Rassegna degli articoli pubblicati a cura di Carla Benvenuto

Al marito obbligato non basta corrispondere l'assegno di mantenimento - deve pagare anche le rate del mutuo della casa assegnata alla moglie separata

Carla Benvenuto - 1 Settembre 2014

Il reato di violazione degli obblighi di assistenza familiare prevede la punibilità di chiunque faccia mancare i mezzi di sussistenza ai figli minori o al coniuge, ancorché legalmente separato non per sua colpa. Tra i mezzi di sussistenza va ricompreso anche l'alloggio familiare, e quindi si rende responsabile del reato di violazione degli obblighi di assistenza familiare il coniuge che, con la sua condotta, rischia di far perdere alla moglie e ai figli la casa in cui essi vivono. In altre parole, la casa di abitazione rientra tra i mezzi di sussistenza che devono essere assicurati al coniuge (anche separato non per colpa) e ai minori. Il reato di violazione degli obblighi di assistenza familiare può, ad esempio, configurarsi quando il marito obbligato a versare l'assegno di mantenimento, stabilito dal giudice in sede di separazione, omette di contribuire al pagamento delle rate del mutuo stipulato per l'acquisto dell'abitazione assegnata all'altro [ ... leggi tutto » ]

Quando equitalia può disporre il fermo amministrativo sul veicolo del debitore

Carla Benvenuto - 27 Agosto 2014

Decorso inutilmente il termine 60 giorni dalla notifica della cartella esattoriale, Equitalia può disporre il fermo dei beni mobili del debitore o dei coobbligati iscritti in pubblici registri, dandone notizia alla direzione regionale delle entrate ed alla regione di residenza. La procedura di iscrizione del fermo di beni mobili registrati è avviata dall'agente della riscossione con la notifica al debitore o ai coobbligati iscritti nei pubblici registri di una comunicazione preventiva contenente l'avviso che, in mancanza del pagamento delle somme dovute entro il termine di trenta giorni, sarà eseguito il fermo, senza necessità di ulteriore comunicazione, mediante iscrizione del provvedimento che lo dispone nei registri mobiliari, salvo che il debitore o i coobbligati, nel predetto termine, dimostrino all'agente della riscossione che il bene mobile è strumentale all'attività di impresa o della professione. Chiunque circola con un veicolo sottoposto al fermo amministrativo, salva l'applicazione delle sanzioni penali per la violazione degli [ ... leggi tutto » ]

Vincolo di destinazione su un immobile - sufficiente a scongiurare l'espropriazione?

Carla Benvenuto - 16 Luglio 2014

Il codice civile consente la trascrizione di atti di destinazione per la realizzazione di interessi meritevoli di tutela riferibili, tra l'altro, a persone con disabilità. Gli atti in forma pubblica - con cui beni immobili o beni mobili iscritti in pubblici registri sono destinati per un periodo non superiore a novanta anni o per la durata della vita della persona fisica beneficiaria, alla realizzazione di interessi meritevoli di tutela riferibili a persone con disabilità - possono essere trascritti, al fine di rendere opponibile ai terzi il vincolo di destinazione. I beni conferiti possono costituire oggetto di esecuzione solo per debiti contratti per la realizzazione del fine di destinazione. Ci si chiede se il debitore, in un immobile già di sua proprietà, possa opporre al creditore un vincolo di destinazione finalizzato al soddisfacimento delle esigenze abitative ed in genere ai bisogni del nucleo familiare, argomentando che il debito per cui questi [ ... leggi tutto » ]

Debiti del defunto - giudice competente per chiedere un decreto ingiuntivo nei confronti degli eredi

Carla Benvenuto - 19 Maggio 2014

E' competente esclusivamente il giudice del luogo dove viene aperta la successione per le cause relative a debiti del defunto, purché proposte prima della divisione e in ogni caso entro un biennio dall'apertura della successione. La norma (articolo 22 del codice di procedura civile) nel prevedere la competenza del giudice del luogo in cui si apre la successione per le controversie relative ai debiti del defunto, si riferisce anche ad ogni azione personale per qualsiasi credito vantato nei confronti del defunto, a prescindere dalla causa o dal titolo da cui è sorto, ma pur sempre all'imprescindibile condizione che non sia ancora decorso un biennio dall'apertura della successione. Pertanto, non opera la competenza inderogabile prevista dalla norma in esame ( giudice del luogo dove viene aperta la successione) quando l'azione per il credito verso il de cuius viene avviata dopo che sia trascorso già un biennio dall'apertura della successione. Questo il [ ... leggi tutto » ]

Agevolazioni prima casa » coniuge in regime di comunione - titolari di nuda proprietà ed altro

Carla Benvenuto - 5 Maggio 2014

Coniuge in regime di comunione legale Nel caso in cui due coniugi, in regime di comunione legale, acquistino un appartamento da adibire ad abitazione principale, ma solo uno dei due possiede i requisiti soggettivi per fruire dell'agevolazione prima casa - in quanto, per esempio, l'altro ha già fruito dell'agevolazione in relazione a un immobile acquistato prima del matrimonio ovvero in regime di separazione dei beni - il beneficio si applica nella misura del 50%, cioè limitatamente alla quota acquistata dal coniuge in possesso dei requisiti. Titolari di nuda proprietà su altra abitazione L'agevolazione prima casa compete anche all'acquirente o ai coniugi che siano titolari del diritto di nuda proprietà su altra casa di abitazione situata nello stesso comune in cui si trova l'immobile che viene acquistato, sempre che ricorrano le altre condizioni previste dalla legge. Acquisto di abitazione contigua Le agevolazioni prima casa spettano anche quando si acquistano una o [ ... leggi tutto » ]