sentenze e ordinanze della Corte di cassazione in tema di fisco tributi e contributi


Bollo auto » e’ legittima la riscossione forzata anche se manca l’accertamento

19 Giugno 2014 - Andrea Ricciardi


E' valida la riscossione del bollo auto, o tassa di circolazione, anche senza l'accertamento: non è importante la notifica dell'infrazione perché l'imposta non colpisce più l'illecita circolazione dei veicoli. I Comuni possono procedere al recupero forzoso delle tasse automobilistiche semplicemente inviando l'avviso di liquidazione, senza bisogno che quest’ultimo venga preceduto dall'accertamento. Ciò è quanto ha deciso la Corte di Cassazione con la pronuncia 13147/14. In parole povere, il contribuente debitore potrà vedersi notificare l'avviso di liquidazione con la cartella esattoriale, per il recupero delle tasse automobilistiche, senza che ciò venga preceduto dalla notifica di accertamento dell'infrazione. Quando gli uffici del Pubblico Registro Automobilistico (PRA) comunicano all'amministrazione finanziaria le notizie occorrenti per l'applicazione della tassa automobilistica e per l'individuazione del proprietario del veicolo, non è obbligatorio redigere un processo verbale di accertamento della violazione e quindi notificare quest’ultimo all'interessato prima della notifica dell'ingiunzione di pagamento. Ciò, perché la tassa non colpisce [ ... leggi tutto » ]


Bonus irpef » indennità escluse dal beneficio ed indennità incluse

2 Giugno 2014 - Giorgio Valli


Bonus Irpef - Escluse indennità di disoccupazione ASPI e Mini Aspi se percepite in unica soluzione I percettori di indennità di disoccupazione come ASpI e mini ASpI che percepiscono tali indennità in un'unica soluzione, sono esclusi dal bonus Irpef. Lo ha chiarito l'INPS nella circolare numero 67 del 29 maggio 2014. Di seguito l'elenco delle prestazioni a sostegno del reddito escluse dal diritto al bonus Irpef. Le prestazioni a sostegno del reddito soggette a tassazione separata quali: TFR Fondo di garanzia di cui all'articolo 2 della legge numero 297/1982; TFR esattoriali di cui alla legge numero 377/1958; Una Tantum co.co.pro di cui all'articolo 2 commi 51 e seguenti della legge numero 92/2012; Pagamenti anticipati delle indennità in unica soluzione. Vi sono alcune ipotesi in cui in base alla normativa vigente è previsto il pagamento anticipato dell'indennità al fine di incentivare l'avvio di un'attività di lavoro autonomo dell'assicurato. Rientrano in tali [ ... leggi tutto » ]


Agevolazioni prima casa » l’inquilino che non se ne va non giustifica la mancata residenza

29 Maggio 2014 - Gennaro Andele


In merito alle agevolazioni prima casa, in caso di mancato rilascio del conduttore dell'immobile, i benefici per il nuovo padrone di casa decadono se non ha effettuato il cambio di residenza. Si può accedere alle agevolazioni prima casa solo con il cambio di residenza anche se l'immobile non viene rilasciato dal conduttore. In tema di agevolazioni tributarie, infatti, i benefici fiscali per l'acquisto della prima casa (abitazione non di lusso), previsti dalla nota II bis della tariffa parte 1, articolo 1, allegata al Dpr numero 131 del 1986, spettano alla sola condizione che, entro il termine di decadenza di diciotto mesi dall'atto, il contribuente stabilisca, nel Comune ove sia ubicato l'immobile, la propria residenza. Il mancato rilascio dell'immobile da parte del conduttore non costituisce circostanza inevitabile ed imprevedibile tale da ostacolare il mutamento di residenza. Questo è quanto stabilito dalla Corte di Cassazione con sentenza 7764 del 2 aprile 2014. [ ... leggi tutto » ]


Accertamento tributario nullo se non motiva applicabilità degli studi di settore

14 Maggio 2014 - Giorgio Valli


La procedura di accertamento tributario mediante l'applicazione dei parametri o degli studi di settore costituisce un sistema di presunzioni semplici, la cui gravità, precisione e concordanza non è “ex lege” determinata dallo scostamento del reddito dichiarato rispetto agli “standards” in sé considerati – meri strumenti di ricostruzione per elaborazione statistica della normale redditività – ma nasce solo in esito al contraddittorio da attivare obbligatoriamente, pena la nullità dell'accertamento, con il contribuente. In sede di contraddittorio, il contribuente ha l'onere di provare la sussistenza di condizioni che giustificano l'esclusione della propria impresa dall'area dei soggetti cui possono essere applicati gli “standards” o la specifica realtà dell'attività economica nel periodo di tempo in esame. D'alta parte, però, la motivazione dell'atto di accertamento non può esaurirsi nel rilievo dello scostamento, ma deve essere integrata con la dimostrazione dell'applicabilità in concreto dello “standard” prescelto e con le ragioni per le quali sono state disattese [ ... leggi tutto » ]


Accertamento fiscale » la notifica è valida anche se la firma è illeggibile

10 Maggio 2014 - Andrea Ricciardi


La notifica di un accertamento fiscale immediatamente esecutivo è considerata valida anche se la firma sulla ricevuta della raccomandata a/r è illeggibile. Ciò, fino alla querela di falso. Anche se l'avviso di ricevimento sulla raccomandata, con la quale l'agente della riscossione dimostra l'avvenuta consegna dell'avviso di accertamento, riporta una firma illegittima, la notifica è considerata legittima fino alla querela di falso. Questo, in sintesi, l'orientamento della Cassazione espresso con sentenza 9337/14. A parere degli Ermellini, infatti, è sufficiente la semplice attestazione del postino, che è pubblico ufficiale, a dare piena prova al fatto che la notifica sia avvenuta correttamente alla persona indicata nell'accertamento fiscale. Il contribuente, il quale voglia contestare la legittimità dell'atto, non può farlo con una semplice impugnazione dell'atto notificato, ma deve presentare una querela di falso. Pertanto, è legittima la consegna mezzo posta dell'avviso di accertamento fiscale anche se è illeggibile la firma apposta sull'avviso di ricevimento [ ... leggi tutto » ]