Rassegna degli articoli pubblicati a cura di Stefano Iambrenghi

Mutuo - la banca non può ritardare la stipula oltre il termine di un'offerta promozionale vantaggiosa

Stefano Iambrenghi - 28 Novembre 2014

La violazione dell'obbligo di comportarsi secondo buona fede nello svolgimento delle trattative e nella formazione del contratto assume rilievo anche se il contratto concluso è valido, ma risulta pregiudizievole per la parte rimasta vittima del comportamento scorretto. In tale ipotesi, il risarcimento del danno deve essere commisurato al maggior aggravio economico prodotto dal comportamento tenuto in violazione dell'obbligo di buona fede, salvo che sia dimostrata l'esistenza di ulteriori danni che risultino collegati a detto comportamento da un rapporto rigorosamente consequenziale e diretto. Quello appena enunciato è un principio più volte ribadito dalla Corte di cassazione, a cui ha fatto riferimento l'Arbitro bancario Finanziario, nella decisione 4976/13, per sanzionare la banca responsabile del ritardo nella consegna, da parte del tecnico da essa stessa incaricato, della perizia sull'immobile oggetto di mutuo ipotecario. Circostanza che aveva comportato la scadenza di un'offerta promozionale, con conseguente applicazione di condizioni più gravose per il mutuatario. All'accoglimento [ ... leggi tutto » ]

Iva a credito » ecco come poter recuperare le somme in caso di omessa dichiarazione

Stefano Iambrenghi - 1 Ottobre 2014

In caso non fosse stata presentata la dichiarazione Iva a credito dell'anno precedente, è possibile presentare la stessa oggi e recuperare il credito Iva esposto nella dichiarazione dell'anno successivo? Durante lo svolgimento dell'attività professionale o anche di impresa può’ accadere che la conformazione dei costi porti il contribuente a maturare un'IVA nei confronti dello Stato/erario. Oppure si ha il caso di un acquisto di bene materiale, esempio impianti o macchinari molto costosi, oppure prima fornitura di materie prime che di fronte ad una mancata rilevazione di ricavi e quindi di IVA a debito porta la liquidazione IVA mensile o trimestrale a credito. Ebbene, in questi casi bisogna sapere che, poiché la dichiarazione Iva per l'anno precedente è da considerare omessa, nel momento in cui sono decorsi 90 giorni dalla scadenza del termine per la presentazione in forma autonoma o in forma unificata non è ammessa la presentazione della stessa ora [ ... leggi tutto » ]

Pignoramento esattoriale » ecco dove il fisco non può arrivare

Stefano Iambrenghi - 24 Settembre 2014

I limiti del Fisco nel pignoramento esattoriale Pignoramento esattoriale: mobiliare, immobiliare e presso terzi. Ecco dove il fisco non può arrivare. Crisi incombente, economia delle famiglie ai più alti livelli di criticità. Ecco, così, che il Governo e la giurisprudenza di legittimità, hanno tentato, in qualche modo, di ammorbidire almeno le azioni di recupero attraverso le tanto temute procedure esattoriali. Abbiamo deciso dunque di elencare, in questo articolo, tutti i beni su cui il Fisco non potrà mai disporre pignoramento, o quasi. Pignoramento esattoriale della prima casa Sappiamo bene che, con l'emanazione del Decreto del fare, è stato stabilito lo stop al pignoramento delle prima casa da parte di Equitalia. Equitalia, infatti, non può più pignorare la prima casa del debitore a condizione che sia l'unico immobile in proprietà del debitore, che lo stesso vi risieda anagraficamente e che l'immobile sia adibito ad uso abitativo. Inoltre, ci sono stati recenti [ ... leggi tutto » ]

Iva » deve essere sempre versata anche se il bene venduto non è stato pagato

Stefano Iambrenghi - 22 Settembre 2014

Il reato di omesso versamento dell'IVA sussiste anche se il bene viene venduto e l'importo non riscosso. L'omesso versamento dell'IVA dovuto al mancato pagamento del bene da parte del cliente costituisce ipotesi di reato anche se quest’ultimo non ha pagato perché fallito. Questo l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con sentenza 38279/14. Con la pronuncia in esame, gli Ermellini hanno fornito un importante chiarimento, molto più rigido rispetto a recenti sentenze, in materia di omesso versamento dell'IVA per crisi di liquidità: a loro parere commette reato l'imprenditore che non versa l'IVA, non incassata, per via del fatto che il cliente è fallito. L'IVA deve essere sempre versata anche se il bene venduto non è stato pagato. Secondo l'interpretazione dei Giudici di piazza Cavour, il reato non si realizza allorché l'imprenditore trattiene presso di sé le somme che egli ha ricevuto a titolo di IVA dai suoi aventi causa, ma allorché [ ... leggi tutto » ]

Omesso versamento ritenuta d'acconto » datore di lavoro e dipendente responsabili in solido

Stefano Iambrenghi - 18 Settembre 2014

E' responsabile anche il dipendente nel caso in cui il datore non versi al fisco la ritenuta d'acconto. Il lavoratore e il datore sono responsabili in solido per l'omesso versamento della ritenuta d'acconto. Il rapporto che si costituisce tra il sostituto d'imposta e il sostituito è quello di una obbligazione solidale passiva con il Fisco. Questo l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con sentenza 19580/14. Per poter comprendere l'importanza della pronuncia, chiariamo, innanzitutto, il significato di ritenuta d'acconto. La ritenuta d'acconto è una trattenuta Irpef (o Ires) che viene effettuata sulle somme di denaro o bonifici che percepiamo dai nostri clienti o datori di lavoro, banche o istituti finanziari, detti anche sostituti di imposta. Esistono tantissime tipologie di ritenute d'acconto anche se quelle più utilizzate ed applicate sono sempre le stesse. Le ritenute possono essere a titolo di acconto e a titolo di imposta. Nel primo caso significa che, fatto [ ... leggi tutto » ]