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Con i minibot riscuoteremo i crediti di imposta, pagheremo i tributi e, forse, anche la colazione al bar

9 Giugno 2019 - Simone di Saintjust


Si tratta di Titoli di Stato di piccolo taglio che, se emessi in sufficiente quantità potrebbero diventare un sistema di pagamento alternativo rispetto a quello con le attuali banconote. Il vantaggio dei minibot è che la loro creazione e diffusione sarebbe totalmente controllata dallo Stato senza dover quindi rischiare di essere bloccata dall'esterno. Avrebbero inoltre un'importante funzione di rilancio dell'economia. Non si tratta di una moneta parallela perché i trattati europei impediscono la stampa di banconote diverse da quelle in Euro e avere due monete diverse con differenti tassi di cambio in circolazione contemporanea sarebbe disastroso, perché i redditi rischierebbero di essere nella moneta di minor valore mentre i debiti resterebbero in Euro. L'aspetto del minibot sarà in tutto e per tutto simile ad una banconota ma in realtà rappresenta un pezzettino di debito pubblico ed è quindi un credito per il cittadino che lo possiederà. I minibot verrebbero assegnati [ ... leggi tutto » ]


Definizione agevolata anche per le ingiunzioni fiscali notificate dal 2000 al 2017

22 Maggio 2019 - Paolo Rastelli


Come è noto, i Comuni, e le Regioni, possono scegliere se affidare la riscossione coattiva delle proprie entrate (sanzioni amministrative, in specie per violazione al Codice della strada, tributi locali, tassa automobilistica) ad Agenzia delle Entrate Riscossione (ADER) oppure provvedere autonomamente tramite propri uffici o società delegate, attraverso lo strumento dell'ingiunzione fiscale (diverso dalla cartella esattoriale) regolato dal Regio Decreto 639/1910. Secondo l'articolo 2 del Regio Decreto appena citato, la riscossione coattiva comincia con la ingiunzione, la quale consiste nell'ordine, emesso dal competente ufficio dell'ente creditore, di pagare entro trenta giorni, sotto pena degli atti esecutivi, la soma dovuta. Il successivo articolo 3 dispone poi che avverso l'ingiunzione fiscale si può proporre opposizione davanti all'autorità giudiziaria ordinaria. La giurisprudenza della Corte di cassazione ha successivamente stabilito per i debiti di natura tributaria la competenza del giudice tributario ed ha allungato a 60 giorni il termine per opporsi o pagare - [ ... leggi tutto » ]


Pensione di reversibilità – il coniuge separato, anche per colpa o con addebito, è sempre equiparato al coniuge superstite

19 Maggio 2019 - Tullio Solinas


La sentenza della Corte costituzionale 286/1987 ha dichiarato l'illegittimità costituzionale della legge 153/1969, articolo 24 e della legge 1357/1962, articolo 23, comma 4, nella parte in cui escludono dalla erogazione della pensione di reversibilità il coniuge separato per colpa con sentenza passata in giudicato - tale pensione va riconosciuta al coniuge separato per colpa o con addebito, equiparato sotto ogni profilo al coniuge superstite (separato o non) e in favore del quale opera la presunzione legale di vivenza a carico del lavoratore al momento della morte. In conclusione, l'articolo 22 della legge 903/1965 è comunque applicabile al caso del coniuge separato, posto che la norma non richiede quale requisito la vivenza a carico al momento del decesso e lo stato di bisogno, ma solo l'esistenza del rapporto coniugale con il defunto pensionato o assicurato. Ne deriva che, al coniuge separato superstite, anche per colpa o con sentenza passata in giudicato, [ ... leggi tutto » ]


Quando è possibile risolvere il preliminare d’acquisto per il timore di evizione del bene

19 Maggio 2019 - Ornella De Bellis


Con il termine evizione si indica, in generale, l'azione giudiziale in seguito alla quale l'acquirente di una determinata cosa in una compravendita, la perde a favore di un terzo che dimostra di essere il vero proprietario. Il diritto previsto dall'articolo 1481 del codice civile, per cui il compratore può risolvere il preliminare d'acquisto o pretendere idonea garanzia quando abbia ragione di temere che la cosa possa esser rivendicata da terzi, presuppone che il pericolo di evizione sia effettivo e cioè non meramente presuntivo, onde esso non può risolversi in un mero timore soggettivo che l'evizione possa verificarsi, ma, anche quando si abbia conoscenza che la cosa appartenga ad altri, occorre che emerga da elementi oggettivi o comunque da indizi concreti che il vero proprietario abbia intenzione di rivendicare, in modo non apparentemente infondato, la cosa. Ne consegue che il semplice fatto che un bene immobile provenga da donazione e possa [ ... leggi tutto » ]


Impugnazione dell’estratto di ruolo rilasciato dal concessionario della riscossione

19 Maggio 2019 - Loredana Pavolini


Come indicato dalla Corte di cassazione a sezioni unite (sentenza 19704/2015) il contribuente può impugnare la cartella di pagamento della quale - a causa dell'invalidità della relativa notifica - sia venuto a conoscenza solo attraverso un estratto di ruolo rilasciato su sua richiesta dal concessionario della riscossione senza dover necessariamente attendere la notifica di un atto successivo. Si tratta di una tutela anticipatoria, rispetto alla possibilità da sempre riconosciuta di recuperare la possibilità di impugnare l'atto precedente allorché sia notificato l'atto successivo, che si giustifica quindi (solo) allorché, prendendo conoscenza del ruolo, il contribuente apprenda per la prima volta dell'esistenza di una cartella esattoriale a suo carico e quindi dell'avvenuta formazione di un titolo esecutivo nei suoi confronti, e gli consente di recuperare gli strumenti di impugnazione avverso la cartella esattoriale che non ha potuto in precedenza utilizzare a causa della invalidità della notifica di essa. E' quanto hanno ribadito [ ... leggi tutto » ]