sentenze e ordinanze della Corte di cassazione in tema di fisco tributi e contributi


I redditi occulti e non dichiarati dal contribuente possono essere provati dall’esame dei movimenti in conto corrente di un familiare o di un collaboratore

10 Novembre 2016 - Giorgio Valli


Spetta all'Amministrazione finanziaria che contesti i dati esposti nella dichiarazione in verifica, fornire la prova dei maggiori redditi occulti: tale prova può essere raggiunta anche mediante l'accertamento di circostanze indiziarie idonee a costituire una valida presunzione. Ad esempio, idonee a costituire una valida presunzione è la stretta contiguità (familiare, collaborativa, associativa, ecc.) tra un soggetto terzo e il contribuente,unita al riscontro di movimenti bancari (accrediti, addebiti, ecc.) sul conto intestato al terzo, macroscopicamente incompatibili in quanto eccedenti le capacità reddituali e da quest’ultimo non giustificati in relazione ad altre fonti di reddito ovvero a specifici atti o fatti causalmente idonei a produrre ricchezza. In altre parole, è necessario che si possa desumere la riferibilità di quei movimenti bancari alle operazioni ed attività del contribuente; infatti, detti rapporti di contiguità rappresentano elementi indiziari che assumono consistenza di prova presuntiva legale, ove il soggetto formalmente titolare del conto non sia in grado [ ... leggi tutto » ]


Illegittima iscrizione di ipoteca esattoriale – la cancellazione va richiesta al giudice tributario mentre l’istanza di risarcimento danni va presentata al giudice ordinario

13 Ottobre 2016 - Roberto Petrella


L'iscrizione di ipoteca esattoriale su immobili è atto impugnabile davanti al giudice tributario, qualora i crediti garantiti dall'ipoteca abbiano natura tributaria. Così alla Commissione Tributaria Provinciale (CTP) va indirizzata la domanda di cancellazione dell'ipoteca per l'asserita insussistenza della pretesa tributaria sottostante all'iscrizione ipotecaria. La decisione sulla condanna alla cancellazione del vincolo, nel caso in cui siano sottesi al gravame crediti tributari, è preclusa al giudice ordinario al quale, invece, va proposta eventuale istanza di risarcimento danni nei confronti del concessionario per la riscossione dei tributi in caso di comportamento illecito. Questo il principio sancito dai giudici della Corte di cassazione, a sezioni unite, nella sentenza 20426/2016. [ ... leggi tutto » ]


Anche i redditi da prostituzione sono tassabili

28 Settembre 2016 - Patrizio Oliva


Alcuni anni fa, la Guardia di Finanza eseguiva una verifica fiscale nei confronti di una donna, che chiameremo di Samantha, la quale, pur non avendo mai presentato dichiarazione dei redditi (tranne che per l'annualità 2003), risultava intestataria di numerose autovetture anche di lusso, acquirente di un appartamento, titolare di vari contratti di locazione immobiliare; inoltre, dagli accertamenti bancari effettuati, il soggetto sottoposto ad accertamento risultava intestataria di dieci conti correnti attivi e di gestioni patrimoniali. Sulla base degli accertamenti effettuati, con particolare riguardo ai dati relativi ai versamenti sui conti correnti bancari, l'Agenzia delle Entrate emetteva avviso di accertamento per l'anno di imposta 2004 con il quale recuperava a tassazione ai fini Irpef un reddito imponibile di circa 30 mila euro. Contro l'avviso di accertamento Samantha proponeva ricorso sostenendo la non tassabilità dei redditi accertati in quanto provento dell'attività di prostituzione dal lei stessa esercitata. La vicenda è approdata [ ... leggi tutto » ]


Agevolazioni prima casa » quando l’unità abitativa deve essere considerata di lusso

19 Settembre 2016 - Giorgio Valli


L'agevolazione fiscale, cosiddetta prima casa, non si applica alle abitazioni di lusso, per tali dovendosi intendere le case composte di uno o più piani costituenti unico alloggio padronale aventi una superficie utile complessiva superiore a metri quadrati 200, esclusi i balconi, le terrazze, le cantine, le soffitte, le scale e posto macchine ed aventi come pertinenza un'area scoperta della superficie di oltre sei volte l'area coperta. Queste le conclusioni di diritto a cui sono giunti i giudici della Corte di cassazione con l'ordinanza 17555/2016. [ ... leggi tutto » ]


Resta a carico dell’utente l’iva applicata alle spese di spedizione della bolletta telefonica anche se la società che eroga i servizi di tlc gode di esenzione

8 Settembre 2016 - Giovanni Napoletano


In tema di rapporto fra utente e società fornitrice dei servizi di telefonia ed accesso ad internet, il costo sopportato da quest'ultima per la spedizione all'utente della fattura a mezzo del servizio postale essendo finalizzato all'esecuzione della prestazione, fa parte della base imponibile. Infatti, ai fini del rapporto con l'utente nessuna norma prevede una sorta di trascinamento dell'esenzione di cui gode eventualmente la società che eroga i servizi di fonia ed internet al rapporto con l'utente, per conto del quale la società stessa fa ricorso al sevizio postale. Pertanto, la compagnia telefonica non è tenuta alla restituzione, in favore dell'utente, degli importi da questi corrisposti a titolo di IVA sulle spese di spedizione postali delle bollette telefoniche. Così hanno stabilito i giudici della Corte di cassazione nell'ordinanza 17655/16. [ ... leggi tutto » ]