pignoramento ordinario


Comunione dei beni tra coniugi » limiti del pignoramento

6 Febbraio 2014 - Antonella Pedone


In tema di pignoramento di immobili in regime di comunione legale, il coniuge non debitore ha diritto di intervenire nella procedura e chiedere la distribuzione del 50% del ricavato dalla vendita all'asta, ma non può opporsi al pignoramento dell'immobile nella sua interezza Gli immobili intestati ai coniugi in regime di comunione legale, possono essere oggetto di pignoramento da parte dei creditori (ivi compresa Equitalia), sia che il debito sia stato contratto da uno solo che da entrambi i coniugi. Il problema riguarda invece la quota pignorabile (ossia l'intero o il 50% dell'immobile). Bisogna quindi distinguere i due casi: debito contratto da entrambi i coniugi: in tal caso i creditori possono pignorare l'immobile nella sua interezza; debito contratto da uno solo dei coniugi: in tal caso, si aprono due tesi: La prima tesi (prevalente) è che il creditore può (anzi, deve) pignorare l'intero bene, salvo poi ottenere solo il 50% della [ ... leggi tutto » ]


Istanza di conversione pignoramento presentata da acquirente immobile » inammissibile se già avanzata nello stesso processo esecutivo

7 Gennaio 2014 - Gennaro Andele


Nel caso in cui l'acquirente dell'immobile pignorato presenti istanza di conversione del pignoramento, la stessa è inammissibile se già avanzata nel medesimo processo esecutivo. Infatti, in tema di conversione del pignoramento, l'ultimo comma dell'articolo 495 codice di procedura civile laddove prevede che l'istanza può essere avanzata una sola volta a pena di inammissibilità, va interpretato nel senso di escludere che l'istanza possa essere avanzata più di una volta nello stesso processo esecutivo dal medesimo debitore sottoposto ad esecuzione o dai suoi successori nella stessa posizione giuridica di quest’ultimo. Questo, in sintesi, l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con sentenza 27852/13. Analizziamo la pronuncia Con la pronuncia in esame è stata affrontata dagli Ermellini la questione relativa all'istanza di conversione del pignoramento presentata per la seconda volta nel corso di una procedura esecutiva immobiliare. È opportuno ricordare che l'ultimo comma dell'articolo 495 di codice di procedura civile, aggiunto con la legge [ ... leggi tutto » ]


Pignoramento quote di società a responsabilità limitata » chiarimenti

3 Gennaio 2014 - Marzia Ciunfrini


La quota di partecipazione in una società a responsabilità limitata (Srl) può essere disposta al pignoramento da qualsiasi creditore, oltre che dall'Agente della riscossione come, ad esempio, Equitalia. Possono, pertanto, subire pignoramento, non solo tutti i crediti del socio connessi con la partecipazione societaria, come dividendi, rimborsi di capitale a seguito di riduzione, oppure a seguito di ripartizione dell'attivo a chiusura della liquidazione della società, ma la stessa partecipazione, che nelle società a responsabilità limitata è rappresentata dalla quota. Secondo la normativa, l'articolo 2471 del codice civile stabilisce che la partecipazione può formare oggetto di espropriazione. Il pignoramento si esegue mediante notifica al debitore e alla società e successiva iscrizione nel registro delle imprese dell'atto. Questo diritto di espropriazione spetta anche se il creditore è Equitalia. Il debitore, infatti, risponde, anche con la partecipazione, per tutti i debiti iscritti a ruolo. Per quanto riguarda la quota, essa deve essere venduta [ ... leggi tutto » ]


Pignoramento ed espropriazione di un immobile su cui grava diritto di abitazione

26 Ottobre 2013 - Simone di Saintjust


Il diritto di abitazione può essere conseguito: mortis causa (ex articolo 540 del codice civile) dal coniuge superstite; con provvedimento di assegnazione della casa coniugale, nelle situazioni di crisi del rapporto coniugale; per contratto, soggetto a trascrizione (ex articolo 2643, comma primo numero 4, del codice civile). Pignoramento ed espropriazione dell'immobile gravato da diritto di abitazione acquisito dopo iscrizione di ipoteca La soluzione delle diverse questioni che riguardano, in particolare, le modalità espropriative del bene gravato da diritto di abitazione e la tutela del credito ipotecario fondano sul primo comma dell'articolo 2812 del codice civile Le servitù di cui sia stata trascritta la costituzione dopo l'iscrizione dell'ipoteca non sono opponibili al creditore ipotecario, il quale può vendere la cosa come libera. La stessa disposizione si applica per i diritti di usufrutto, e di comodato d'uso. Dunque il diritto di abitazione sarà destinato a gravare il bene solo verso i creditori [ ... leggi tutto » ]


Pignoramento del conto corrente cointestato – quando uno solo dei cointestatari è debitore

9 Settembre 2013 - Ludmilla Karadzic


Molto spesso la banca, a seguito della notifica di un atto di pignoramento presso terzi, sottopone al vincolo del pignoramento l'intero saldo del conto cointestato al debitore sottoposto ad esecuzione. Ma, il pignoramento sulle somme depositate in un conto corrente bancario cointestato al debitore e ad una persona estranea all'obbligazione, non può riguardare l'intero ammontare del denaro depositato, dovendosi presumere la contitolarità degli intestatari del conto. In caso di deposito bancario, infatti, i rapporti interni tra i depositanti sono regolati dall'articolo 1298, secondo comma, codice civile, in forza del quale le parti di ciascuno si presumono uguali, se non risulta diversamente. In altre parole, in assenza di una prova contraria da parte del creditore procedente, gli intestatari del conto corrente sono considerati creditori solidali della banca e le rispettive quote si presumono uguali. E, pertanto, le somme di pertinenza del debitore - e, come tali suscettibili di espropriazione da parte [ ... leggi tutto » ]