famiglia monoparentale e di fatto - unioni civili - diritto separazione e divorzio


Addebito separazione personale » per provare il tradimento del coniuge bastano anche testimonianze indirette

5 Dicembre 2014 - Andrea Ricciardi


Per dedurre a quale dei due coniugi addebitare la separazione personale, sono ammesse anche testimonianze indirette, capaci di provare un tradimento. Sono valide le testimonianze indirette dei suoceri per l'addebito della fine del matrimonio al genero fedifrago e violento. E' quanto emerge dalla sentenza 25663/14 della Corte di Cassazione. Da ciò che si evince dalla suddetta pronuncia, le deposizioni indirette da sole non hanno valore probatorio nè indiziario, ma si elevano ad elemento di prova quando sono supportate da circostanze oggettive o soggettive o da altre risultanze probatorie derivati dall'esito processuale, che ne avvalorino la credibilità. Con l'espressione testimonianza indiretta si intende la deposizione di soggetti che hanno soltanto una conoscenza indiretta del fatto su cui verte la controversia. Secondo l'orientamento giurisprudenziale ricorrente, una testimonianza indiretta non è ammessa in sede processuale: difatti, la testimonianza può concernere solo fatti di cui un soggetto abbia conoscenza diretta. Ma, a parere degli [ ... leggi tutto » ]


Divorzio: ora più semplice » con la riforma della giustizia davanti al sindaco e senza avvocati

2 Dicembre 2014 - Genny Manfredi


Grazie alla riforma della giustizia la procedura per il divorzio sarà molto più semplice: dall'11 dicembre 2014 sarà possibile farlo anche davanti al Sindaco e senza l'assistenza dell'avvocato. Vi presentiamo tutte le novità introdotte dalla legge sulla semplificazione delle procedure di divorzio e separazione. Tra nove giorni, ovvero dall'11 dicembre 2014, per divorziare si potrà andare dal Sindaco: sarà possibile evitare le lunghe trafile nei tribunali e anche l'assistenza dell'avvocato sarà facoltativa. Questa è una delle novità, introdotte dalla riforma della giustizia, con l'obiettivo, già accennato, di semplificare le procedure in materia di separazione e divorzio, evitando di dover sovraccaricare di lavoro le cancellerie dei tribunali per quelle questioni dove è sufficiente una procedura amministrativa. L'articolo 12 del provvedimento prevede, in particolare, che marito e moglie possano comparire davanti al Sindaco, quale ufficiale dello stato civile, del Comune di residenza di uno di loro o del Comune presso cui è [ ... leggi tutto » ]


La pensione di reversibilità va ripartita fra la vedova e il coniuge divorziato

30 Novembre 2014 - Rosaria Proietti


Le norme inerenti la pensione di reversibilità, si interpretano nel senso che per titolarità dell'assegno deve intendersi l'avvenuto riconoscimento di esso da parte del Tribunale. Tale riconoscimento è intervenuto, essendo in corso il giudizio per la determinazione dell'assegno alla morte del pensionato, e il Tribunale ha dichiarato il diritto del coniuge divorziato alla reversibilità. La giurisprudenza della Corte di cassazione ha più volte affermato che il diritto all'assegno di reversibilità può essere dichiarato anche dopo il decesso dell'ex coniuge nel corso del giudizio, permanendo l'interesse del coniuge divorziato alla pronuncia. Inoltre, secondo i giudici di legittimità, così come si evince dalla lettura della sentenza 23102/14, la ripartizione della pensione di reversibilità fra coniuge divorziato (70%) e vedova (30%) operata dai giudici di merito, è ineccepibile, fondandosi su argomentazioni basate sulle risultanze di una consolidata giurisprudenza. Sul punto, va inoltre registrata anche la recente sentenza della Corte di cassazione 9649/15, con [ ... leggi tutto » ]


Separazione personale e divorzio » cosa è cambiato dopo la riforma della giustizia

13 Novembre 2014 - Genny Manfredi


Tutto ciò c'è da sapere sul divorzio e la separazione personale dopo le novità della riforma della giusizia La riforma della Giustizia civile prevede un ulteriore intervento di semplificazione dei procedimenti di separazione personale e divorzio, che dovrebbe avere effetti complementari rispetto alla negoziazione assistita. Come accennato, la recente riforma della giustizia ha completamente stravolto le regole per chi intende mettere fine al proprio matrimonio o rivedere le precedenti condizioni stabilite dal giudice. Con le innovazioni giuridiche, infatti, è possibile separarsi o divorziare consensualmente in tre forme diverse, se sussiste l'accordo tra i coniugi. Al contrario, quando non c'è consensualità, la via da usare è sempre quella giudiziale, in un processo civile in tribunale. Come noto, comunque, non si può divorziare se prima non sono passati almeno tre anni dalla data della separazione personale. La differenza tra separazione e divorzio è che se la prima sospende soltanto gli effetti del [ ... leggi tutto » ]


Separazione personale » fare figli in ritardo per dedicarsi alla carriera non è causa di fallimento del matrimonio: nessun addebito al coniuge

13 Novembre 2014 - Andrea Ricciardi


Non va addebitata la separazione personale al coniuge che ha voluto attendere, prima di mettere su famiglia, per puntare sulla propria carriera. Nell'ambito di una separazione personale, l'idea di mettere su famiglia dopo alcuni anni di matrimonio, una volta conseguita una maggiore stabilità lavorativa, non può essere causa del fallimento di un rapporto di coppia. Questo, riassunto in breve, l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con sentenza 24157/14. Da quanto si apprende dalla pronuncia appena esplicata, non sussiste nessun addebito della separazione personale, se un coniuge non vuole subito figli per puntare sulla carriera: ciò non può essere causa del fallimento di un matrimonio. A parere degli Ermellini, infatti, la nascita di un figlio, avvenuta con ritardo rispetto al matrimonio, non può essere causa di addebito nell'eventuale causa per la separazione giudiziale dei coniugi. Spiegano i Giudici di piazza Cavour, che, non stupisce, né appare riprovevole che l'importante decisione di [ ... leggi tutto » ]