risarcimento danni - danno patrimoniale


Risoluzione del contratto di locazione per morosità del conduttore – risarcimento danni da protratta occupazione dell’immobile e risarcimento danni patrimoniali

18 Agosto 2019 - Piero Ciottoli


Ai sensi dell'articolo 1591 del codice civile, il conduttore che ritarda la restituzione dell'immobile locato, dopo la risoluzione contrattuale, è tenuto a risarcire il locatore con il canone corrispettivo stabilito nel contratto fino alla riconsegna, salvo l'obbligo di risarcire il maggior danno. La norma codicistica appena citata, assicura, in altre parole, al locatore danneggiato dalla ritardata restituzione, una liquidazione automatica del danno, incentrata sulla presunzione secondo cui esso deve essere almeno pari al canone precedentemente pagato. Si tratta di presunzione assoluta, che non ammette prova contraria, se non in senso più favorevole al locatore: il conduttore in mora non può [ ... leggi tutto » ]


Se il debitore dispone un bonifico per svuotare il conto corrente, la banca non lo esegue ed un creditore pignora il saldo, la banca non è tenuta a risarcire il danno

8 Marzo 2018 - Simonetta Folliero


Brutte notizie per i debitori che, nel tentativo di evitare il pignoramento del proprio conto corrente dispongono un bonifico in favore di un soggetto fiduciario. Infatti, qualora la banca non esegue e il creditore pignora successivamente il saldo di conto corrente del debitore, la banca non è tenuta nemmeno a risarcire il danno procurato al correntista. E' quanto si evince dalla lettura dell'ordinanza 5152/2018 della Corte di cassazione. A parere dei giudici, se il debito nei confronti del creditore, che ha agito esecutivamente, era già maturato prima della disposizione del bonifico, allora il debitore sottoposto ad azione esecutiva, concretizzatasi nel [ ... leggi tutto » ]


Il debitore sottoposto ad azione esecutiva ha diritto ad un equo indennizzo per la durata irragionevole della procedura di espropriazione?

25 Febbraio 2018 - Patrizio Oliva


Sul diritto del debitore sottoposto ad azione esecutiva ad ottenere, l'equa riparazione prevista dalla normativa vigente (legge Pinto) a causa della durata irragionevole del processo di espropriazione a suo carico, la giurisprudenza di legittimità, inizialmente, ha ritenuto che anche il debitore sottoposto ad azione esecutiva fosse legittimato a richiedere l'indennizzo per l'irragionevole protrarsi del processo esecutivo, a motivo del patema d'animo che ogni pendenza processuale provoca. Successivamente, invece, è andato consolidandosi un diverso orientamento, secondo il quale il debitore sottoposto ad azione esecutiva, sebbene sia parte del processo esecutivo, non è necessariamente percosso dagli effetti negativi di un'esecuzione forzata di [ ... leggi tutto » ]


Sinistro stradale – le spese sostenute per le riparazioni dell’autoveicolo sono rimborsabili solo per la parte che corrisponde ai correnti prezzi di mercato

17 Maggio 2016 - Giuseppe Pennuto


Poiché il risarcimento del danno patrimoniale ha la funzione di reintegrare il patrimonio del danneggiato nella esatta misura della sua lesione, le spese sostenute per le riparazioni dell'autoveicolo, che ha subito danni in un incidente stradale, sono rimborsabili solo per la parte che corrisponde ai correnti prezzi di mercato. A meno che il maggiore esborso non sia giustificato da particolari circostanze oggettive (come ad esempio l'esistenza nella zona del sinistro di una sola autofficina qualificata per la riparazione) e queste siano state provate dall'interessato, che non può di conseguenza, a fondamento della sua pretesa risarcitoria, limitarsi a produrre la documentazione [ ... leggi tutto » ]


Liquidazione del danno patrimoniale da incapacità lavorativa

6 Maggio 2016 - Lilla De Angelis


La liquidazione del danno patrimoniale da incapacità lavorativa, patito in conseguenza di un sinistro stradale da un soggetto percettore di reddito da lavoro, deve avvenire ponendo a base del calcolo il reddito effettivamente perduto dalla vittima, e non il triplo della pensione sociale. Il ricorso a tale ultimo criterio può essere consentito solo quando il giudice di merito accerti che la vittima al momento dell'infortunio godeva di un reddito, ma questo era talmente modesto o sporadico da rendere la vittima sostanzialmente equiparabile ad un disoccupato. Nella liquidazione del danno patrimoniale futuro da incapacità di lavoro il reddito della vittima da [ ... leggi tutto » ]