Pignoramento carta di credito prepagata » E’ possibile?
Pignoramento carta di credito prepagata ove è accreditato lo stipendio
Mi chiamo Mario e scrivo da Roma e vorrei esporvi il mio problema. Ho un debito col fisco e con altri creditori.
Possono effettuare il pignoramento della mia carta di credito prepagata dove ho accreditato tutto lo stipendio mensile?
Carta di credito prepagata » La legge prevede il pignoramento dei depositi in denaro detenuti dal debitore in qualsiasi forma
La legge prevede la generale pignorabilità di tutti i crediti che il debitore vanta nei confronti di terzi, compresi i depositi di denaro in qualsiasi forma detenuti presso istituti di credito (banche e uffici postali), per i quali non sia prevista espressamente l'impignorabilità.
Dunque, qualora il creditore (Equitalia o qualsiasi altro soggetto privato) si azioni per il pignoramento presso terzi, notificato alla banca del debitore, potrebbe ben aggredire anche una carta di credito prepagata. Ciò vale anche se la carta di credito non è collegata ad alcun conto corrente d’appoggio e sia che si tratti di carta prepagata ordinaria monouso.
Non è dunque una buona idea, per sfuggire ai propri creditori, caricare tutta la propria carta di credito prepagata con i propri redditi, soprattutto se si tratta dello stipendio.
Sarò breve e spero che qualcuno mi legge , scrissi 2anni fa inadempiente a 4 finanziamenti e con cess del V e prestito con delega il tutto totale trattenuta in busta di 600 eur sono dipendente statale con divisa quindi il mio stipendio era di 1000 euro nett ora con straord e assegno era cresciuto di 1200 la legge del c….o dopo precetto mi ha pignorato di 220 x un totali di 800 euro e netto in busta di 990 , questo giudice non è che uno strozzino di stato grazie a tutti.
Comprendo il suo stato d’animo e mi spiace per quanto le è capitato. Ma, va anche detto che il giudice ha applicato la legge. Se non avesse agito così, il suo operato sarebbe stato censurato in sede di ricorso del creditore. Il prestito delega non incide sulla capienza di impignorabilità. Le quote di cessione del quinto e di pignoramento non possono superare il 40% dello stipendio netto. E, al netto della quota delegata, siamo nei limiti.