dichiarazione dei redditi


Accertamento fiscale tramite redditometro » rate del mutuo sproporzionate rispetto alla dichiarazione dei redditi? da provare gli esborsi del genitore

20 Novembre 2014 - Andrea Ricciardi


Accertamento fiscale con redditometro: se le rate del mutuo che il contribuente paga sono incongrue, rispetto alla dichiarazione dei redditi, va dimostrato che a onerarle è stato un familiare. Scatta il “redditometro” se il contribuente non dimostra, mediante idonea documentazione, che i soldi per comprare la casa li ha messi il padre. A tal fine non è utile la copia fotostatica di un assegno privo di data certa. È quanto emerge dalla sentenza 24586/14 della Corte di Cassazione. Da ciò che si apprende dalla pronuncia appena esplicata, dunque, è valido l'accertamento fiscale se le rate del mutuo sono sproporzionate rispetto alla dichiarazione dei redditi. A parere degli Ermellini, infatti, al contribuente è data la possibilità di dimostrare, anche prima della notifica dell'accertamento, che il maggior reddito determinato o determinabile sinteticamente è costituito in tutto o in parte da redditi esenti o da redditi soggetti a ritenuta alla fonte a titolo [ ... leggi tutto » ]


Dichiarazione redditi » possibile opporsi al silenzio-rifiuto del rimborso anche prima dei quattro anni

7 Novembre 2014 - Paolo Rastelli


Dichiarazione redditi: rimborso d'imposta con meno limiti. Il contribuente può adire il giudice tributario ai fini del rimborso del credito d'imposta riportato in dichiarazione redditi anche prima dello spirare del termine previsto dall'articolo 43 del D.P.R. n. 600/73, che fissa i termini per il potere accertativo. Questo, in sintesi, l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con sentenza 23506/2014. Da quanto si apprende dalla suddetta pronuncia, l'opposizione al silenzio-rifiuto dell'Amministrazione Finanziaria è possibile prima di 4 anni. A parere degli Ermellini, infatti, il termine previsto, dall'articolo 43 del D.p.r. 600/1973, non incide sul diritto del contribuente ad agire avverso il silenzio serbato dall'amministrazione sulla richiesta di rimborso formulata in sede di dichiarazione dei redditi. D'altro canto, la giurisprudenza di legittimità, secondo un consolidato orientamento, ha già affermato che il limite temporale stabilito per il controllo formale o cartolare delle dichiarazioni e la liquidazione delle somme dovute, non incide sull'ordinario termine di [ ... leggi tutto » ]


Accertamento fiscale tramite redditometro » illegittimo se si prova la simulazione nell’acquisto del bene

13 Ottobre 2014 - Paolo Rastelli


No all'accertamento tramite lo strumento del redditometro se si prova la simulazione nell'acquisto del bene: per il contribuente è sufficiente la dimostrazione del mancato passaggio di denaro. È illegittimo l'accertamento da redditometro fondato su un incremento patrimoniale che il contribuente ha dimostrato essere solo simulato. Tra le prove contrarie, infatti, è ammessa anche la dimostrazione che l'esborso non è avvenuto e che pertanto non sussisteva una reale disponibilità economica. Questo, in sintesi, l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con sentenza 21442/14. Da quanto si evince dalla suddetta pronuncia, al fine di contestare l'avviso di accertamento tramite redditometro, fondato sul metodo sintetico, il contribuente può far valere la simulazione degli atti da lui stipulati. In parole semplici, per smontare il redditometro, è possibile dimostrare che l'acquisto del bene è, in realtà, simulato e non vi è stato un reale passaggio di denaro. Praticamente, il contribuente deve provare che l'incremento patrimoniale è [ ... leggi tutto » ]


Ravvedimento operoso brevissimo, breve e lungo per omessa registrazione dei contratti di locazione

9 Ottobre 2014 - Giorgio Valli


Sanzioni per omesso o insufficiente versamento dell'imposta di registro dovuta per i contratti di locazione Per omesso o insufficiente versamento dell'imposta di registro dovuta per un contratto di locazione è prevista l'applicazione di una sanzione il cui ammontare può variare dal 120% al 240% dell'imposta di registro dovuta. Oltre alla sanzione, il contribuente è tenuto ad effettuare il pagamento anche dell'imposta di registro non versata e, naturalmente, degli interessi. Per regolarizzare l'omesso o insufficiente versamento dell'imposta di registro dovuta per un contratto di locazione, il contribuente può ricorrere al ravvedimento operoso, eseguendo spontaneamente il pagamento: dell'imposta dovuta; degli interessi moratori (calcolati al tasso legale annuo dal giorno in cui il versamento avrebbe dovuto essere effettuato a quello in cui viene effettivamente eseguito); della sanzione in misura ridotta. La sanzione si riduce di una percentuale diversa a seconda del momento in cui il contribuente si ravvede. A partire dal primo gennaio [ ... leggi tutto » ]


Redditi da locazione – quale scelta fra irpef e cedolare secca

9 Ottobre 2014 - Giorgio Valli


Per l'immobile concesso in locazione il locatore ha la possibilità di scegliere di non far cumulare il canone annuo agli altri suoi redditi (sul cui totale andrà calcolata l'Irpef), optando per il regime fiscale della cedolare secca. Se questa scelta non è stata fatta, il reddito da tassare sarà costituito dal maggiore fra i due seguenti importi: rendita catastale rivalutata del 5% (per gli immobili riconosciuti di interesse storico o artistico va considerato il 50% della rendita catastale rivalutata) canone annuo, ridotto del 5% (25%, per i fabbricati situati nella città di Venezia centro e nelle isole della Giudecca, Murano e Burano; 35%, se l'immobile è riconosciuto di interesse storico o artistico). Se il fabbricato si trova in un Comune ad alta densità abitativa, ed è locato a "canone concordato", in base agli accordi territoriali definiti tra le organizzazioni dei proprietari e degli inquilini più rappresentative a livello nazionale, è [ ... leggi tutto » ]