multe e sinistri - giurisprudenza di legittimità e di merito - circolari del ministero dei trasporti


Multe – gli ausiliari del traffico non possono elevare multe ai ciclomotori parcheggiati sui marciapiedi

1 Giugno 2011 - Simone di Saintjust


Gli ausiliari del traffico non possono somministrare multe ai ciclomotori parcheggiati sui marciapiedi. Su tale base la Cassazione ha accolto il ricorso di chi aveva contestato un verbale notificatogli per tale motivo. In primo grado  grado il Giudice di pace aveva ritenuto valido la multa della polizia municipale, conseguito alla segnalazione dei "vigilini" ed aveva respinto il ricorso. Poi il ricorrente si era rivolto alla Suprema che si è pronunciata (sentenza numero 551 del 2009) accogliendo il ricorso. Nell'occasione è stato ricordato che "gli ausiliari del traffico, in tanto sono legittimati ad accertare e contestare violazioni a norme del Cds, in quanto dette violazioni concernano disposizioni in materia strettamente connessa all'attività svolta dall'impresa di gestione dei posteggi pubblici o di trasporto pubblico delle persone da cui dipendono ove l'ordinato e corretto esercizio di tale attività sia impedita o, in qualsiasi modo, ostacolata o limitata". Al contrario, quando le violazioni siano consistite [ ... leggi tutto » ]


Multe stradali – si applica il cumulo e non la continuazione

10 Marzo 2011 - Antonella Pedone


In tema di sanzioni amministrative, e quindi di multe per violazione del codice della strada, se l'infrazione è reiterata, si applica il cumulo e non la continuazione delle sanzioni. In tal senso di è espressa la Corte di Cassazione, con la sentenza del 4 marzo 2011, numero 5252. In particolare si trattava di multe per più violazioni del Codice della strada, irrogate nei confronti di un automobilista che aveva acceduto, senza autorizzazione, all'interno della zona urbana a traffico limitato. Per tale ragione, erano state applicate tante sanzioni quante erano le violazioni (disciplina del "cumulo"). L'automobilista ha fatto ricorso sostenendo che dovesse applicarsi una sola sanzione, aumentata fino al triplo, trattandosi dello stesso tipo di infrazione. La sua condotta, infatti, poteva considerarsi come una condotta "unitaria" (disciplina della "continuazione"). La Cassazione ha respinto il ricorso, affermando che "in ipotesi di pluralità di illeciti amministrativi in violazione delle medesima norma, ciascuna infrazione [ ... leggi tutto » ]


Guida in stato di ebbrezza – sequestro e confisca del veicolo

10 Marzo 2011 - Antonella Pedone


In caso di guida in stato di ebbrezza, a seguito della Legge numero 120/2010, il sequestro e la confisca del veicolo possono essere disposti dal Prefetto, e non più dal Giudice penale. La Corte di Cassazione, con la sentenza del  16 novembre 2010, numero 40523,  ha ritenuto che, per effetto delle modifiche apportate all'articolo 186 del Codice della strada dalla Legge numero 120/2010, la confisca del veicolo, che consegue alla guida in stato di ebbrezza, ha assunto natura di sanzione amministrativa accessoria (in precedenza, le Sezioni Unite, con sentenza numero 23428 del 2010, avevano ritenuto che si trattasse di una pena accessoria). Allo stesso modo l'istituto del sequestro del veicolo, prodromico alla confisca, deve configurarsi non più come sequestro penale nell'ambito delle misure cautelari reali, bensì come sequestro amministrativo. Da ciò consegue che oggi, in caso di guida in stato di ebbrezza, il sequestro e la successiva confisca del veicolo [ ... leggi tutto » ]


Investimento pedonale e responsabilità del pedone

24 Ottobre 2010 - Antonella Pedone


Nel caso di investimento pedonale, è esclusa la responsabilità del veicolo investitore quando il pedone si immette improvvisamente sulla strada, rendendo impossibile ogni manovra di emergenza. La Cassazione, con una recentissima sentenza, ha affermato l'esclusiva responsabilità del pedone nel caso in cui quest'ultimo, pur sulle strisce pedonali, aveva attraversato la strada di corsa, immettendosi all'improvviso sulla traiettoria di marcia del veicolo e senza prestare la dovuta attenzione. Il comportamento imprudente del pedone aveva reso impossibile un'idonea manovra di emergenza da parte del veicolo a causa della breve distanza di avvistamento. I giudici, quindi, hanno rigettato la domanda di risarcimento dei danni avanzata dal pedone stesso (Cassazione, sezione III, sentenza 11 giugno 2010, numero 14064). Per porre una domanda su investimento pedonale e responsabilità del veicolo investitore, clicca qui e accedi al forum. Per ulteriori approfondimenti su investimento pedonale e responsabilità del veicolo investitore, consulta questa sezione. [ ... leggi tutto » ]