decisioni Arbitro Bancario Finanziario in tema di conto corrente servizi bancari connessi prestiti mutui ipotecari


Conto corrente cointestato a firma disgiunta e morte di uno dei cointestatari

8 Agosto 2016 - Giorgio Martini


In caso di morte di uno dei cointestatari di un conto corrente con operatività disgiunta, il diritto dell'altro cointestatario di ottenere dalla banca la liquidazione dell'intero saldo attivo del conto è subordinato alla presentazione da parte degli eredi, ai sensi della normativa fiscale, della denuncia di successione. Questa infatti costituisce una condizione in assenza della quale la banca può legittimamente rifiutare il pagamento al cointestatario, pur se questi sia legittimato a esigere la liquidazione della intera somma giacente sul conto corrente. Si tratta di un vincolo di indisponibilità delle somme presenti sul conto corrente cadute nell'asse ereditario, in assenza del quale verrebbero consentite pratiche elusive della normativa fiscale: gli eredi potrebbero infatti evitare il pagamento dell'imposta sulla successione semplicemente cointestando un rapporto di conto corrente. Così si è espresso l'Arbitro Bancario Finanziario nella decisione 1498/15. [ ... leggi tutto » ]


Compensazione legale fra credito rinveniente da una fideiussione prestata dal cliente con il saldo disponibile del conto corrente intestato allo stesso cliente

8 Agosto 2016 - Annapaola Ferri


È illegittima l'operazione di compensazione del credito rinveniente da una fideiussione rilasciata dal cliente a favore di un terzo con il saldo disponibile del conto corrente intestato al cliente stesso. In assenza di una pattuizione in tal senso o di un ordine di quest’ultimo, la compensazione equivale a un'indebita appropriazione di una somma disponibile a favore del correntista, in violazione dell'articolo 1852 del codice civile. La compensazione legale, ex articolo 1853 del codice civile, può avere ad oggetto soltanto un conto corrente chiuso: solo dopo la chiusura del conto il credito del cliente risultante dal saldo attivo può, infatti, dirsi liquido ed esigibile. Questi il principio giuridico enunciato dall'Arbitro Bancario Finanziario (ABF) nella decisione 4484/2015. [ ... leggi tutto » ]


Il cliente ha sempre diritto a chiudere un conto corrente anche se in rosso

8 Agosto 2016 - Simonetta Folliero


Il cliente ha diritto di recedere in qualsiasi momento, attraverso un'apposita dichiarazione, da un contratto di conto corrente, senza penalità e senza spese, anche in presenza di un eventuale saldo debitore nel momento di esercizio del relativo diritto. Se nel contratto di conto corrente non è stabilito un termine più breve, il diritto di recesso produce effetti dallo scadere del termine di 15 giorni previsto dall'articolo 1845, comma 3, del codice civile. Ha invece natura vessatoria, ed è quindi nulla, la clausola contrattuale che prevede che l'estinzione avvenga entro 30 giorni dal ricevimento da parte della banca della relativa richiesta di estinzione. Così l'Arbitro Bancario Finanziario (ABF) nella decisione 689/2015. [ ... leggi tutto » ]


Compensazione legale fra saldi attivi e passivi di conti correnti intestati allo stesso correntista

8 Agosto 2016 - Giovanni Napoletano


Le condizioni generali che, di solito, disciplinano il rapporto di conto corrente dispongono che qualora esistono tra banca e correntista più rapporti o più conti di qualsiasi genere o natura, anche di deposito, ancorchè intrattenuti presso altre dipendenze italiane o estere, ha luogo in ogni caso la compensazione di legge ad ogni suo effetto. La banca, secondo le clausole contrattuali standard, ha il diritto di valersi della compensazione ancorché i crediti, seppure in monete differenti, non siano liquidi ed esigibili e ciò in qualunque momento senza obbligo di preavviso e/o formalità, fermo restando che dell'intervenuta compensazione la banca darà prontamente comunicazione al correntista. D'altra parte, l'articolo 1853 del codice civile dispone che la banca può compensare i saldi attivi e passivi rinvenienti da più rapporti o più conti riconducibili al medesimo correntista. Tuttavia, i rapporti di conto corrente, anche se intestati al medesimo correntista sono autonomi e, quindi, perché operi [ ... leggi tutto » ]


Conto corrente cointestato a firma disgiunta – bilanciamento fra esigenze di operatività e di tutela dei cointestatari

8 Agosto 2016 - Annapaola Ferri


L'articolo 1854 del codice civile stabilisce che, nel caso in cui il conto corrente sia intestato a più persone, con facoltà per le medesime di compiere operazioni anche separatamente, gli intestatari sono considerati creditori o debitori in solido dei saldi del conto corrente. L'articolo 1292 del codice civile, nel dettare la nozione di solidarietà, prevede, per l'ipotesi del concredito, che l'obbligazione è in solido quando tra più creditori ciascuno ha diritto di chiedere l'adempimento dell'intera obbligazione e l'adempimento conseguito da uno di essi libera il debitore verso tutti i creditori. Ne consegue che, di norma, la banca non può rifiutarsi di eseguire gli ordini disposti da uno dei contestatari con firma disgiunta relativi alle somme presenti sul conto corrente, in quanto la posizione dei cointestatari è quella propria dei creditori in solido, e dunque ciascuno di loro ha diritto di ottenere l'intera prestazione dalla banca, la quale è perciò liberata [ ... leggi tutto » ]