Rassegna degli articoli pubblicati a cura di Roberto Petrella

La sospensione delle azioni esecutive nei confronti del debitore vittima di usura

Roberto Petrella - 21 Aprile 2016

La sospensione dell'esecuzione forzata, accordata dalla legge alle vittime di usura, si applica anche alle vendite disposte nell'ambito delle procedure fallimentari, in particolare quando il fallito abbia richiesto la concessione di un mutuo senza interessi quale vittima del reato di usura. In pratica, viene attribuito al giudice il potere di sospendere il compimento di quegli atti esecutivi che possono pregiudicare irrimediabilmente il patrimonio del debitore sottoposto ad esecuzione o anche solo la detenzione di beni immobili, in vista dell'elargizione delle previste provvidenze, che dovrebbe consentire il superamento di una temporanea difficoltà economica. La normativa vigente mira fondamentalmente a consentire che, nel lasso di tempo necessario per avviare e concludere il procedimento amministrativo teso all'erogazione di provvidenze ed elargizioni, i potenziali beneficiari di queste ultime possano evitare di vedere mutare, in peggio, le proprie condizioni economiche, a seguito del maturarsi di prescrizioni, decadenze, nonché a seguito di atti di messa in [ ... leggi tutto » ]

Azione esecutiva sui beni ricadenti nella comunione legale fra coniugi per debiti personali di uno di essi - opposizioni esperibili all'esecuzione

Roberto Petrella - 16 Aprile 2016

Secondo giurisprudenza consolidata è legittima l'aggressione esecutiva di ognuno dei beni in comunione legale fra coniugi, per debiti personali contratti da uno di essi, esclusivamente nella sua interezza e non per una inesistente quota della metà, salvo il diritto del coniuge non debitore a percepire, in sede di distribuzione, la metà del ricavato (al lordo delle spese di procedura) della vendita del bene. La configurazione della comunione legale come “senza quote”, rende, infatti, impossibile ricostruire il coniuge non debitore come proprietario esclusivo di una parte, anche solo ideale, del bene da aggredire esecutivamente. Ne discende che il coniuge non debitore, azionando opposizione del terzo, non potrà con essa pretendere di escludere dall'espropriazione una quota del bene in natura, che non gli spetta e di cui fino allo scioglimento della comunione, non è titolare. Ma, ad esempio, potrà fare valere la proprietà esclusiva del bene pignorato, per sua estraneità alla comunione; [ ... leggi tutto » ]

Imposte dichiarate e non versate - nessun avviso bonario prima della cartella esattoriale

Roberto Petrella - 21 Febbraio 2016

Quando dai controlli automatici eseguiti dall'Agenzia delle entrate emerge un risultato diverso rispetto a quello indicato nella dichiarazione, ovvero dai controlli eseguiti dall'ufficio, emerge un'imposta o una maggiore imposta, l'esito della liquidazione (avviso bonario o comunicazione di irregolarità) è comunicato al contribuente o al sostituto d'imposta per evitare la reiterazione di errori e per consentire la regolarizzazione degli aspetti formali. Qualora a seguito della comunicazione il contribuente o il sostituto di imposta rilevi eventuali dati o elementi non considerati o valutati erroneamente nella liquidazione dei tributi, lo stesso può fornire i chiarimenti necessari all'amministrazione finanziaria entro i trenta giorni successivi al ricevimento della comunicazione. Va escluso l'obbligo da parte dell'Ufficio della preventiva comunicazione di irregolarità prima dell'invio della cartella esattoriale quando non residuano incertezze sugli aspetti rilevanti della dichiarazione, in pratica quando si tratta di imposte dichiarate dallo stesso contribuente e non versate. L'avviso bonario o comunicazione di irregolarità è [ ... leggi tutto » ]

Alienazione della quota in comunione ereditaria - prelazione e diritto di riscatto dei coeredi

Roberto Petrella - 4 Febbraio 2016

Il coerede, che vuoi alienare a un estraneo la sua quota o parte di essa, deve notificare la proposta di alienazione, indicandone il prezzo, agli altri coeredi, i quali hanno diritto di prelazione. Questo diritto deve essere esercitato nel termine di due mesi dall'ultima delle notificazioni. In mancanza della notifica, i coeredi hanno diritto di riscattare la quota dall'acquirente e da ogni successivo avente causa, finché dura lo stato di comunione ereditaria. Se i coeredi che intendono esercitare il diritto di riscatto sono più, la quota è assegnata a tutti in parti uguali. Tale disposizione concede, quindi, a tutti i coeredi un diritto di prelazione nel caso uno di loro ceda in tutto od in parte la sua quota di eredità, a condizione che l'acquirente sia non un coerede, ma un soggetto estraneo alla comunione. In tema di successione per rappresentazione il discendente rappresentante che subentri nel luogo e nel [ ... leggi tutto » ]

Agevolazioni fiscali prima casa - in regime di comunione dei beni, per fruire del beneficio, è sufficiente che uno solo dei due coniugi trasferisca la residenza nel comune in cui è ubicato l'immobile acquistato

Roberto Petrella - 1 Febbraio 2016

In tema di agevolazioni fiscali per l'acquisto della prima casa, l'acquirente si obbliga a trasferire la propria residenza entro diciotto mesi dal rogito notarile nel Comune in cui l'immobile è ubicato. Tuttavia, come hanno ribadito i giudici della Corte di cassazione (sentenza 1494/16) il requisito della residenza, nel caso di coniugi in regime di comunione dei beni, va riferito alla famiglia, per cui ove l'immobile venga adibito a residenza, non rileva la diversa residenza di chi ha acquistato: in particolare occorre osservare che i coniugi non sono tenuti ad una comune residenza anagrafica, ma reciprocamente alla coabitazione. Quindi una interpretazione della legge tributaria conforme ai principi del diritto di famiglia induce a considerare che la coabitazione con il coniuge costituisce un elemento adeguato a soddisfare il requisito della residenza a fini tributari, in quanto ciò che conta non è tanto la residenza dei singoli coniugi quanto quella della famiglia: il [ ... leggi tutto » ]