sentenze e ordinanze della Corte di cassazione in tema di tutela dei consumatori


Disposizione di bonifico online disconosciuto – la banca deve rimborsare il cliente se non prova la frode

28 Maggio 2016 - Giovanni Napoletano


L'istituto che svolga un'attività di tipo finanziario o in generale creditizio (nella specie le Poste Italiane spa quanto alla gestione di conti correnti abilitati a operazioni di bonifico online) risponde, quale titolare del trattamento di dati personali, dei danni conseguenti al fatto di non aver impedito a terzi di introdursi illecitamente nel sistema telematico del cliente mediante la captazione dei suoi codici di accesso e le conseguenti illegittime disposizioni di bonifico, se non prova che l'evento dannoso non gli è imputabile perché discendente da trascuratezza, errore (o frode) dell'interessato o da forza maggiore. Una simile ricostruzione dei principi informatori della fattispecie è d'altronde coerente con quanto disposto pure del d.lgs. 11/2010, in ordine all'obbligo del prestatore del servizio di pagamento di assicurare che i dispostivi personalizzati forniti dai gestori non siano accessibili a soggetti diversi dal legittimo titolare. Anche in tal caso, in punto di ripartizione delle responsabilità derivanti dall'utilizzazione [ ... leggi tutto » ]


Promotore finanziario infedele – al cliente truffato nessun addebito per concorso di colpa fino a prova contraria

3 Marzo 2016 - Giovanni Napoletano


La banca non solo non può ritenersi esclusa della responsabilità poste a suo carico per i danni arrecati a terzi nello svolgimento delle incombenze affidate ai suoi promotori finanziari per il fatto che il cliente abbia consegnato al promotore le somme di denaro, di cui quest’ultimo si è illecitamente appropriato, con modalità difformi da quelle previste dalle norme vigenti (assegni intestati alla banca e non trasferibili), ma neppure può addurre tale circostanza come concausa del danno subito dall'investitore al fine di ridurre l'ammontare del risarcimento dovuto. Infatti le disposizioni regolamentari emanate in materia dettano le principali regole di comportamento alle quali il promotore finanziario si deve attenere nei confronti degli investitori e sono volte ad offrire una più adeguata garanzia ai destinatari delle offerte fuori sede loro rivolte dalla banca per il tramite del promotore: si tratta, in sostanza, di un meccanismo normativo che tende a responsabilizzare la banca in [ ... leggi tutto » ]


Servizi di investimento – obbligo a carico della della banca di correttezza, trasparenza e divieto di conflitto di interessi

14 Febbraio 2016 - Simonetta Folliero


Perché le banche dovranno restituire ai risparmiatori i soldi investiti nelle obbligazioni subordinate Nella prestazione dei servizi di investimento e accessori i soggetti abilitati, banca o altro intermediario autorizzato, devono comportarsi con diligenza, correttezza e trasparenza, nell'interesse dei clienti e per l'integrità dei mercati e devono acquisire le informazioni necessarie dai clienti e operare in modo che essi siano sempre adeguatamente informati. La banca non può effettuare o consigliare operazioni o prestare il servizio di gestione se non dopo aver fornito all'investitore informazioni adeguate sulla natura, sui rischi e sulle implicazioni della specifica operazione o del servizio, la cui conoscenza sia necessaria per effettuare consapevoli scelte di investimento o disinvestimento. La banca deve astenersi dall'effettuare con o per conto dell'investitore, operazioni non adeguate per tipologia, oggetto, frequenza o dimensione. Quando la banca riceve da un investitore disposizioni relative ad una operazione non adeguata, è tenuta ad informare l'investitore di tale [ ... leggi tutto » ]


No all’assegno divorzile per il coniuge beneficiario che forma una nuova famiglia di fatto

9 Febbraio 2016 - Giorgio Martini


L'instaurazione da parte del coniuge divorziato di una nuova famiglia, ancorché di fatto, rescindendo ogni connessione con il tenore ed il modello di vita caratterizzanti la pregressa fase di convivenza matrimoniale, fa venire definitivamente meno ogni presupposto per la riconoscibilità dell'assegno divorzile a carico dell'altro coniuge, sicché il relativo diritto non entra in stato di quiescenza, ma resta definitivamente escluso. Infatti, la formazione di una famiglia di fatto - costituzionalmente tutelata come formazione sociale stabile e duratura in cui si svolge la personalità dell'individuo - è espressione di una scelta esistenziale, libera e consapevole, che si caratterizza per l'assunzione piena del rischio di una cessazione del rapporto e, quindi, esclude ogni residua solidarietà post matrimoniale con l'altro coniuge, il quale non può che confidare nell'esonero definitivo da ogni obbligo. Così si sono espressi i giudici della Corte di cassazione con l'ordinanza 2466/16. [ ... leggi tutto » ]


Stop alle telefonate dei contact center senza il consenso del destinatario

7 Febbraio 2016 - Giovanni Napoletano


Cosa si intende con il termine telefonata muta I contact center, che offrono servizi di telemarketing (vendite, promozioni pubblicitarie o indagini di mercato), si avvalgono di piattaforme telematiche che effettuano automaticamente chiamate al destinatario girandole, alla risposta, al primo operatore disponibile. Capita però, in situazioni particolari, soprattutto quando le chiamate andate a buon fine risultano superiori al numero di operatori disponibili, che il destinatario contattato non riceva risposta alcuna (telefonata muta). E succede, spesso, che il sistema ricontatti, dopo pochi minuti, appena si rende libero un operatore, i soggetti rimasti senza risposta, reiterando il rischio che alcuni di essi siano fatti nuovamente oggetto dell'ennesima telefonata muta. Per ridurre il disagio, il Garante per la privacy ha disposto che il destinatario coinvolto in una telefonata muta non possa essere ricontattato prima che siano passati almeno 30 giorni. Enel Energia ha deciso di opporsi all'Autorità posta a tutela della privacy ricorrendo, dopo [ ... leggi tutto » ]