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Ipoteca su immobile conferito a fondo patrimoniale

19 Maggio 2019 - Giorgio Valli


Sappiamo che l'esecuzione sui beni del fondo patrimoniale e sui frutti di essi non può avere luogo per debiti che il creditore conosceva essere stati contratti per scopi estranei ai bisogni della famiglia (articolo 170 del codice civile). Anche se l'ipoteca non è un atto di espropriazione forzata o atto esecutivo vero e proprio, rappresentando un atto preordinato e strumentale all'espropriazione immobiliare, la giurisprudenza della Corte di cassazione ha sancito corretto ritenere, in via interpretativa, che l'ambito di applicazione del citato articolo 170 del codice civile, possa essere esteso anche all'iscrizione ipotecaria. Il Concessionario della Riscossione, quindi, può iscrivere ipoteca su beni conferiti al fondo patrimoniale costituito dai coniugi, se il debito è stato contratto dai conferenti per uno scopo connesso ai bisogni familiari, ovvero, qualora il debito fosse stato contratto per uno scopo estraneo alle esigenza familiari, purché il titolare del credito, per il quale l'esattore procede alla riscossione, [ ... leggi tutto » ]


Dichiarazione dei redditi da lavoro dipendente prodotti all’estero

15 Maggio 2019 - Giorgio Valli


- Redditi da lavoro dipendente prodotti all'estero da cittadini italiani residenti in Italia Ai fini delle imposte sui redditi sono considerati non residenti coloro che non sono iscritti nelle anagrafi della popolazione residente per la maggior parte del periodo d'imposta, cioè per almeno 183 giorni (184 per gli anni bisestili) e, ai sensi del codice civile, non hanno nel territorio dello Stato italiano né il domicilio (sede principale di affari e interessi) né la residenza (dimora abituale). Se manca anche una sola di queste condizioni i contribuenti interessati sono considerati residenti. I cittadini italiani residenti in Italia che hanno prodotto redditi da lavoro dipendente in uno Stato estero devono presentare dichiarazione dei redditi con modello 730 e il reddito sarà determinato sulla base della retribuzione convenzionale definita con apposito decreto ministeriale. Un esempio di tabella per i redditi convenzionali prodotti nel corso del 2018 è possibile visualizzarla qui. Per quanto [ ... leggi tutto » ]


Decadenza agevolazioni fiscali prima casa – va considerata come causa di forza maggiore la circostanza in cui il contribuente non trasferisce, nel termine di 18 mesi, la propria residenza nel comune ove è ubicato l’immobile acquistato perchè questo risulta abusivamente occupato

12 Maggio 2019 - Giorgio Valli


La giurisprudenza della Corte di cassazione è concorde nel ritenere che per la fruizione dei benefici cosiddetti prima casa, previsti in caso di acquisto di immobile in altro Comune, il compratore è tenuto a trasferirvi la propria residenza entro 18 mesi dall'acquisto; e detto trasferimento di residenza è un elemento costitutivo del beneficio richiesto e provvisoriamente accordato e costituisce per il contribuente un preciso obbligo, che egli assume nei confronti del fisco. Tuttavia occorre pur sempre tener conto di eventuali ostacoli nell'adempimento di tale obbligazione, caratterizzati dalla loro inevitabilità, imprevedibilità e non imputabilità alla parte obbligata. Il mancato trasferimento della residenza nei termini di legge della residenza nel Comune, in cui è ubicato l'immobile acquistato, non comporta la decadenza dell'agevolazione, qualora detto evento sia dovuto a cause di forza maggiore, sopravvenute rispetto alla stipula dell'acquisto, non prevedibili e tali da sovrastare la volontà del contribuente di abitare nella prima casa [ ... leggi tutto » ]


I bonifici dall’estero sono sempre elementi presuntivi di ricavi imponibili a meno che il destinatario degli accrediti non provi il contrario

9 Maggio 2019 - Simonetta Folliero


Qualora l'accertamento effettuato dall'Agenzia delle Entrate si fondi su verifiche di conti correnti bancari, l'onere probatorio dell'Amministrazione è soddisfatto, secondo il Decreto del Presidente della Repubblica 600/1973, articolo 32, attraverso i dati e gli elementi risultanti dai conti predetti, determinandosi un'inversione dell'onere della prova a carico del contribuente. Ciò premesso, l'Agenzia, fornendo la prova che sul conto corrente del contribuente sono affluite ingenti somme per accreditamenti bancari dall'estero dimostra, in via presuntiva, la disponibilità in capo al contribuente di maggiori redditi tassabili, per cui spetta a quest’ultimo, sulla base di una prova, non generica ma analitica per ogni versamento bancario, dimostrare che gli elementi desumibili dalla movimentazione bancaria non sono riferibili ad operazioni imponibili e pertanto privi di rilevanza fiscale. Così hanno sancito i giudici della Corte di cassazione nell'ordinanza 11810/2019. [ ... leggi tutto » ]


Azione recuperatoria nel contenzioso tributario e amministrativo – quando la notifica dell’atto presupposto è omessa o viziata da nullità

9 Maggio 2019 - Giorgio Valli


Le opposizioni cosiddette recuperatorie, con le quali si fa valere una ragione che non è stato possibile dedurre in precedenza a causa dell'omessa conoscenza legale dell'atto presupposto (prodromico), vanno proposte nel rispetto dei termini previsti per l'impugnazione di quell'atto e innanzi al giudice che ne avrebbe avuto la giurisdizione in caso di tempestivo esperimento del rimedio. Ad esempio, in tema di sanzioni amministrative per violazione del codice della strada, l'opposizione con la quale si deduce che la cartella di pagamento costituisce il primo atto con il quale la parte è venuta a conoscenza della sanzione irrogata (risultando omessa o comunque nulla la notificazione del verbale di accertamento della violazione) deve essere proposta, ai sensi del decreto legislativo 150/2011, articolo, entro trenta giorni dalla notifica della cartella stessa e non nelle forme dell'opposizione all'esecuzione ex articolo 615 del codice di procedura civile (corte di cassazione a sezioni unite sentenza 220809/2017). Così, [ ... leggi tutto » ]