Rassegna degli articoli pubblicati a cura di Giorgio Martini

I diritti del coniuge superstite ed il calcolo della massa ereditaria

Giorgio Martini - 18 Novembre 2015

Al coniuge superstite, anche quando concorra con altri chiamati, sono sempre riservati i diritti di abitazione sulla casa adibita a residenza familiare e di uso sui mobili che la corredano, se di proprietà del defunto o comuni. Infatti, la ricerca di un nuovo alloggio per il coniuge superstite potrebbe essere fonte di un grave danno psicologico e morale per la stabilità delle abitudini di vita della persona. Il diritto di abitazione sulla casa adibita a residenza familiare e di uso sui mobili che la corredano vale per il coniuge superstite sia nella successione testamentaria che in quella legittima. Il valore capitale di tali diritti attribuiti al coniuge viene detratto dalla massa ereditaria, che poi viene divisa tra tutti i coeredi secondo le norme sulla successione legittima non tenendo conto, quindi, di tale attribuzione. In pratica, al coniuge superstite viene riservata una specifica tutela consentendogli la continuazione della sua permanenza nella [ ... leggi tutto » ]

Irap - cosa deve intendersi per attività non autonomamente organizzata

Giorgio Martini - 9 Novembre 2015

L'IRAP coinvolge una capacità produttiva "impersonale ed aggiuntiva" rispetto a quella propria del professionista (determinata dalla sua cultura e preparazione professionale) e colpisce un reddito che contenga una parte aggiuntiva di profitto, derivante da una struttura organizzativa "esterna", cioè da un complesso di fattori che, per numero, importanza e valore economico, siano suscettibili di creare un valore aggiunto rispetto alla mera attività intellettuale supportata dagli strumenti indispensabili e di corredo al know-how del professionista (dal lavoro dei collaboratori e dipendenti, dal numero e grado di sofisticazione dei supporti tecnici e logistici, dalle prestazioni di terzi, da forme di finanziamento diretto ed indiretto etc..). Ne consegue che è il surplus di attività agevolata dalla struttura organizzativa che coadiuva ed integra il professionista ad essere interessato dall'imposizione che colpisce l'incremento potenziale, realizzabile rispetto alla produttività auto organizzata del solo lavoro personale. In sostanza l'esercizio delle attività di lavoro autonomo è escluso dall'applicazione [ ... leggi tutto » ]

Quando è possibile la risoluzione del contratto di acquisto se ci viene venduto un bene parzialmente altrui

Giorgio Martini - 30 Ottobre 2015

L'ipotesi di vendita di cosa parzialmente altrui, disciplinata dall'articolo 1480 del codice civile, si configura sulla base della situazione oggettiva del bene alienato al momento della stipula del relativo contratto, quando il diritto del venditore è limitato ad una porzione materiale del bene e non all'intero, ovvero quando egli venda l'intero pur avendo un diritto pro quota. Gli elementi soggettivi, conoscenza o ignoranza del compratore al riguardo, si riflettono sulle conseguenze dell'atto, e difatti la norma citata prevede che il compratore può chiedere la risoluzione del contratto solo se, al momento della conclusione, ignorasse che il bene non era interamente di proprietà del venditore e se, inoltre, si possa ritenere che egli non avrebbe acquistato il bene senza quella parte di cui non è divenuto proprietario. In mancanza dell'una o dell'altra delle predette condizioni, il compratore ha diritto soltanto alla riduzione del prezzo corrispondente alla parte che non ha potuto [ ... leggi tutto » ]

Sospensione amministrativa della riscossione dei tributi in seguito a ricorso

Giorgio Martini - 18 Ottobre 2015

Il ricorso tributario non sospende la riscossione; tuttavia, l'ufficio delle entrate ha facoltà di disporla in tutto o in parte fino alla data di pubblicazione della sentenza della commissione tributaria provinciale, con provvedimento motivato notificato al concessionario della riscossione e al contribuente. Il provvedimento può essere revocato ove sopravvenga fondato pericolo per la riscossione. Sulle somme il cui pagamento è stato sospeso ai sensi in seguito a ricorso e che risultano dovute dal debitore a seguito della sentenza della commissione tributaria provinciale si applicano gli interessi al tasso del 4,5 per cento annui. A beneficio del lettore si ricorda che il ricorso tributario può essere proposto avverso: l'avviso di accertamento del tributo; l'avviso di liquidazione del tributo; il provvedimento che irroga le sanzioni; il ruolo e la cartella di pagamento; l'avviso di mora; l'iscrizione di ipoteca sugli immobili; il fermo amministrativo di beni mobili registrati; gli atti relativi alle operazioni [ ... leggi tutto » ]

Non è soggetto ad azione revocatoria l'atto di alienazione di un bene posto in essere dal debitore per reperire quanto necessario al rimborso di un debito scaduto

Giorgio Martini - 27 Settembre 2015

L'azione revocatoria non elimina l'atto impugnato, ma lo rende semplicemente inefficace esclusivamente verso il creditore che ha agito, evidenziando quindi una inefficacia relativa (anche detta inopponibilità). Non si produce un effetto restitutorio, poiché il bene non rientra nel patrimonio del debitore, ma il creditore potrà promuovere sul bene oggetto di revocatoria azioni sia esecutive che conservative, come se il bene non fosse mai stato soggetto all'atto dispositivo. Nell'ipotesi in cui sia avvenuta una seconda alienazione ad opera del terzo, che abbia a sua volta alienato ad altri il medesimo bene, la legge tutela alla pari creditore e terzo acquirente, sempre che si sia trattato di un acquisto a titolo oneroso e i terzi abbiano acquistato in buona fede. Il creditore può domandare che siano dichiarati inefficaci nei suoi confronti gli atti di disposizione del patrimonio con i quali il debitore rechi pregiudizio alle sue ragioni quando concorrono le seguenti condizioni: [ ... leggi tutto » ]