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Il cliente ha sempre diritto a chiudere un conto corrente anche se in rosso

8 Agosto 2016 - Simonetta Folliero


Il cliente ha diritto di recedere in qualsiasi momento, attraverso un'apposita dichiarazione, da un contratto di conto corrente, senza penalità e senza spese, anche in presenza di un eventuale saldo debitore nel momento di esercizio del relativo diritto. Se nel contratto di conto corrente non è stabilito un termine più breve, il diritto di recesso produce effetti dallo scadere del termine di 15 giorni previsto dall'articolo 1845, comma 3, del codice civile. Ha invece natura vessatoria, ed è quindi nulla, la clausola contrattuale che prevede che l'estinzione avvenga entro 30 giorni dal ricevimento da parte della banca della relativa richiesta di estinzione. Così l'Arbitro Bancario Finanziario (ABF) nella decisione 689/2015. [ ... leggi tutto » ]


Pignoramento di un conto corrente cointestato – le tutele esperibili al cointestatario non debitore

8 Agosto 2016 - Rosaria Proietti


In presenza di un provvedimento dell'Autorità Giudiziaria, quale il pignoramento di un conto corrente, la banca può soltanto dare esecuzione senza nulla poter opporre o far valere. Occorre precisare, infatti, che, una volta ricevuta la notifica dell'atto di pignoramento contenente l'intimazione a non disporre del credito senza ordine del giudice, il terzo debitore (la banca) è obbligato per legge a sottrarre alla disponibilità del debitore sottoposto ad esecuzione il credito indicato nell'atto di pignoramento, assumendo su di sé gli obblighi propri del custode. Anche per questo aspetto deve rilevarsi che la banca non può essere gravata dell'obbligo di verificare la provenienza delle somme e di risolvere i problemi relativi ai limiti di pignorabilità del credito spettante al debitore sottoposto ad esecuzione. Queste questioni vanno risolte ricorrendo al giudice dell'esecuzione: nel caso di pignoramento delle somme depositate in un conto corrente bancario cointestato al debitore e ad una persona estranea all'azione [ ... leggi tutto » ]


Norme sul trasferimento (portabilità) dei servizi di pagamento connessi ad un rapporto di conto corrente

18 Luglio 2016 - Lilla De Angelis


Per trasferimento dei servizi di pagamento connessi ad un rapporto di conto corrente si intende il trasferimento, su richiesta del consumatore, dell'eventuale saldo positivo e/o delle informazioni relative a ordini permanenti di bonifico, addebiti diretti e bonifici in entrata ricorrenti da un conto corrente di origine intrattenuto presso un istituto di credito (trasferente) ad un conto corrente di destinazione (ricevente) intrattenuto presso un diverso istituto di credito, con o senza la chiusura del conto corrente di origine. Il servizio di trasferimento dell'eventuale saldo attivo, degli ordini permanenti di bonifico, degli addebiti diretti e dei bonifici in entrata ricorrenti è avviato dalla banca con cui il consumatore intrattiene il rapporto di conto corrente ricevente, su richiesta del consumatore. A tale fine, il consumatore rilascia alla banca con cui intrattiene il rapporto di conto corrente ricevente una specifica autorizzazione all'esecuzione del servizio di trasferimento. Il servizio di trasferimento deve essere portato a [ ... leggi tutto » ]


Il trasferimento dei servizi di pagamento legati al conto corrente è gratuito e deve essere perfezionato entro dodici giorni

18 Luglio 2016 - Simonetta Folliero


Attraverso il contratto di conto corrente, la banca assicura al cliente un servizio di gestione della liquidità: custodisce i risparmi e offre una serie di servizi quali versamenti, prelievi e pagamenti, anche mediante carte di debito e di credito, assegni, bonifici, addebiti diretti e fidi. Le informazioni che l'intermediario è tenuto a fornire sul contratto di conto corrente sono oggetto di specifica disciplina nelle disposizioni sulla trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari e finanziari. Gli intermediari sono tenuti a offrire ai consumatori conti di base. Nello specifico, si tratta di conti a operatività limitata che, a fronte di un canone annuale onnicomprensivo, includono le operazioni e i servizi individuati nella convenzione in essere tra il Ministero dell'Economia e delle finanze, la Banca d'Italia e le principali associazioni degli intermediari; i conti di base non includono i servizi di convenzione di assegno, carta di credito, deposito titoli per gli investimenti [ ... leggi tutto » ]


Assegno in bianco o postdatato – nullo il patto a garanzia del debito ma sussiste comunque la promessa di pagamento

31 Maggio 2016 - Patrizio Oliva


L'emissione di un assegno in bianco o postdatato, cui di regola si fa ricorso per realizzare il fine di garanzia, nel senso che esso è consegnato a garanzia di un debito e deve essere restituito al debitore qualora questi adempia regolarmente alla scadenza della propria obbligazione, rimanendo nel frattempo nelle mani del creditore come titolo esecutivo da far valere in caso di inadempimento, è contrario alle norme imperative contenute negli articoli 1 e 2 del Regio Decreto 1736/1933. Pertanto, in relazione a un tale assegno, può essere revocato il decreto ingiuntivo basato su una transazione garantita dall'assegno postdatato. Tuttavia, l'assegno postdatato integra una promessa di pagamento che dispensa colui a favore del quale è stata fatta dall'onere di provare il rapporto fondamentale da cui origina il credito vantato. Così si sono espressi i giudici della Corte di cassazione nella sentenza 10710/16. [ ... leggi tutto » ]