Polizze assicurative su mutui e prestiti » Il quadro completo sul protocollo d'intesa fra Abi e associazioni dei consumatori
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In tema di polizze assicurative su mutui e prestiti, il nostro blog vi svela il quadro completo, più eventuali aggiornamenti, sul protocollo d’intesa firmato da Abi (associazione bancaria italiana) e le varie associazioni dei consumatori.
Per chi ancora non ne fosse a conoscenza, il 30 novembre 2013 è stato sottoscritto un protocollo di intesa tra ABI, Assofin e 14 Associazioni dei consumatori (Acu, Adiconsum, Adoc, Assoutenti, Casa del mercato, Cittadinanzattiva, Codacons, Codici, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega consumatori, Movimento consumatori, Movimento difesa del cittadino, Unione nazionale consumatori) finalizzato a promuovere la diffusione di buone pratiche nell’offerta ai consumatori di polizze assicurative facoltative, ramo vita o miste – cioè che prevedono sia il ramo vita che il ramo danni – accessorie ai mutui e agli altri finanziamenti.
L’accordo prevede una serie di impegni per le banche e/o intermediari finanziari, aderenti all’iniziativa e segnatamente:
- l’inserimento nella documentazione precontrattuale e nel contratto di una frase con la quale si ricorda al cliente che la polizza offerta dalla banca/intermediario finanziario non è indispensabile al fine di ottenere il finanziamento;
- l’esposizione nella documentazione precontrattuale del costo complessivo del finanziamento con e senza polizza;
- la definizione di accordi con le imprese di assicurazione partner nella promozione e collocamento delle coperture assicurative sulla base dei quali:
- è riconosciuto al consumatore un periodo di 60 giorni dalla data di perfezionamento del contratto assicurativo per recedere liberamente dallo stesso;
- è inviata al consumatore, dopo il perfezionamento del contratto, una specifica lettera di benvenuto il cui fac-simile è riportato nel protocollo di intesa stesso;
- l’avvio di iniziative di verifica della soddisfazione del cliente attraverso analisi di customer satisfaction su un campione di clienti appartenenti a centri di offerta che presentano trends differenti rispetto alla media su alcuni aspetti quali, reclami, recessi, sinistri etc..
Il protocollo di intesa prevede altresì la costituzione di un Osservatorio al quale partecipano rappresentanti delle parti firmatarie, finalizzato, tra l’altro, ad analizzare – in via aggregata ed anonima – i risultati delle ricerche sulla soddisfazione del cliente, l’eventuale opportunità di modifiche regolamentari volte ad ottimizzare l’efficienza e la trasparenza del mercato delle polizze e a proporre possibili adeguamenti allo stesso protocollo di intesa.
I contenuti dell’iniziativa sono stati portati all’attenzione della Banca d’Italia, dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato e dell’Ivass.
28 Giugno 2016 · Andrea Ricciardi
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Commenti e domande
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Forse non sto scrivendo nella sezione giusta ma vorrei un’informazione: aprire un conto su un broker per opzioni binarie, per provare a guadagnare qualcosa extra. Fermo restando che sceglierei un broker ritenuto affidabile ci sono dei rischi legati al conto in se oltre a quelli che tutti conosciamo sull’investimento vero e proprio?
Ovviamente non andrei a depositare grosse cifre.
Se il broker ha feedback di affidabilità, se si è consapevoli dei rischi che comportano le strategie di investimento in azioni basate su opzioni binarie (si tratta, lo scriviamo a beneficio di altri lettori che ci seguono, di strumenti molto poco trasparenti, perché i prezzi sono stabiliti dagli stessi broker che li offrono) allora il massimo danno che si può registrare sul conto corrente è l’addebito di commissioni non dovute, in parte o in toto, per le quali sarà difficile proporre reclamo.