IVA ed IRAP


Sempre dovuta l’irap per l’esercizio di attività professionale in forma associata

8 Giugno 2016 - Andrea Ricciardi


L'esercizio in forma associata di una professione costituisce circostanza di per sé idonea a far presumere l'esistenza di un'autonoma organizzazione di strutture e mezzi, ancorché non di particolare rilevanza economica, nonché dell'intento di avvalersi della reciproca collaborazione e competenze, ovvero della sostituibilità nell'espletamento di alcune incombenze, sì da potersi ritenere che il reddito prodotto non sia frutto esclusivamente della professionalità di ciascun componente dello studio. Ne consegue che legittimamente il reddito dello studio associato viene assoggettato all'imposta regionale sulle attività produttive (IRAP), a meno che il contribuente non dimostri che tale reddito è derivato dal solo lavoro professionale dei singoli associati. Così hanno deciso i giudici della Corte di cassazione nella sentenza 11327/16. [ ... leggi tutto » ]


Irap – la suprema corte a sezioni unite chiarisce il requisito dell’autonoma organizzazione

12 Maggio 2016 - Giorgio Valli


L'IRAP non è in alcun modo correlata ai redditi di lavoro autonomo o a quelli d'impresa: si tratta di un'imposta volta ad incidere sul valore aggiunto prodotto dalle singole unità organizzative che, ove sussistente, costituisce un indice di capacità contributiva capace di giustificare l'imposizione sia nei confronti delle imprese che dei lavoratori autonomi. Tuttavia, ciò non vuol certamente dire che i lavoratori autonomi rientrino sempre tra i soggetti passivi dell'imposta, perché se quello organizzativo costituisce un elemento connaturato alla nozione stessa d'impresa, non altrettanto può dirsi per le arti e le professioni, riguardo alle quali non è impossibile escludere in assoluto che l'attività possa essere svolta anche in assenza di un'organizzazione di capitali e/o lavoro altrui. Secondo la normativa vigente è esclusa dall'applicazione dell'imposta regionale sulle attività produttive (IRAP) l'attività non autonomamente organizzata. I1 requisito dell'autonoma organizzazione ricorre, secondo i giudici di legittimità (sezioni unite - sentenza 9451/16) quando si [ ... leggi tutto » ]


Irap – cosa deve intendersi per attività non autonomamente organizzata

9 Novembre 2015 - Giorgio Martini


L'IRAP coinvolge una capacità produttiva "impersonale ed aggiuntiva" rispetto a quella propria del professionista (determinata dalla sua cultura e preparazione professionale) e colpisce un reddito che contenga una parte aggiuntiva di profitto, derivante da una struttura organizzativa "esterna", cioè da un complesso di fattori che, per numero, importanza e valore economico, siano suscettibili di creare un valore aggiunto rispetto alla mera attività intellettuale supportata dagli strumenti indispensabili e di corredo al know-how del professionista (dal lavoro dei collaboratori e dipendenti, dal numero e grado di sofisticazione dei supporti tecnici e logistici, dalle prestazioni di terzi, da forme di finanziamento diretto ed indiretto etc..). Ne consegue che è il surplus di attività agevolata dalla struttura organizzativa che coadiuva ed integra il professionista ad essere interessato dall'imposizione che colpisce l'incremento potenziale, realizzabile rispetto alla produttività auto organizzata del solo lavoro personale. In sostanza l'esercizio delle attività di lavoro autonomo è escluso dall'applicazione [ ... leggi tutto » ]


I requisiti per l’applicazione dell’irap

15 Settembre 2015 - Giorgio Valli


Per quanto riguarda l'applicazione dell'IRAP, il requisito dell'autonoma organizzazione ricorre quando il contribuente sia, sotto qualsiasi forma, il responsabile dell'organizzazione e non sia quindi inserito in strutture organizzative riferibili ad altrui responsabilità ed interesse; impieghi beni strumentali eccedenti il minimo indispensabile per l'esercizio dell'attività in assenza di organizzazione, oppure si avvalga in modo non occasionale di lavoro altrui. Va, inoltre, ribadito che l'elemento della entità dei compensi percepiti dal contribuente, cioè dell'ammontare del reddito conseguito, è di per sè irrilevante ai fini dell'applicazione dell'IRAP; l'impiego non occasionale di lavoro altrui, costituente una delle possibili condizioni che rende configurabile un'autonoma organizzazione, sussiste se il professionista eroga, non occasionalmente, elevati compensi a terzi per prestazioni afferenti l'esercizio della propria attività, restando indifferente il mezzo giuridico utilizzato e, cioè, il ricorso a lavoratori dipendenti, a una società di servizi o un'associazione professionale; in generale, è soggetto passivo dell'imposta chi si avvalga, nell'esercizio dell'attività [ ... leggi tutto » ]


Omesso versamento iva – quando il fatto non costituisce reato

13 Settembre 2015 - Giorgio Martini


La disciplina tributaria, in tema di omesso versamento dell'IVA, sanziona l'imprenditore che abbia omesso il versamento di tributi dichiarati, senza tuttavia distinguere tra i soggetti che hanno posto in essere tale condotta al solo scopo di appropriarsi di somme sottratte all'Erario e i soggetti che non siano riusciti a fare fronte al debito fiscale perchè privi della necessaria liquidità a causa di difficoltà finanziarie. La giurisprudenza di legittimità ha fornito indicazioni pratiche per individuare i presupposti per i quali la violazione dell'obbligo del versamento fiscale con costituisce reato: da una parte, la dimostrazione della correttezza della gestione caratteristica dell'impresa e che questa sia stata negativamente condizionata da fattori non controllabili; dall'altra, la dimostrazione della inutilità del ricorso a misure alternative alla gestione caratteristica dell'impresa per fronteggiare la crisi di liquidità. Il contribuente che invochi la assoluta impossibilità ad adempiere deve fornire la prova della crisi di liquidità della sua azienda, [ ... leggi tutto » ]