contratti di prestito e di garanzia


Estinzione anticipata del contratto di prestito – vanno rimborsate al debitore anche le commissioni finanziarie e di intermediazione

4 Dicembre 2014 - Ornella De Bellis


Per quanto attiene i contratti di prestito stipulati nell'ambito del credito al consumo, il debitore può rimborsare anticipatamente in qualsiasi momento, in tutto o in parte, l'importo dovuto al creditore. In tal caso il debitore ha diritto a una riduzione del costo totale del credito, pari all'importo degli interessi e dei costi dovuti per la vita residua del contratto. Peraltro, lo scioglimento di un rapporto prima del termine pattuito dalle parti comporta sì l'impossibilità di ripetere le prestazioni già eseguite, ma con il solo limite che esse si trovino in rapporto di corrispettività con le prestazioni eseguite dal creditore. Pertanto, anche le eventuali commissioni di intermediazione debbono essere computate ai fini della riduzione. In conclusione, sono rimborsabili, per la parte non maturata, le commissioni finanziarie così come le commissioni di intermediazione. In assenza di una chiara ripartizione nel contratto tra oneri e costi, l'intero importo delle commissioni finanziarie e di [ ... leggi tutto » ]


Prestiti con rimborso rateale – per gli interessi di mora la capitalizzazione periodica è illegittima

3 Dicembre 2014 - Annapaola Ferri


Con specifico riferimento ai finanziamenti con piano di rimborso rateale, la legge prevede che, in caso di inadempimento del debitore, l'importo complessivamente dovuto alla scadenza di ciascuna rata può, se contrattualmente stabilito, produrre interessi a decorrere dalla data di scadenza e sino a quella di pagamento. Su questi interessi non è consentita la capitalizzazione periodica. E' anche esclusa la capitalizzazione periodica per gli interessi sulla somma dovuta a saldo, a seguito della chiusura del rapporto. Così ha stabilito l'Arbitro Bancario Finanziario nella decisione 2544/13. [ ... leggi tutto » ]


Tasso di interesse nei contratti di prestito – per il confronto con la soglia di usura vanno escluse solo le spese per imposte e tasse

2 Dicembre 2014 - Annapaola Ferri


In base alle Istruzioni della Banca d'Italia per la rilevazione del tasso effettivo globale medio ai sensi della legge sull'usura, ai fini del calcolo del TEG (tasso effettivo globale) devono essere presi in considerazione le commissioni, le remunerazioni a qualsiasi titolo e le spese, escluse quelle per imposte e tasse, collegate all'erogazione del credito e sostenute dal cliente, di cui il soggetto finanziatore è a conoscenza, anche tenuto conto della normativa in materia di trasparenza. In particolare, sono incluse – tra l'altro – le spese di istruttoria, le spese di riscossione dei rimborsi e di incasso delle rate, le spese per assicurazioni o garanzie intese ad assicurare il rimborso totale o parziale del credito ovvero a tutelare altrimenti i diritti del creditore (ad es. polizze per furto e incendio sui beni concessi in leasing o in ipoteca), se la conclusione del contratto avente ad oggetto il servizio assicurativo è contestuale [ ... leggi tutto » ]


Credito negato – le motivazioni del diniego devono essere rapportate alle concrete circostanze individuali del cliente

1 Dicembre 2014 - Carla Benvenuto


Come già ribadito in altre decisioni dell'Arbitro Bancario Finanziario, nell'esercizio dell'attività creditizia la discrezionalità tecnica di cui indiscutibilmente le banche e le finanziarie dispongono, non può che svolgersi all'interno del perimetro segnato dai limiti di correttezza, buona fede e specifico grado di professionalità che l'ordinamento loro richiede, il che rende certamente sindacabile, limitatamente a tali profili, la condotta degli stessi nello svolgimento di tale attività. La necessaria verifica del merito creditizio, nel risultare sicuramente e immediatamente finalizzata ad evitare, da parte della banca, la concessione del credito, per misura e condizioni, contrastante con la solvibilità del cliente consumatore, deve altresì comportare quell'adeguato chiarimento al cliente stesso di quale possa essere, al momento, la soluzione più adatta alle sue esigenze ed alla sua concreta situazione personale e finanziaria. La specificità dell'indicazione delle motivazioni di esclusione del cliente dal credito si presenta, allora, come profilo imprescindibile della doverosa funzione che le risposte [ ... leggi tutto » ]


Prestito negato e merito creditizio – la banca deve fornire motivazioni al cliente a cui nega il finanziamento

1 Dicembre 2014 - Carla Benvenuto


Qualora la banca, nell'ambito della propria autonomia gestionale, decida di non accettare una richiesta di finanziamento, è necessario che fornisca riscontro con sollecitudine al cliente; nell'occasione, anche al fine di salvaguardare la relazione con il cliente, andrà verificata la possibilità di fornire indicazioni generali sulle valutazioni che hanno indotto a non accogliere la richiesta di credito (d.lgs. 13 agosto 2010, n. 141). Alla luce della norma appena citata è possibile riconoscere un più significativo rilievo alle esigenze informative del cliente ed affermare, conseguentemente, in tema di valutazione del merito creditizio, la necessità di fornire indicazioni in ordine alle ragioni che hanno indotto a non accogliere la richiesta di credito. In pratica, alle richieste del cliente che palesano l'esigenza di maggiori indicazioni sul proprio "merito creditizio" e circa le motivazioni che hanno indotto la banca a non concedere il prestito, non è possibile opporre una formula di rito del tipo la [ ... leggi tutto » ]