sentenze e ordinanze della Corte di cassazione in tema di fisco tributi e contributi


Bonus prima casa e mancato trasferimento della residenza – il termine triennale per notificare la revoca del beneficio decorre a partire dal diciottesimo mese successivo alla registrazione dell’atto di acquisto

5 Dicembre 2017 - Giorgio Valli


In tema di agevolazioni fiscali cosiddette prima casa, il mancato trasferimento della propria residenza, da parte dell'acquirente a titolo oneroso di una casa non di lusso, nel comune ove è ubicato l'immobile, entro 18 mesi dall'acquisto, comporta la decadenza dal beneficio. In tal caso, il termine triennale di decadenza a carico dell'amministrazione finanziaria per l'emissione dell'avviso di liquidazione dell'imposta ordinaria e connessa soprattassa (revoca del beneficio), decorre non dalla registrazione dell'atto ma dal momento in cui l'invocato proposito di trasferimento della residenza sia successivamente rimasto ineseguito o ineseguibile, e, dunque, al più tardi, dal diciottesimo mese successivo alla registrazione dell'atto. Così i giudici della Corte di cassazione nell'ordinanza 28860/2017. [ ... leggi tutto » ]


Bonus prima casa – quando è possibile fruirne pur se si possiede un altro immobile?

5 Dicembre 2017 - Giorgio Valli


La normativa vigente subordina l'applicazione del beneficio fiscale per l'acquisto di un'unità immobiliare da destinare a propria abitazione nel comune di residenza o (se diverso) ove si svolge la propria attività, alla condizione di non possedere un altro immobile idoneo ad essere destinato a tale uso e alla dichiarazione formale, posta nell'atto di compravendita, di voler stabilire la residenza nel comune ove è ubicato l'immobile acquistato. Ne consegue che chi abbia il possesso di altra casa valutata come non idonea all'uso abitativo, sia per circostanze di natura oggettiva (ad esempo, abitabile) che di natura soggettiva (ad esempio, fabbricato inadeguato per dimensioni o caratteristiche qualitative) può ugualmente godere dell'agevolazione fiscale. Ha, inoltre, diritto alla suddetta agevolazione pure chi, al momento dell'acquisto, sia proprietario di altro immobile utilizzato come studio professionale e quindi in concreto non idoneo ad essere abitato, allorquando ciò sia comprovato dal successivo accatastamento in A/10. Così hanno stabilito [ ... leggi tutto » ]


La notifica indiretta per compiuta giacenza degli atti inviati al destinatario via posta

26 Ottobre 2017 - Paolo Rastelli


Com'è noto, in materia civile, tributaria, amministrativa e penale, l'ufficiale giudiziario può avvalersi del servizio postale per la notifica degli atti: si parla, allora, di notifica indiretta via posta (articolo 8 legge 890/1982). In questo caso, il termine per il perfezionamento della notifica dell'atto impositivo quando non sia stata possibile la consegna del piego raccomandato ed esso sia stato depositato presso l'ufficio postale, e sia stata data notizia al destinatario a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento, è di dieci giorni dalla data di spedizione della lettera raccomandata informativa ovvero dalla data di ritiro dell'atto se anteriore. Così hanno stabilito i giudici della Corte di cassazione con l'ordinanza 25040/2017. [ ... leggi tutto » ]


Debiti tributari del defunto – ripartizione fra gli eredi e procedura di notifica

14 Ottobre 2017 - Giorgio Valli


Va innanzitutto premesso che in caso di successione di più eredi, per quanto riguarda i debiti acquisiti in vita dal defunto, si determina un frazionamento pro quota ereditaria dell'originario debito. Per l'avviso di accertamento intestato e diretto ad un contribuente deceduto, l'articolo 65 del dpr 600/1973 stabilisce che gli eredi del contribuente hanno l'obbligo di comunicare il decesso ed i propri nominativi, in modo che gli Uffici finanziari possano azionare direttamente nei confronti degli eredi le obbligazioni tributarie, il cui presupposto si sia verificato anteriormente alla morte del contribuente deceduto. Se tale comunicazione viene effettuata, gli atti impositivi devono essere notificati personalmente e nominativamente agli eredi nel domicilio fiscale da costoro comunicato; se, invece, tale comunicazione non viene effettuata, gli atti intestati al contribuente deceduto possono essere notificati nell'ultimo domicilio dello stesso, ma devono essere diretti agli eredi collettivamente e impersonalmente e tale notifica sarà efficace nei confronti degli eredi [ ... leggi tutto » ]


Agevolazioni fiscali prima casa – rassegna di giurisprudenza

12 Settembre 2017 - Giorgio Valli


Il requisito necessario per fruire dell'agevolazione è rappresentato dall'effettivo trasferimento della residenza nel comune in cui si trova l'immobile entro il termine di diciotto mesi dall'acquisto, con irrilevanza di un successivo spostamento della residenza, non incluso tra le cause espresse di revoca, salva la sussistenza di un concreto abuso del diritto. La pronuncia in questione evidenzia dunque la necessità di una valutazione in concreto del comportamento del contribuente al fine di poter verificare l'effettiva ricorrenza di un caso di abuso del diritto, ovvero la realizzazione di una serie di attività a carattere strumentale per ottenere benefici fiscali non dovuti, in mancanza di valide ragioni economiche, la cui prova tuttavia incombe sull'Amministrazione finanziaria. (Cassazione 4603/2014). Normalmente, l'attribuzione al coniuge della proprietà della casa familiare in adempimento di condizioni di separazione non costituisce atto dispositivo rilevante ai fini della decadenza dai benefici perché diretto a sistemare globalmente i rapporti tra i coniugi [ ... leggi tutto » ]