Rassegna degli articoli pubblicati a cura di Patrizio Oliva

Eredità e successione - collazione e disposizione testamentaria di dispensa dalla collazione

Patrizio Oliva - 11 Maggio 2019

Come è noto, i figli del de cuius e i loro discendenti ed il coniuge del de cuius che concorrono alla successione devono conferire ai coeredi tutto ciò che hanno ricevuto dal defunto per donazione direttamente o indirettamente (articolo 737 del codice civile - collazione). In sede di domanda giudiziale di divisione dell'eredità (Cassazione 15131/2005), si procede a riduzione delle disposizioni testamentarie per i legittimari (tutti gli altri sono legatari). Si procede a collazione e la divisione viene effettuata, fra i legittimari, in osservanza allo schema di divisione dell'eredità regolata con testamento, costituita dalle quote lasciate ai legittimari ed alle donazioni effettuate in vita a coniuge, figli e nipoti del de cuius. I legittimari compensano fra loro le quote di eredità a cui hanno diritto secondo la legge. L'obbligo della collazione sorge automaticamente e i beni donati in vita dal de cuius devono essere conferiti indipendentemente da una espressa richiesta, [ ... leggi tutto » ]

Eredità di immobili indivisibili o non comodamente divisibili

Patrizio Oliva - 27 Marzo 2019

Nell'ipotesi di non comoda divisibilità di beni immobili compresi nell'eredita (la cui divisione, cioè, comporterebbe costi eccessivi non sostenibili dagli eredi oppure un deprezzamento del valore complessivo dell'immobile diviso rispetto al valore dell'immobile indiviso), è consentito che venga assegnato (in comunione ordinaria) ad alcuni coeredi, che ne facciano unitamente domanda, un cespite comodamente separabile dagli altri e rientrante nella loro quota congiunta, ancorché gli altri coeredi si oppongano, in quanto l'attribuzione a più coeredi di un unico cespite indiviso è possibile solo se vi sia la richiesta congiunta. In tema di divisione ereditaria, cioè, il giudice, ai sensi dell'articolo 720 del codice civile, può attribuire, per l'intero, un bene non comodamente divisibile, non solo nella porzione del coerede con quota maggiore, ma anche nelle porzioni di più coeredi che tendano a rimanere in comunione ordinaria, come titolari della maggioranza delle quote. Infatti, se nell'eredità vi sono immobili non comodamente divisibili, [ ... leggi tutto » ]

Impiego di immigrati clandestini - i rischi penali per il datore di lavoro e la ulteriore sanzione amministrativa pari al costo di rimpatrio

Patrizio Oliva - 23 Febbraio 2019

Il datore di lavoro che occupa alle proprie dipendenze immigrati clandestini privi del permesso di soggiorno, ovvero il cui permesso sia scaduto e del quale non sia stato chiesto, nei termini di legge, il rinnovo, revocato o annullato, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa di 5 mila euro per ogni lavoratore impiegato. Le pene sono aumentate da un terzo alla metà se gli immigrati clandestini occupati sono in numero superiore a tre; se gli immigrati clandestini occupati sono minori in età non lavorativa; se i gli immigrati clandestini occupati sono sottoposti alle altre condizioni lavorative di particolare sfruttamento. Con la sentenza di condanna il giudice applica al datore di lavoro la sanzione amministrativa accessoria del pagamento del costo medio di rimpatrio del lavoratore straniero assunto illegalmente: Il costo medio del rimpatrio per ogni lavoratore immigrato clandestino assunto illegalmente,è fissato, per l'anno [ ... leggi tutto » ]

Fondo comunale di solidarietà per il pagamento degli affitti - i giudici sanciscono il diritto degli immigrati a percepire il contributo anche a costo di chiederne la restituzione alla famiglie italiane che ne avevano fruito

Patrizio Oliva - 24 Gennaio 2019

Secondo i giudici della Corte di cassazione (sentenza 1848/2019) è discriminatorio precludere ai cittadini extracomunitari la possibilità di accedere al Fondo per il contributo integrativo all'affitto istituito da un Comune della Lombardia. E, allo stesso tempo, è discriminatorio anche porre rimedio all'errore riconoscendo ai cittadini extracomunitari contributi ridotti rispetto a quelli originariamente assegnati ai cittadini italiani. La Corte di cassazione cristallizza, così, l'obbligo dell'amministrazione comunale a versare ai cittadini extracomunitari il beneficio integrale, pari cioè a quello già riconosciuto ai cittadini comunitari. Respinta la linea difensiva proposta dall'ente locale, in base alla quale, stante l'impossibilità di conseguire maggiori disponibilità per il fondo, se non a prezzo del dissesto finanziario, e non potendosi, a saldi invariati, dare esecuzione al provvedimento del giudice, se non previo recupero dei contributi già illegittimamente versati nel 2009 ai soli cittadini comunitari, sarà necessario sia rideterminare gli importi delle erogazioni dovute (che, in ragione del considerevole [ ... leggi tutto » ]

Le cose da sapere quando si acquista un bene che il venditore ha ricevuto in donazione - la risoluzione della donazione per mutuo dissenso (o consenso)

Patrizio Oliva - 20 Gennaio 2019

Il sistema italiano di tutela dei legittimari presenta caratteristiche tali da far sì che ne risulti gravemente ostacolata la circolazione dei beni di cui il proprietario abbia disposto per donazione (basti pensare che il sistema bancario non concede credito garantito da ipoteca, se l'immobile offerto in garanzia è stato ottenuto attraverso una donazione). Vengono in considerazione, da un lato, la retroattiva reale della riduzione che si esplica anche nei confronti dei terzi aventi causa, siano essi acquirenti della proprietà o acquirenti di diritti reali di godimento o di garanzia; dall'altro, la regola (inderogabile) che la lesione di legittima, e quindi la riducibilità della disposizione, si determinano con riguardo esclusivo al momento della morte del donante. Così, il donatario ed i suoi aventi causa sono posti in condizione di instabilità per l'intero spazio di tempo che va dal momento della donazione a quello in cui la donazione può essere impugnata dall'attore [ ... leggi tutto » ]