famiglia - affidamento e mantenimento dei figli


Ex coniuge mangia alla caritas? » deve provvedere comunque al mantenimento della figlia

2 Dicembre 2013 - Carla Benvenuto


Dopo la separazione, un ex coniuge, in seguito ad una lite con il datore di lavoro, abbandonava il posto fisso decidendo di sbarcare il lunario con lavoretti a nero, sfamandosi alla caritas ed omettendo di versare l'assegno di mantenimento alla figlia minore. Condannato penalmente. Infatti, può essere punito penalmente, in base all'ex articolo 570 c.p., il padre disoccupato e indigente che non versa il mantenimento alla figlia minore. Ciò, se viene provato che lavora in nero e che ha abbandonato il posto fisso per una lite con il datore. Questo l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con la pronuncia 17597/2013. Mantenimento, caritas e lavoro in nero: Considerazioni ed eventi La mancanza di denaro è la radice di tutti i mali. Così diceva George Bernard Shaw e non aveva tutti i torti. Quasi sempre il denaro, e la mancanza dello stesso, è motivo di dissidi, dissapori e fratture di molti matrimoni. [ ... leggi tutto » ]


Separazione » quando l’ex coniuge non versa mantenimento e non ha redditi da pignorare

29 Novembre 2013 - Gennaro Andele


Grazie alla sentenza di separazione, vi è stata riconosciuta una somma mensile, a titolo di mantenimento, che il vostro ex coniuge non vi ha mai corrisposto. Non avendo lui, redditi apparenti, è stato vano ogni tentativo di pignoramento dello stipendio o del conto: sapete, però, che il vostro ex consorte, ad esempio, lavora all'estero. Come fare a tutelarsi ed avviare una procedura di riscossione? Ve lo spieghiamo nel proseguo dell'articolo. Di solito, la cosa più considerevole da fare, in questi casi, è azionare la tutela penale. Ciò, costituisce un forte stimolo all'ottemperamento dei doveri familiari nei confronti del soggetto inadempiente, proprio per via delle ripercussioni personali che un eventuale procedimento penale ha sul condannato. A tal proposito, il soggetto beneficiario del mantenimento potrà andare presso la Stazione dei Carabinieri o presso la Procura delle Repubblica, situata all'interno del Tribunale, e querelare l'ex del reato di violazione degli obblighi di assistenza [ ... leggi tutto » ]


Divorzio » se ex coniuge convive con un altro niente assegno di mantenimento

21 Novembre 2013 - Gennaro Andele


Se dopo il divorzio l'ex moglie convive con un altro, non ha più diritto all'assegno di mantenimento. Infatti, la convivenza con un altro uomo rescinde ogni presupposto per la riconoscibilità di un assegno divorzile. E' questo, in breve, l'orientamento proposto dalla Corte di Cassazione con la pronuncia 25845/13. Nuova convivenza dopo divorzio? Niente assegno. Le considerazioni Dopo la sentenza definitiva di divorzio, veniva imposto all'ex marito di contribuire al mantenimento dei 2 figli minori, con il pagamento sia dell'importo mensile di 1.600 euro complessivi annualmente rivalutabili, sia del 50% delle loro spese straordinarie. Solo in Corte di appello la donna riusciva ad ottenere un assegno divorzile di 200 euro mensili e il pagamento, da parte dell'ex, dei 2/3 delle spese straordinarie dei figli anziché il 50%. Questo perché, secondo i giudici di merito, la donna era disoccupata e a nulla rilevava la convivenza della stessa con altro uomo, da cui [ ... leggi tutto » ]


Mantenimento » riduzione dell’assegno non legittima restituzione somme precedenti

6 Novembre 2013 - Carla Benvenuto


L'esclusione o la diminuzione dell'assegno di mantenimento non legittima la restituzione delle somme percepite precedentemente. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione la quale, con la sentenza 23441/13, ha sancito che: Se dopo la pronuncia passata in giudicato l'assegno di mantenimento è escluso o diminuito, non è legittima la restituzione delle somme versate. Il denaro corrisposto in esecuzione dei provvedimenti emessi in sede presidenziale non è ripetibile. A parere degli Ermellini, è quindi irripetibile il denaro corrisposto in esecuzione dei provvedimenti emessi in sede presidenziale. Pertanto, se dopo la pronuncia passata in giudicato l'assegno di mantenimento è escluso o diminuito, il coniuge obbligato non può pretendere la restituzione delle somme versate. Con la pronuncia in esame, la Suprema Corte ha respinto il ricorso di un ex marito contro la decisione della Corte d'appello di Roma che ha confermato la separazione personale dei coniugi addebitando la separazione al marito e ponendo [ ... leggi tutto » ]


Mantenimento figlio maggiorenne » genitore disoccupato comunque obbligato

6 Novembre 2013 - Giuseppe Pennuto


Dopo la separazione, il genitore, anche se disoccupato, è comunque obbligato a versare l'assegno di mantenimento al figlio maggiorenne. Questo essenziale concetto è stato concepito dalla Suprema Corte la quale, con la pronuncia 24424/2013, ha stabilito che: In materia di obblighi di contribuzione dei genitori nei confronti dei figli maggiorenni secondo cui l'obbligo dei genitori di concorrere al mantenimento dei figli, secondo le regole degli articoli 147 e 148 Cc, non cessa, ipso facto, con il raggiungimento dalla maggiore età da parte di questi ultimi, ma perdura, immutato, finché il genitore interessato alla declaratoria della cessazione dell'obbligo stesso non dia la prova che il figlio ha raggiunto l'indipendenza economica, ovvero che il mancato svolgimento di un'attività economica dipende da un atteggiamento di inerzia ovvero di rifiuto ingiustificato dello stesso (nella specie, è legittimo l'assegno di mantenimento al figlio maggiorenne, ma non ancora indipendente finanziariamente, per il cuoco disoccupato visto che [ ... leggi tutto » ]