando in alcun modo il tempo di effettiva ricezione dell'atto da parte del destinatario. Resta quindi irrilevante l'osservanza o meno delle ulteriori norme per conseguire la notifica in giornata, visto che, una volta consegnato l'atto al notificante, nessun altro adempimento è richiesto – beninteso, per il caso in cui la notifica vada effettivamente a buon fine – al notificante. Inoltre, le attività successive alla consegna all'ufficiale notificante (ufficiale [ ... leggi tutto » ]


Notifica atti a mezzo servizio postale e a mezzo servizio privato

3 Febbraio 2014 - Giorgio Valli


La notifica fatta direttamente a mezzo del servizio postale, laddove consentito dalla legge, mediante spedizione dell'atto in plico con raccomandata con avviso di ricevimento, costituisce atto pubblico (equivale, cioè, a documento redatto da un notaio o da altro pubblico ufficiale autorizzato ad attribuirgli pubblica fede) e, pertanto, le attestazioni in esso contenute godono della stessa fede privilegiata di quelle relative alla procedura di notifica a mezzo posta eseguita per il tramite dell'ufficiale giudiziario. Non altrettanto può dirsi per ciò che concerne le notifiche effettuate da un servizio di posta privato. Gli agenti postali di tale servizio non rivestono, infatti, la qualità di pubblici ufficiali onde gli atti dai medesimi redatti non godono di nessuna presunzione di veridicità fino a querela di falso con la conseguenza che le attestazioni relative alla data di consegna dei plichi non sono idonee a far decorrere il termine iniziale per le impugnazioni. In altre parole, [ ... leggi tutto » ]