Rassegna degli articoli pubblicati a cura di Loredana Pavolini

Conto corrente cointestato con genitore deceduto - truffa aggravata per il figlio che dichiara all'inps l'esistenza in vita del pensionato defunto

Loredana Pavolini - 7 Settembre 2017

Commette il reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, e non quello più grave di truffa, chi percepisce la pensione di pertinenza di una persona deceduta, essendo cointestatario del medesimo conto corrente su cui confluivano i ratei della pensione, ed omette di comunicare all'INPS il decesso del pensionato. Tuttavia, quando come nel caso affrontato dai giudici della Corte di cassazione (sentenza 40260/2017, sezione penale), emerge che l'imputato, in qualità di delegato alla riscossione dell'avente diritto alla pensione, si sottoponeva ad identificazione in occasione di ogni erogazione e dichiarava (falsamente) l'esistenza in vita del genitore, la fattispecie criminosa si sostanzia nel reato di truffa aggravata. Infatti, in tal modo, la dichiarazione circa l'esistenza in vita della persona che aveva diritto alla pensione incide su una attività di accertamento e controllo affidata in tale ambito all'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale. La falsificazione di tale certificazione è, pertanto, idonea ad [ ... leggi tutto » ]

Se il creditore concede il prestito dietro cessione del quinto in violazione alle norme che ne vieterebbero l'erogazione

Loredana Pavolini - 3 Agosto 2017

L'articolo 39 del dpr 180/1950 dispone il divieto di contrarre una nuova cessione prima che siano trascorsi almeno due anni dall'inizio della cessione stipulata per un quinquennio o almeno quattro anni dall'inizio della cessione stipulata per un decennio, salvo che sia stata consentita l'estinzione anticipata della precedente cessione, nel qual caso può esserne contratta una nuova purché sia trascorso almeno un anno dall'anticipata estinzione. Anche prima che siano trascorsi due anni dall'inizio di una cessione quinquennale, può essere contratta la cessione decennale, quando questa si faccia per la prima volta, fermo restando l'obbligo di estinguere la precedente cessione. Ma cosa succede se viene comunque consesso un prestito dietro cessione del quinto in violazione della norma appena richiamata? Al quesito ha risposto il Collegio di coordinamento dell'Arbitro Bancario Finanziario (ABF) con la decisione 5762/2016. Secondo gli arbitri, la violazione del disposto di legge in materia di termini minimi da rispettare per [ ... leggi tutto » ]

Effetti dell'iscrizione ipotecaria in caso di mancato rinnovo prima della scadenza ventennale

Loredana Pavolini - 24 Aprile 2017

Come è noto, il codice civile (articolo 2847) dispone che l'ipoteca su un immobile conserva il suo effetto per venti anni dalla data di iscrizione: l'effetto cessa se l'iscrizione non è rinnovata prima che scada detto termine. Tuttavia, il termine ventennale è volto a disciplinare soltanto gli effetti dell'iscrizione ipotecaria, vale a dire gli effetti della pubblicità: il termine ventennale, pertanto, non riguarda né il diritto di credito, né la garanzia ipotecaria intesa come diritto nascente dal titolo ipotecario e nemmeno il diritto a successive re-iscrizioni ipotecarie. In altre parole, è escluso che l'efficacia ventennale dell'iscrizione ipotecaria impedisca il decorso del termine di prescrizione del diritto di credito. Ma è anche escluso che la mancata rinnovazione estingua definitivamente il diritto dipendente dal titolo ipotecario ed impedisca quindi una nuova iscrizione ipotecaria, dato che questa può essere effettuata anche dopo il ventennio. E' anche escluso che la mancata rinnovazione sia equiparabile [ ... leggi tutto » ]

L'efficacia novativa nella transazione intervenuta fra creditore e debitore

Loredana Pavolini - 4 Dicembre 2016

L'efficacia novativa, nella transazione intervenuta fra creditore e debitore, presuppone una situazione di oggettiva incompatibilità tra il rapporto preesistente e quello originato dall'accordo transattivo, in virtù della quale le obbligazioni reciprocamente assunte dalle parti debbano ritenersi sostanzialmente diverse da quelle preesistenti; con la conseguenza che, al di fuori dell'ipotesi in cui sussista un'espressa manifestazione di volontà in tal senso, l'accertamento della novazione richiede una verifica in ordine all'intento delle parti di addivenire, nella composizione del contenzioso, alla costituzione di un nuovo rapporto, fonte di nuove ed autonome situazioni, destinate a sostituirsi a quelle preesistenti. In quest'ottica, va posto opportunamente in rilievo, nell'atto transattivo, l'assunzione dell'obbligo di restituire al creditore delle somme dovute con gli interessi, e l'esplicita manifestazione della volontà di mantenere fermi i precedenti rapporti obbligatori o l'assenza di una qualsivoglia dichiarazione indirizzata all'estinzione delle obbligazioni pregresse. Le eventuali nuove condizioni concordate tra le parti, quali la dilazione del [ ... leggi tutto » ]

Abuso del diritto nel recupero crediti - quando è possibile frazionare la domanda giudiziale finalizzata ad ottenere il rimborso della pretesa creditoria

Loredana Pavolini - 19 Novembre 2016

Non é consentito al creditore di una determinata somma di denaro, dovuta in forza di un unico rapporto obbligatorio, di frazionare il credito in plurime richieste giudiziali di adempimento, contestuali o scaglionate nel tempo, in quanto tale scissione del contenuto della obbligazione, operata dal creditore per sua esclusiva utilità con unilaterale aggravio della posizione del debitore, si pone in contrasto sia con il principio di correttezza e buona fede, che deve improntare il rapporto tra le parti non solo durante l'esecuzione del contratto ma anche nell'eventuale fase dell'azione giudiziale per ottenere l'adempimento, sia con il principio costituzionale del cosiddetto giusto processo, traducendosi la parcellizzazione della domanda giudiziale finalizzata alla soddisfazione della pretesa creditoria in un abuso degli strumenti processuali che l'ordinamento offre alla parte, nei limiti di una corretta tutela del suo interesse sostanziale. In materia di obbligazioni pecuniarie nascenti da un unico rapporto di lavoro, costituisce principio generale la [ ... leggi tutto » ]