Rassegna degli articoli pubblicati a cura di Giovanni Napoletano

Leasing finanziario - la tutela del debitore utilizzatore in presenza di vizi della cosa locata

Giovanni Napoletano - 15 Ottobre 2017

L'operazione di locazione finanziaria (leasing) si articola in due contratti distinti, ma collegati tra loro: quello di locazione finanziaria propriamente detta e quello di fornitura, il primo sottoscritto fra utilizzatore e società di leasing, il secondo stipulato fra fornitore del bene e società di leasing. Il collegamento tra i due contratti viene realizzato da clausole di interconnessione, per cui nel contratto di vendita tra fornitore e società di leasing viene convenuto che il bene oggetto della locazione finanziaria sia acquistato allo scopo di cederlo in godimento al cliente (l'utilizzatore) della società di leasing ed è previsto anche che il bene sia consegnato direttamente dal fornitore all'utilizzatore. Si tratta, in pratica, di un'operazione di finanziamento tendente a consentire all'utilizzatore il godimento di un bene grazie all'apporto economico di un soggetto abilitato al credito, la società di leasing, la quale, con la propria risorsa finanziaria, consente all'utilizzatore di soddisfare un'esigenza che, diversamente, [ ... leggi tutto » ]

Quando assumere un debito può salvare dal carcere e quando l'inadempimento può comportare la libertà vigilata

Giovanni Napoletano - 12 Settembre 2017

Il giudice penale, nel pronunciare sentenza di condanna, quando ritiene di dovere determinare la durata della pena detentiva entro il limite di due anni, può sostituire tale pena con quella della semidetenzione; quando ritiene di doverla determinare entro il limite di un anno, può sostituirla anche con la libertà vigilata; quando ritiene di doverla determinare entro il limite di sei mesi, può sostituirla con una pena pecuniaria (ammenda). Secondo la normativa vigente il giudice può disporre, in relazione alle condizioni economiche del condannato, che l'ammenda venga pagata in rate mensili da tre a trenta, ma non può, tuttavia, sostituire la pena detentiva quando presume che le prescrizioni non saranno adempiute dal condannato. L'ammenda non corrisposta per insolvibilità del condannato si riconverte nella libertà vigilata per un periodo massimo, rispettivamente, di un anno e di sei mesi. Quando è accertata l'impossibilità di esazione della pena pecuniaria o di una rata di [ ... leggi tutto » ]

Garanzia per i vizi della cosa venduta - se la consegna della merce è successiva alla conclusione del contratto l'acquirente può eccepirne comunque i vizi anche se aveva già visionato la merce presso il venditore

Giovanni Napoletano - 22 Novembre 2016

Il codice civile, all'articolo 1491 (esclusione della garanzia) dispone che non è dovuta la garanzia se al momento del contratto il compratore conosceva i vizi della cosa e ugualmente la garanzia non è dovuta, se i vizi erano facilmente riconoscibili, salvo, in questo caso, che il venditore abbia dichiarato che la cosa era esente da vizi. La ratio della norma è quella per cui, se il compratore conosce i vizi, la garanzia non ha ragione di esistere in quanto si presume che abbia inteso acquistare il bene nello stato in cui si trovava, quindi viziato. Tuttavia, nel contratto di compravendita, l'articolo 1491 del codice civile, in base al quale il venditore non è tenuto alla garanzia per i vizi della cosa venduta ove questi siano facilmente riconoscibili al momento della conclusione del contratto, non opera quando la consegna della merce sia successiva a tale conclusione. Ad esempio, in caso di [ ... leggi tutto » ]

Credito al consumo e inadempimento del venditore - il consumatore ha diritto alla risoluzione del contratto di credito anche se non c'è rapporto di esclusiva fra creditore e fornitore del bene

Giovanni Napoletano - 29 Settembre 2016

La Corte di Giustizia, con la sentenza del 23 aprile 2009 (emessa nella causa C-509/07) ha stabilito che l'esistenza di una clausola di esclusiva tra fornitore del bene e finanziatore, non è presupposto necessario del diritto del consumatore di procedere contro il creditore in caso di inadempimento delle obbligazioni da parte del fornitore, al fine di ottenere la risoluzione del contratto di credito e la conseguente restituzione delle somme corrisposte al finanziatore. Peraltro, la giurisprudenza di legittimità, partendo dalla direttiva comunitaria e dalla interpretazione della stessa da parte della Corte di giustizia ha individuato, nella successiva evoluzione legislativa attualmente in vigore, un collegamento negoziale di fonte legale tra i contratti di credito al consumo finalizzati all'acquisto di determinati beni o servizi ed i contratti di acquisto dei medesimi, collegamento negoziale che prescinde dalla sussistenza di una esclusiva del finanziatore per la concessione di credito ai clienti dei fornitori. Così si [ ... leggi tutto » ]

Resta a carico dell'utente l'iva applicata alle spese di spedizione della bolletta telefonica anche se la società che eroga i servizi di tlc gode di esenzione

Giovanni Napoletano - 8 Settembre 2016

In tema di rapporto fra utente e società fornitrice dei servizi di telefonia ed accesso ad internet, il costo sopportato da quest'ultima per la spedizione all'utente della fattura a mezzo del servizio postale essendo finalizzato all'esecuzione della prestazione, fa parte della base imponibile. Infatti, ai fini del rapporto con l'utente nessuna norma prevede una sorta di trascinamento dell'esenzione di cui gode eventualmente la società che eroga i servizi di fonia ed internet al rapporto con l'utente, per conto del quale la società stessa fa ricorso al sevizio postale. Pertanto, la compagnia telefonica non è tenuta alla restituzione, in favore dell'utente, degli importi da questi corrisposti a titolo di IVA sulle spese di spedizione postali delle bollette telefoniche. Così hanno stabilito i giudici della Corte di cassazione nell'ordinanza 17655/16. [ ... leggi tutto » ]