avviso di accertamento fiscale - avviso di accertamento bonario (comunicazione di irregolarità) e comunicazioni per la tax compliance


Accettazione con beneficio di inventario – può essere opposta dall’erede anche per le imposte di successione e catastale da versare all’erario

1 Settembre 2015 - Giorgio Valli


La limitazione della responsabilità dell'erede per i debiti ereditati, derivante dall'accettazione dell'eredità con beneficio d'inventario, è opponibile a qualsiasi creditore, ivi compreso l'erario. Quest’ultimo, di conseguenza, pur potendo procedere alla notifica dell'avviso di liquidazione nei confronti dell'erede, non può liquidare od esigere il versamento dell'imposta ipotecaria, catastale o di successione sino a quando non si sia chiusa la procedura di liquidazione dei debiti ereditari, e sempre che sussista un residuo attivo in favore dell'erede. L'erede che abbia accettato l'eredità con beneficio d'inventario è, comunque, tenuto a corrispondere il tributo, ma in misura non superiore al valore dei beni a lui pervenuti. Allo scopo di poter provvedere alla concreta quantificazione del debito tributario incombente sul singolo erede è necessario, inoltre, il preventivo inventario dei beni ricevuti in eredità. Solo dopo il completamento della procedura di formazione dell'inventario l'Agenzia delle entrate può procedere alla liquidazione ed alla tassazione, potendosi, solo così, quantificare [ ... leggi tutto » ]


Come i giudici tributari annullano gli avvisi di accertamento firmati dai falsi dirigenti dell’agenzia delle entrate

23 Luglio 2015 - Paolo Rastelli


Il ricorrente ha prodotto in giudizio ampia documentazione atta a comprovare che colui che ha firmato l'avviso di accertamento impugnato, in qualità di Capo Area per delega del Direttore Provinciale, non era munito del potere di sottoscrivere gli atti in reggenza. Risulta agli atti che proprio in relazione alla posizione, tra gli altri, del predetto Capo Area era stata sollevata dal Consiglio di Stato la questione di legittimità costituzionale della legge che consentiva a funzionari privi della relativa qualifica, di essere destinatari di conferimento di incarico dirigenziale (e dunque di accedere allo svolgimento di mansioni proprie di un'area e qualifica afferente ad un ruolo diverso nell'ambito dell'organizzazione pubblica) anche senza positivo superamento di idoneo concorso. La Corte Costituzionale ha recentemente dichiarato l'illegittimità della disposizione che consentiva a funzionari privi della relativa qualifica, di essere destinatari di conferimento di incarico dirigenziale anche senza positivo superamento di idoneo concorso, avendo tale norma [ ... leggi tutto » ]


L’antieconomicità dell’attività esercitata può legittimare l’accertamento induttivo

10 Luglio 2015 - Giorgio Valli


Vero che l'accertamento induttivo non è consentito senza una ricostruzione sistematica dei ricavi fondata su dati precisi e concordanti da parte dell'Agenzia delle entrate. Tuttavia, è anche vero che l'accertamento induttivo del reddito può essere consentito anche in presenza di scritture contabili formalmente corrette, qualora la contabilità possa essere considerata complessivamente inattendibile, in quanto confliggente con regole fondamentali di ragionevolezza. In particolare, l'assoluta antieconomicità dell'attività esercitata dal contribuente alla luce dell'esiguità del reddito dichiarato, giustifica l'accertamento induttivo. In pratica, un comportamento assolutamente contrario ai canoni dell'economia, che il contribuente non riesce a motivare nella fase di contraddittorio, e una condotta non ispirata ai normali criteri di economicità dell'imprenditore (principio del massimo risultato e del minimo mezzo), in contrasto con le scelte del buon senso e prive di razionale motivazione, possono integrare quei requisiti di gravità, precisione e concordanza che legittimano l'accertamento induttivo. Questo il convincimento dei giudici della Corte di [ ... leggi tutto » ]


Mediazione tributaria e reclamo: sussiste l’obbligo per tutti gli atti impositivi » sono comprese le controversie con equitalia

3 Luglio 2015 - Andrea Ricciardi


Mediazione tributaria e reclamo: sussiste l'obbligo per tutti gli atti impositivi » Sono comprese le controversie con Equitalia La mediazione tributaria ed il reclamo saranno obbligatori per tutti gli atti impositivi, anche per le controversie con Equitalia, al fine di ridurre i contenziosi con il Fisco. A parere del Governo, sono troppe le controversie avviate contro il fisco (agenzia delle entrate, concessionari della riscossione, ecc.), pertanto, i contribuenti ora dovranno esperire la mediazione tributaria, anche contro i provvedimenti emessi da Equitalia, prima di fare ricorso al Tribunale o alla Commissione Tributaria. Vediamo di capirci meglio nei paragrafi successivi. La nuova mediazione tributaria secondo il governo Il comunicato stampa numero 70 del 26 giugno 2015, con il quale il governo ha reso noto di aver approvato le nuove disposizioni sulla mediazione tributaria obbligatoria. L'intervento normativo si muove prevalentemente lungo le seguenti principali direttrici: l'estensione degli strumenti deflattivi del contenzioso; l'estensione della [ ... leggi tutto » ]


Debiti con il fisco – la vendita simulata di un bene del debitore non sempre configura un reato tributario

2 Luglio 2015 - Tullio Solinas


In base alle norme vigenti è'punito con la reclusione chiunque, al fine di sottrarsi al pagamento di imposte sui redditi o sul valore aggiunto, ovvero di interessi o sanzioni amministrative relativi a dette imposte di ammontare complessivo superiore ad euro cinquantamila, aliena simulatamente o compie altri atti fraudolenti sui propri o su altrui beni idonei a rendere in tutto o in parte inefficace la procedura di riscossione coattiva. E' evidente che l'alienazione simulata o il compimento di altri atti fraudolenti, idonei a rendere inefficace la procedura di riscossione coattiva nei quali la condotta sanzionata consiste, devono essere finalizzati alla sottrazione al pagamento di imposte sui redditi o sul valore aggiunto ovvero di interessi o sanzioni amministrative relativi a dette imposte. Ed allora, una condotta il cui risultato economico fosse destinato ad andare, anziché a detrimento, addirittura a beneficio dell'Erario, non potrebbe dirsi accompagnata dal dolo specifico, indipendentemente dal fatto [ ... leggi tutto » ]