prescrizione contributi previdenziali ed assistenziali - indebiti pensionistici INPS - fondo di garanzia crediti lavoro


Prescrizione per i contributi inps dovuti e non versati

20 Agosto 2013 - Andrea Ricciardi


Prescrizione per i contributi INPS dovuti e non versati La prescrizione è un evento estintivo del diritto di versare/recuperare i contributi, legato al decorso di un periodo di tempo determinato dalla legge. Entro il termine di prescrizione i contributi non versati possono essere validamente: pagati con regolarizzazione da parte del datore di lavoro (lavoro dipendente), o del lavoratore stesso (lavoro autonomo) ; recuperati con accertamenti di vigilanza o avvisi di pagamento o segnalazione all'esattoria (cartelle esattoriali). I contributi non pagati e prescritti possono essere recuperati solo mediante riscatto. La legge numero 335/95 (entrata in vigore il 17 agosto 1995) ha modificato, a partire dal 1° gennaio 1996, il termine prescrizionale, riducendolo da 10 a 5 anni. Attualmente possono, pertanto, configurarsi tre differenti ipotesi rispetto alle quali calcolare il decorso della prescrizione del credito contributivo. Il maturarsi o meno della prescrizione stessa è, comunque, naturalmente connesso al compimento o meno di atti  tramite cui l'INPS abbia validamente richiesto ai soggetti tenuti [ ... leggi tutto » ]


Il recupero degli importi indebitamente percepiti dal pensionato

21 Marzo 2013 - Simone di Saintjust


Il recupero delle somme percepite dal pensionato e non dovute Nei casi in cui l'indebito consegua alla omessa o incompleta segnalazione, da parte dell'interessato, di fatti incidenti sul diritto o sulla misura della pensione, che non siano già a conoscenza dell'Istituto, L'INPS procede al recupero delle somme indebitamente percepite, senza alcuna limitazione temporale, in quanto la omissione viene in sostanza equiparata dal legislatore al dolo, il che ne consente in ogni caso la recuperabilità. Ed infatti, i termini di prescrizione decennali del credito decorrono, qualora l'indebito sia da ricollegare a situazioni che devono essere comunicate dal pensionato, dalla data della comunicazione stessa. Vengono ricompresi nel comportamento doloso - oltre ai casi di attività illecita dell'interessato, come tali rilevanti anche in sede penale con conseguente obbligo di denuncia all'Autorità giudiziaria - anche l'indicazione di dati incompleti o l'omissione di denuncia di circostanze incidenti sul diritto o sulla misura della prestazione, purché [ ... leggi tutto » ]


La prescrizione dei contributi previdenziali è quinquennale e decorre dalla data di notifica della cartella esattoriale

1 Ottobre 2012 - Annapaola Ferri


La prescrizione dei contributi previdenziali è quinquennale e decorre dalla data di notifica della cartella esattoriale. Ciò è quanto emerge dalla lettura della sentenza n° 1412 del Tribunale di Catania, pronunciata in data 29 marzo 2012. I giudici catanesi, pur ribadendo che le cartelle originate da debiti previdenziali debbano essere impugnate entro il termine perentorio di quaranta giorni dalla notifica (articolo 24 del Dlgs numero 46/99), aggiungono altresì che è sempre ammessa la successiva opposizione all'esecuzione se si vogliono eccepire cause estintive della pretesa creditoria. La sentenza, inoltre, stabilisce che trascorsi cinque anni dalla notifica della cartella esattoriale, la pretesa si prescrive se il concessionario non invia ulteriori avvisi. Viene dunque riconosciuto un importante principio: quello del termine di prescrizione quinquennale. Fino ad oggi Equitalia ha sempre sostenuto la prescrizione decennale dalla notifica della cartella esattoriale per debiti di origine previdenziale, equiparando tale atto ad una sentenza definitiva, ex articolo [ ... leggi tutto » ]


Prescrizione contributi cassa forense

6 Maggio 2012 - Giorgio Martini


La prescrizione del credito della Cassa forense per contributi non pagati, nel caso in cui l'avvocato invii dati inferiori rispetto a quelli risultati dalla dichiarazione dei redditi, inizia a decorrere dalla trasmissione dei dati e non dall'effettiva conoscenza che il reddito imponibile dell'anno di riferimento era superiore a quello dichiarato. Lo ha affermato la sezione Lavoro della Cassazione con la sentenza 6741/2012 che ha respinto il ricorso della Cassa di previdenza e assistenza forense nei confronti di un proprio iscritto. Il professionista aveva comunicato alla Cassa un reddito inferiore rispetto a quello dichiarato ai fini della dichiarazione Irpef. L'istituto aveva quindi agito nei suoi confronti per recuperare i contributi non pagati e risultanti dal maggior reddito.I giudici, però, pur riconoscendo la legittimità della pretesa della Cassa forense, hanno respinto la domanda per intervenuta prescrizione del credito. Contro questa decisione l'ente ha presentato ricorso in Cassazione sostenendo che la prescrizione dei [ ... leggi tutto » ]


Prescrizione dei crediti previdenziali – è rilevabile d’ufficio dal giudice

20 Febbraio 2012 - Antonella Pedone


La prescrizione dei crediti previdenziali è regolata dall'articolo 3, comma 9, della Legge numero 335/1995, secondo cui: "Le contribuzioni di previdenza e di assistenza sociale obbligatoria si prescrivono e non possono essere versate con il decorso dei termini di seguito indicati: a) dieci anni per le contribuzioni di pertinenza del Fondo pensioni lavoratori dipendenti e delle altre gestioni pensionistiche obbligatorie, compreso il contributo di solidarietà, previsto dall'articolo 9-bis, comma 2, del decreto-legge 29 marzo 1991, numero 103, convertito con modificazioni della legge 1 giugno 1991, numero 166, ed esclusa ogni aliquota di contribuzione aggiuntiva non devoluta alle gestioni pensionistiche. A decorrere dall'1 gennaio 1996 tale termine è ridotto a cinque anni salvi i casi di denuncia del lavoratore o dei suoi superstiti; b) cinque anni per tutte le altre contribuzioni di previdenza e di assistenza sociale obbligatoria". Questo vuol dire che, in deroga ai principi generali in materia di prescrizione [ ... leggi tutto » ]