sentenze e ordinanze della Corte di cassazione in tema di notifica degli atti


Notifica degli atti – quando il portiere dichiara di essere stato incaricato a riceverli

15 Gennaio 2015 - Paolo Rastelli


Come sappiamo, quando la notifica è effettuata a mani del portiere dello stabile, la relata deve rendere conto della preventiva ricerca di altre persone, conviventi o addette alla casa in cui risiede il destinatario. Inoltre, il destinatario deve essere successivamente informato, dell'avvenuta notifica, con raccomandata AR. Tuttavia se il portiere dichiara di essere stato incaricato espressamente dal destinatario a ricevere gli atti a lui indirizzati, allora vale una presunzione di sussistenza di tale incarico, e quindi il portiere viene considerato come addetto alla casa del destinatario. Ne consegue che, in tale circostanza, non è più necessaria la preventiva ricerca di altre persone conviventi con il destinatario, nè quest'ultimo deve essere successivamente informato dell'avvenuta notifica con raccomandata AR. Così hanno deciso i giudici della Corte di cassazione nella sentenza 332/15. [ ... leggi tutto » ]


Notifica degli atti – legittima se perfezionata al domicilio abituale del destinatario e non alla sua residenza anagrafica

5 Dicembre 2014 - Gennaro Andele


Ai fini della determinazione del luogo di residenza o dimora della persona destinataria della notifica, rileva esclusivamente il luogo ove essa dimora di fatto in modo abituale, rivestendo le risultanze anagrafiche mero valore presuntivo circa il luogo di residenza e potendo essere superate, in quanto tali, da una prova contraria, desumibile da qualsiasi fonte di convincimento, affidata all'apprezzamento del giudice di merito, non censurabile in sede di legittimità se non per vizi della motivazione. Questo, in sintesi, l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con sentenza 25713/14. Da quanto si apprende dalla pronuncia appena indicata, nell'ambito della notifica di qualsiasi atto, sono superabili le risultanze anagrafiche: rileva, invece, la dimora abituale del destinatario. I certificati anagrafici, infatti, non sono un dato incontrovertibile, ma hanno solo un valore presuntivo. Dunque, quello che risulta dai registri comunali deve lasciare posto all'eventuale prova secondo cui il destinatario, dimori abitualmente altrove. Ed è anche a [ ... leggi tutto » ]


Avviso di accertamento intestato a defunto » nulla la notifica se avviene presso ultima residenza del de cuius ma non collettivamente a tutti gli eredi

5 Dicembre 2014 - Andrea Ricciardi


E' nullo l'avviso d'accertamento non notificato collettivamente agli eredi presso l'ultima dimora del de cuius. L'atto tributario intestato al defunto non può essere direttamente notificato agli eredi che non hanno comunicato all'Agenzia delle Entrate le proprie generalità e il proprio domicilio fiscale. In difetto della comunicazione, l'avviso di accertamento e la cartella di pagamento devono essere notificati, a pena di nullità, agli eredi “collettivamente e impersonalmente” presso l'ultimo domicilio fiscale del defunto. Questo, in breve, l'orientamento espresso dalla CTR della Puglia, con sentenza 2100/22/14, la quale è stata chiamata ad esprimersi sulla corretta notifica degli atti agli eredi di un contribuente deceduto. Secondo quanto disposto dalla pronuncia in esame, se l'avviso di accertamento è intestato direttamente al de cuius, anziché collettivamente e impersonalmente agli eredi, la notifica effettuata a uno degli eredi è insanabilmente nulla. Come noto, da un punto di vista giuridico, per le obbligazioni di carattere tributario gli [ ... leggi tutto » ]


Cartella esattoriale di equitalia notificata a mezzo posta » l’anagrafe tributaria non prova il recapito

3 Novembre 2014 - Gennaro Andele


La prova della notifica, a mezzo posta, di una cartella esattoriale di Equitalia, non può pervenire dall'Anagrafe Tributaria. Gli atti tributari devono essere comunicati al contribuente nelle forme della notifica degli atti giudiziari. Di conseguenza, nel caso di notifica a mezzo posta, la prova dell'effettiva ricezione dell'atto è data dall'avviso di ricevimento. Tanto consente di escludere la possibilità di attestare l'avvenuta notifica con documenti che possano ritenersi “equipollenti” all'avviso di ricevimento. In particolare, deve escludersi che la “prova legale” della ricezione dell'atto notificato possa essere fornita tramite i dati attinti dai registri o archivi informatici dell'Amministrazione finanziaria, quali l'Anagrafe tributaria. Ad analoga conclusione deve pervenirsi per l'attestazione rilasciata dall'ufficio postale in caso di smarrimento dell'avviso di ricevimento: l'attestazione non può evidentemente surrogare la forma tipica richiesta dalla legge (avviso di ricevimento). Questo, in sintesi, l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con sentenza 23213/14. Da ciò che si evince dalla pronuncia [ ... leggi tutto » ]


Cartella esattoriale di equitalia: marito e moglie non si parlano? » basta che l’atto sia consegnato al coniuge del legittimo destinatario per rendere valida la notifica

31 Ottobre 2014 - Gennaro Andele


E' valida la notifica della cartella esattoriale di equitalia consegnata al coniuge dell'effettivo destinatario, anche se questi, per dimenticanza o di proposito, non avverte il legittimo ricevente. La cartella esattoriale è valida anche quando il coniuge non la consegna al contribuente. È sufficiente che la notifica sia avvenuta nell'indirizzo di residenza. Questo l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con sentenza 22928/14. Secondo quanto disposto dalla suddetta pronuncia, nell'ambito di un matrimonio, in cui i coniugi siano in conflitto o non si parlino più, la consegna della cartella esattoriale al convivente è ugualmente valida perché è sufficiente la notifica all'indirizzo di residenza. A parere degli Ermellini, infatti, qualora una cartella esattoriale sia destinata ad uno fra i due coniugi, ma a ritirarla non sia il legittimo ricevente che, volontariamente o distrattamente, non la consegni all'effettivo destinatario, la notifica si considera ugualmente perfezionata. Ciò, perché è sufficiente che l'atto sia stato consegnato [ ... leggi tutto » ]