sentenze e ordinanze della Corte di cassazione a sezioni unite


Alla tariffa di igiene ambientale (tia) non si applica iva

26 Marzo 2016 - Giorgio Valli


LA TIA (Tariffa di Igiene Ambientale) non costituisce un'entrata patrimoniale e di diritto privato. ma una mera variante della TARSU (Tassa Ambientale per lo Smaltimento dei Rifiuti Solidi Urbani), di cui la TIA conserva la qualifica di tributo. Come per la tassa ambientale per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani anche la TIA non è dunque assoggettabile ad IVA, in quanto essa ha natura tributaria, mentre l'imposta sul valore aggiunto mira a colpire una qualche capacità contributiva che si manifesta quando si acquisiscono beni o servizi versando un corrispettivo, non quando si paga un'imposta, sia pure destinata a finanziare un servizio da cui trae beneficio il medesimo contribuente. Inoltre, gli Stati, le regioni, le province, i comuni e gli altri enti di diritto pubblico non sono considerati soggetti passivi assoggettabili ad IVA per le attività od operazioni che esercitano in quanto pubbliche autorità, anche quando, in relazione a tali attività [ ... leggi tutto » ]


E’ competente la ctp a decidere su una opposizione ad ingiunzione fiscale emessa per la riscossione di tributi locali

7 Gennaio 2016 - Ornella De Bellis


L'imposta comunale sugli immobili (ICI) deve qualificarsi come tributo locale e non come entrata patrimoniale pubblica extratributaria. Pertanto, la controversia promossa dal contribuente avverso l'ingiunzione fiscale (emessa dal comune in pendenza del giudizio tributario promosso contro l'avviso di accertamento, e sostanzialmente equivalente all'iscrizione dell'imposta nel ruolo notificata al contribuente, è assimilabile alla controversia avente ad oggetto l'impugnazione del ruolo, con la conseguenza che la controversia medesima è attribuita alla giurisdizione del Giudice tributario. Così hanno statuito i giudici della Corte Suprema, a sezioni unite, nella sentenza 29/16. [ ... leggi tutto » ]


I diritti del coniuge superstite ed il calcolo della massa ereditaria

18 Novembre 2015 - Giorgio Martini


Al coniuge superstite, anche quando concorra con altri chiamati, sono sempre riservati i diritti di abitazione sulla casa adibita a residenza familiare e di uso sui mobili che la corredano, se di proprietà del defunto o comuni. Infatti, la ricerca di un nuovo alloggio per il coniuge superstite potrebbe essere fonte di un grave danno psicologico e morale per la stabilità delle abitudini di vita della persona. Il diritto di abitazione sulla casa adibita a residenza familiare e di uso sui mobili che la corredano vale per il coniuge superstite sia nella successione testamentaria che in quella legittima. Il valore capitale di tali diritti attribuiti al coniuge viene detratto dalla massa ereditaria, che poi viene divisa tra tutti i coeredi secondo le norme sulla successione legittima non tenendo conto, quindi, di tale attribuzione. In pratica, al coniuge superstite viene riservata una specifica tutela consentendogli la continuazione della sua permanenza nella [ ... leggi tutto » ]


La mancanza di rapporto diretto tra donante e donatario non assume alcun rilievo preclusivo al sussistere di una donazione indiretta

23 Ottobre 2015 - Marzia Ciunfrini


La donazione indiretta si caratterizza per il fine perseguito e non già per lo strumento negoziale adottato a tal scopo, che dunque può essere costituito da qualunque contratto o da più contratti collegati. Ad esempio, la giurisprudenza ha rinvenuto una donazione indiretta nel collegamento tra contratto preliminare e definitivo di vendita in cui il primo stipulato da un genitore, che ebbe a corrispondere il prezzo, e il secondo dal figlio, che procedette all'acquisto in nome proprio; ancora ha ritenuto sussistente la donazione indiretta nella cointestazione di un libretto al portatore, in cui erano state depositate le sostanze originariamente appartenenti soltanto ad uno dei cointestatari. Dunque la mancanza di rapporto diretto tra donante e donatario non assume alcun rilievo preclusivo al sussistere di una donazione indiretta. In questi termini si è pronunciata la Corte di cassazione nella sentenza 21449/15. [ ... leggi tutto » ]


Danno morale, biologico, esistenziale – no a duplicazioni nel risarcimento del danno non patrimoniale

17 Ottobre 2015 - Annapaola Ferri


Il danno non patrimoniale si identifica con il danno determinato dalla lesione di interessi inerenti la persona non connotati da rilevanza economica e costituisce categoria unitaria non suscettibile di suddivisione in sottocategorie. Il riferimento a determinati tipi di pregiudizio, in vario modo denominati (danno morale, danno biologico, danno da perdita del rapporto parentale), risponde ad esigenze descrittive, ma non implica il riconoscimento di distinte categorie di danno. Per evitare duplicazioni nel risarcimento del danno non patrimoniale è necessario innanzitutto individuare i confini fra danno biologico da un lato e danno morale, danno da perdita del rapporto parentale, danno alla vita da relazione, danno da perdita della sessualità, danno estetico, dall'altro. In pratica quali pregiudizi ristora il risarcimento del danno biologico. In linea generale deve essere sempre ricompreso nel danno biologico qualsiasi danno (da perdita del rapporto parentale, alla vita da relazione, da perdita della sessualità, estetico) che comporta lesioni dell'integrità [ ... leggi tutto » ]