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Differenza fra domicilio e residenza – i concetti di residenza anagrafica e di residenza civilistica

29 Settembre 2019 - Ludmilla Karadzic


L'articolo 43 del codice civile definisce che il domicilio di una persona è nel luogo in cui essa ha stabilito la sede principale dei suoi affari e interessi mentre la residenza il luogo in cui la persona ha la dimora abituale. Si tratta, tuttavia, di una formulazione assai generica: secondo interpretazione convergente della giurisprudenza, la residenza coincide con la dimora abituale del soggetto in un dato luogo, ed è connotata da requisiti oggettivi e soggettivi. Può quindi essere diversa dal luogo eletto quale domicilio, poiché sovente capita (ad esempio lavoratori autonomi/professionisti) che come domicilio venga scelto lo studio professionale, mantenendo la residenza presso la casa familiare. Il domicilio, quindi, coincide con il luogo in cui la persona abita o permane, in un dato momento ed in modo non abituale. Ha scarso rilievo giuridico, ed emerge solo allorquando non sia nota la residenza. La Corte di cassazione (sentenza 25726/2011), infatti, ha [ ... leggi tutto » ]


Quando coniugi separati o divorziati e coppie conviventi non coniugate che hanno la medesima residenza possono appartenere a famiglie anagrafiche diverse o, il che è lo stesso, possono essere inclusi in due diversi stati di famiglia

1 Settembre 2019 - Genny Manfredi


Due soggetti che vivono nella medesima unità abitativa sono conviventi (o coabitanti, che dir si voglia) ed hanno la medesima residenza: due soggetti conviventi nella medesima unità abitativa, e dunque aventi la stessa residenza, possono appartenere alla stessa famiglia anagrafica o a famiglie anagrafiche diverse, a seconda, rispettivamente, che siano inclusi nello stesso stato di famiglia anagrafico o in stati di famiglia anagrafici differenti. Secondo l'articolo 4 del Decreto del Presidente della Repubblica (DPR) 223/1989, agli effetti anagrafici per famiglia si intende un insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, unione civile, parentela, affinità, adozione, tutela o da vincoli affettivi, coabitanti. Ne deriva direttamente che coniugi separati, o divorziati, oppure due soggetti di sesso diverso possono far parte di due famiglie anagrafiche distinte, pur coabitanti (e quindi aventi la medesima residenza) se, e solo se, non convivono con i propri figli, dal momento che sarebbe illegittima la composizione di [ ... leggi tutto » ]


Il divieto di licenziamento nei dodici mesi successivi al matrimonio

24 Agosto 2019 - Tullio Solinas


L'articolo 35 del Decreto Legislativo 198/2006, prevede, tra l'altro, che sono nulli i licenziamenti attuati a causa di matrimonio, salvo quanto previsto dal comma 5, presumendosi che il licenziamento della dipendente nel periodo intercorrente dal giorno della richiesta delle pubblicazioni di matrimonio, in quanto segua la celebrazione, a un anno dopo la celebrazione stessa, sia stato disposto per causa di matrimonio. Tuttavia, lo stesso articolo 35 del decreto legislativo appena citato, al comma 5 stabilisce che al datore di lavoro è data facoltà di provare che il licenziamento della lavoratrice, avvenuto nei dodici mesi successivi al matrimonio, è stato effettuato per colpa grave da parte della lavoratrice, costituente giusta causa per la risoluzione del rapporto di lavoro. La norma, non a caso inserita proprio nel codice di pari opportunità tra uomo e donna, deve essere letta, per una sua corretta comprensione, quale approdo della tutela costituzionale assicurata ai diritti della [ ... leggi tutto » ]


Quando può essere revocata l’assegnazione della casa familiare al coniuge affidatario del figlio divenuto maggiorenne, sebbene non economicamente autosufficiente

21 Agosto 2019 - Marzia Ciunfrini


Se l'unico figlio ormai maggiorenne, sebbene non autosufficiente economicamente, si iscrive ad una sede universitaria al di fuori della città dove si trova la casa familiare (di proprietà del coniuge obbligato, ma assegnata all'ex coniuge affidatario della prole) ivi facendo rientro solo raramente, quando gli impegni universitari - caratterizzati dalla frequenza obbligatoria e da periodi di tirocinio - glielo consentono, è possibile ottenere la revoca dell'assegnazione? Nella fattispecie, il figlio aveva consapevolmente reciso il legame con la casa familiare, intesa quale ambiente domestico necessario a garantire nella quotidianità quei riferimenti affettivi utili e di sostegno ad una crescita serena, costituendo in tal modo un autonomo habitat domestico distinto da quello originario, ormai disgregato (il ragazzo, peraltro, si era trasferita a casa della fidanzata). Alla domanda hanno risposto i giudici della Corte di cassazione con l'ordinanza 16134/2019: la nozione di convivenza rilevante agli effetti dell'assegnazione della casa familiare richiede la stabile [ ... leggi tutto » ]


Indicatore della situazione economica equivalente – novità su isee corrente e possibilità di indicare i redditi percepiti ed i patrimoni detenuti dal nucleo familiare nell’anno di imposta precedente a quello della presentazione della dichiarazione sostitutiva unica se più favorevole

21 Agosto 2019 - Genny Manfredi


In generale, la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) ai fini ISEE è valida dal momento della presentazione fino al successivo 31 agosto. Fanno eccezione le DSU presentate dal primo gennaio 2019 al 31 agosto 2019 che scadranno prima, al 31 dicembre 2019. La DSU ha validità dal momento della presentazione fino alla successiva scadenza. In ciascun anno, all'inizio del periodo di validità, i dati sui redditi e sui patrimoni presenti nella DSU sono aggiornati prendendo a riferimento il secondo anno precedente. Resta ferma la possibilità di aggiornare i dati prendendo a riferimento i redditi e i patrimoni dell'anno precedente, qualora vi sia convenienza per il nucleo familiare (comma 4, articolo 10 decreto legislativo 147/2017 - Disposizioni per l'introduzione di una misura nazionale di contrasto alla povertà.) Come sappiamo, l'articolo 9 del DPCM 159/2013 regola i requisiti soggettivi ed oggettivi per poter presentare l'ISEE corrente al posto di quello ordinario, disponendo che [ ... leggi tutto » ]